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TURBULENCE – Binary Dream

TURBULENCE – Binary Dream

I Turbulence arrivano dal Libano e nascono come cover band dei Dream Theater, sviluppano poi un proprio sound, sempre con reminiscenze della band statunitense e “Binary Dream” è il loro terzo album che esce per Frontiers Records. La band mete in risalto tutte l proprie abilità e potenzialità e creano una serie di brani piacevoli, trascinanti, articolati e con una accurata ricerca melodica e nei tre brani strumentali mettono in risalto invece la loro tecnica strumentale, efficace ed eccellente. Breve intro per sola voce e interventi elettronici è “Static Mind”, ma arrivano anche ritmiche molto prog metal che portano a “Theta” , brano che insegue i Dream Theaer, i Pain Of Salvation e anche i Fates Warniong, ed ottima la voce di Omar El Hage molto melodica ed affabile, ma perfetta per il genere proposto dai Turbulence.

Ottima song è anche “Ternary”, dove la band  offre un  brano di progressive rock molto moderno, avvolgente ed emozionante, dove arpeggi di chitarra, tastiere e momenti elettronici rapiscono l’ascoltatore fino al progredire del brano con ritmiche più trascinanti. Letteralmente splendida la title track “Binary Dream”, lunga suite di più di quattordici minuti, che racchiude anche degli influssi mediorientali e che si evolve in un sound moderno e dalle influenze citate ad inizio recensione, aggiungerei anche Tessertact, Leprous e Caligula’s Horse ed in più un po’ di progressive e di fusion. Altri due splendide songs sono l’articolate “Hybrid” e la sognante “Corrosion”. Ci sono poi i tre brani strumentali, “Time Bridge”, più breve, circa due minuti” ma spesso sognante per le atmosfere create dalle tastiere e “Manifestations”, strumentale più lungo, più di sei minuti dove la band mette in risalto le proprie abilità tecniche strumentali, gli strumenti volano tra fughe e assoli e la sezione ritmica è articolata e potente. “Deerosion” chiude l’album con forti richiami ai Dream Theater e con  meraviglioso guitatr solo di Alain Ibrahim. Niente di nuovo, difficile dire qualcosa che non si stato già detto nel progressive metal, ma i Turblence si destreggiano bene sia nella tecnica strumentale che i  sede di composizione.

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

  1. Static Mind
  2. Theta
  3. Time Bridge (Instrumental)
  4. Manifestations (Instrumental)
  5. Ternary
  6. Binary Dream
  7. Hybrid
  8. Corrosion
  9. Deerosion (Instrumental)

Label: Frontiers Records
Genere: Progressive Rock
Anno: 2024

0
/10
VOTO

Band:
Omar El Hage: Voce
Alain Ibrahim: Chitarra
Mood Yassin: Tastiere
Sayed Gereige: Batteria
Anthony Atwe: Basso

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