SMASH ATOMS – Smash Atoms
Quando si parla di grunge, quel genere musicale che ha reso noti Alice In Chains, Pearl Jam e Soundgarden, si pensa agli Stati Uniti e precisamente a Seattle, ma gli Smash Atoms sono svedesi e vogliono risvegliare quei ricordi con un album d’esordio, intitolato semplicemente “Smash Atoms”, veramente eccellente, ben fatto e che riesce a riportare ai giorni nostri quel sound appartenente agli anni 90. “Bring The River” ci riporta indietro agli anni novanta, al periodo del grunge e gli Smash Atoms riprendono da lì, dove gli Alice In Chains avevano lasciato e “The Cloud” è un brano letteralmente splendido e la voce di Glen Gilbert si avvicina molto a quella del compianto Layne Staley ed un po’ di nostalgia riaffiora. A seguire ci sono altri due ottimi brani , “Buried Under The Open Sky” e “Dead Season”, quest’ultimo dalle melodie avvolgenti e forse uno degli apici dell’album. L’album è tutto piacevole e trascinante ma brani come “Down”, fiammante e con un po’ di Soundgarden nelle atmosfere, la splendida ballad “The Find On The Road”, un po’ dark e molto avvolgente e la reincarnazione degli Alice In Chains con “Into The Light”. Il resto è da scoprire, è praticamente u tuffo nel passato, ma nonn un’operazione nostalgica, è far riaffiorare ed apprezzare un genere musicale che p rimasto u po’ nel dimenticatoio e la band svedese riesca a farlo con un a forte personalità.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
1. Bring the River
2. The Cloud
3. Buried Under The Open Sky
4. Dead Season
5. Down
6. The End of The Road
7. Into The Light
8. Living A Lie
9. Pretend
10. Sunshine
11. The Mountain
Label: M-Theory Audio
Genere: Hard Rock/Grunge/Heavy Netal
Anno: 2024
VOTO
Band:
Glen Gilbert: Voce
Martin Söderqvist: Chitarra
Per Romvall: Basso
Johan Engelin: Batteria.
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!