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Omar Pedrini @ The Factory, San Martino Buon Albergo (VR) 5-10-2024

Omar Pedrini @ The Factory, San Martino Buon Albergo (VR) 5-10-2024

Omar Pedrini “Dai TImoria a oggi” – Live @ The Factory, San Martino Buon Albergo (VR) 5-10-2024

“Omar Pedrini 35 – Dai Timoria ad oggi: Goodbye rock n’roll”. Questo è il titolo dell’ultima data della tournée rock di Omar Pedrini del 2024, prima di congedarsi dai concerti ‘rock’, almeno a detta sua, ma si spera solo per un periodo. Sappiamo che la passione di Omar per il rock va oltre le sue possibilità, i medici spesso gli hanno detto di condurre una vita più ‘tranquilla’ e che i concerti rock, per le sue problematiche di salute e del suo cuore un po’ ‘sbarazzino’, come lo definisce spesso lo stesso artista bresciano, non farebbero proprio al caso suo. Invece il nostro caro Omar ha il rock dentro, e ha deciso con questo tour, iniziato a gennaio del 2024 e conclusosi a Verona, al Factory di San Martino Buon Albergo lo scorso 5 ottobre, di dire ‘addio’ ai concerti rock. Chi ama la musica e l’anima di Omar spera che sia solo una scelta momentanea, sembra che si voglia dedicare all’agricoltura, ma il rock italiano può rimanere orfano di Omar Pedrini proprio adesso che dopo tanti anni di ‘assenza’ lo avevamo ritrovato più in forma che mai? Staremo a vedere, intanto analizziamo il concerto di Verona. C’è grande attesa, è l’ultimo di una lunga serie di concerti che si sono susseguiti durante l’anno in tutta Italia, l’ultimo rock, perché Omar è atteso per altri eventi in questo periodo di fine anno, tra cui da menzionare il concerto speciale il 30 ottobre a Lucca in occasione del Lucca Comics per l’uscita del fumetto “Viaggio senza vento”, dove Pedrini con la sua band e alcuni ospiti speciali, suoneranno l’intero album capolavoro del 1993. Ma Verona non doveva essere l’ultimo? Sì, ma questa data di Lucca è uscita successivamente a sorpresa ed è un evento a sé. Ma quello di Verona ha un sapore speciale, sapendo della chiusura di un tour importante e così sentito è venuta gente da ogni dove, persino da Bari, Napoli e Roma. Si inizia alle 22.15 circa e si va avanti per due ore e un quarto circa. Si parte con il brano “Col fiato sospeso”, tratto dall’ultimo album in studio di Omar Pedrini dal titolo “Sospeso”. Si prosegue con un salto nel passato e dal già menzionato album del 1993, si pesca “Via Padana Superiore”. Si continua con il repertorio da solista con “Nina” e “Che ci vado a fare a Londra?” con il gran finale che sfocia nel ritornello di “Shine on your crazy diamond” dei Pink Floyd, ed ancora “Amsterdam”, sempre dei Timoria e finalmente “Viaggio senza vento”, con la solita ovazione del pubblico data la notorietà e la potenza del brano stesso. Pubblico molto attento e non ‘casuale’, ci sono i fan di sempre a salutare Omar, conosce tutti i brani a memoria, è lì per godersi la serata, infatti, persino pochi telefonini occultano la vista degli spettatori, la gente è qui per godersi il concerto di Omar e la sua band. Concerto che è andato sold out in prevendita pochi giorni prima dell’evento. La band è ispiratissima, sarà che è l’ultima sera, ma si sente sprigionare una grandissima carica rock dal palco. ‘Ci si calma’ qualche minuto per dare spazio a un set acustico che vede protagonista Omar Pedrini e il cantante Davide Apollo della tribute band ufficiale dei Timoria, che accompagna ormai Omar da qualche anno sul palco come seconda voce. Il set acustico offre un medley, perché, come dice Omar, a inizio tour aveva promesso almeno un brano tratto da ogni album pubblicato, ma avendo diciannove lavori all’attivo, non riuscirebbe ad accontentare tutti in sole due ore circa di live, per cui si passa da “Milano (non è l’America) a “Lavoro inutile” fino alla bellissima “Sacrificio”, suonata per intero. Si prosegue con “La nave” e si torna agli strumenti rock con “Il mercante dei sogni” tratto sempre dal capolavoro dei Timoria “Viaggio senza vento”, ed ancora da qui, “Frankestein” e “Verso Oriente”, quest’ultima, richiesta via social qualche ora prima della serata da uno spettatore, Omar lo accontenta. Si prosegue con “Ombre etrusche (un canto orfico)” dalla carriera solista, uno dei brani più belli del cantante bresciano, e nei bis l’immancabile “Sangue impazzito”, cantata a squarciagola da tutto il pubblico presente, “Sole spento” e a concludere “Freedom”. Grandissima prova della band, dal ‘ragazzo di bottega’, come lo chiama Omar, Simone Zoni, grande chitarrista, giovanissimo, ma ‘tuttofare’ sul palco, a Carlo ‘Octopus’ Poddighe, chitarrista e tastierista. Bravi tutti, grande prova di una band che onestamente, speriamo di rivedere sul palco molto molto presto, tutto ciò, salvaguardando ovviamente il nostro caro Omar che sicuramente musicalmente parlando, avrà ancora molto da dirci modi. Staremo a vedere. A presto Omar.

Report by GIOVANNI VERINI SUPPLIZI

Setlist:
Col fiato sospeso
Via Padana Superiore
Nina (meno male che ci sei)
Che ci vado a fare a Londra? / Shine on your crazy diamond
Amsterdam
Senza vento
Milano (non è l’America)
Sacrificio
Lavoro inutile
Il cielo sopra Milano
La nave
Il mercante dei sogni
Frankestein
Verso Oriente
Ombre etrusche (un canto orfico)
Sangue impazzito
Sole spento
Freedom

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