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TRAME – Intervista alla band che presenta l’album di debutto

TRAME – Intervista alla band che presenta l’album di debutto

In occasione dell’uscita dell’album di debutto “Together We Rise”, pubblicato da Overdub Recordings e distribuito via Virgin Music/UNIVERSAL, ho avuto il piacere di intervistare i Trame, band italiana che fonde post-rock, ambient ed elettronica. Composta da Andrea D’Amico aka Mozo al pianoforte e sintetizzatori e Gianluca Catalani alla batteria e drum machine, la band nasce nel 2021.

Andrea ha fatto parte di diverse band e ha suonato e collaborato con diversi artisti, tra cui Meganoidi e Banco del Mutuo Soccorso.

Nel 2021, con il nome Mozo pubblica il suo primo EP “GLOWS”.

Gianluca ha collaborato con Sevenlowdown, Molotoy, Bernardo Bertolucci (colonna sonora per il corto “Ten Minutes Order The Cello”), Rovescio della Medaglia e numerosi altri. Oltre ad essere stato insegnante e turnista stabile presso lo studio Moon Voice/Eurock di Roma e presso il Synthesis Recording Studio di Roma dal 2016 è in pianta stabile con la storica band metal-elecro-industrial romana ABORYM.

Nel 2022 con l’etichetta Sounzone Trame realizza colonne sonore per il cortometraggio “The Pandas Syndrome”, e per la docuserie “ll caso Alex Schwazer” su Netflix. Nel 2023 realizza due brani per la colonna sonora “Le città del futuro” su Raiplay.

Ciao e benvenuti su Tuttorock, “Together We Rise” è il vostro primo album, da me apprezzatissimo, come sta andando sia a livelli di ascolti che di recensioni?

Ciao e grazie a te per l’apprezzamento! Beh, diciamo che a livello di ascolti sta andando piuttosto bene, anche se Taylor Swift per ora può dormire sonni tranquilli. Per quanto riguarda le recensioni, stanno arrivando poco a poco, e alcune ci hanno davvero sorpreso per l’attenzione ai dettagli. Considerato che a volte le recensioni sembrano fatte senza ascoltare il disco, direi che siamo stati fortunati! Come dice Bergonzoni, a noi interessa “far succedere”, non il successo.

8 bellissimi brani nati come?

Grazie mille, ora ci fai arrossire! Ogni brano ha avuto una gestazione diversa, ma tutto è nato in maniera molto organica. Spesso partiamo da un’idea sonora o melodica e da lì il brano si costruisce quasi da sé. Ci piace evocare atmosfere, piuttosto che comporre classiche “canzoni”. L’alchimia tra noi è naturale: iniziamo con armonie al pianoforte e un pattern di drum machine, e poi lasciamo che il brano prenda la sua forma. Certo, abbiamo anche brani che ci hanno fatto impazzire, rinominati tipo 100 volte!

Durante ogni ascolto dell’album mi sono immaginato luoghi e situazioni diverse, come se la vostra musica si trasformasse in un vettore per la mente umana. Non amo le definizioni ma nel vostro caso faccio un’eccezione, vi considero un progetto sci-fi music, siete d’accordo con me?

Wow, questa definizione ci piace tantissimo! Non avevamo mai pensato di definirci così, ma se la nostra musica ti fa viaggiare nello spazio senza bisogno di teletrasporto, ci sta alla grande. Se riusciamo a stimolare l’immaginazione e portare chi ascolta in altre dimensioni, allora sì, siamo d’accordo. E per il prossimo disco, vediamo se riusciamo a coinvolgere Hans Zimmer o Philip Glass…

La copertina da chi è stata realizzata?

La copertina è opera di Marco Teodonio, un nostro amico di Latina. Ha catturato subito l’essenza dell’album: minimalista ma profondamente evocativa. È lo skyline di Latina di notte, che simboleggia il lato più dark-ambient ed elettronico del nostro sound. Gli abbiamo dato carta bianca, e ha colto nel segno al primo colpo.

Con il brano inedito “Hyper Opportunity” avete firmato la colonna sonora ufficiale del TODAYS Festival 2024, raccontatemi un po’ quell’esperienza.

Essere scelti come vincitori del contest ‘TODAYS THEME’ ideato da Sounzone è stato un onore. “Hyper Opportunity” è nato in soli 15 minuti! Volevamo riflettere temi come crescita, diversità e senso di appartenenza. Il risultato è un mix di dubstep e future garage, con un sound inusuale per noi, ma perfetto per un festival così dinamico. Siamo stati entusiasti di accompagnare un evento così significativo con la nostra musica.

Quando e come vi siete avvicinati al mondo della musica?

Ci siamo avvicinati alla musica come tutti: cercando un modo figo per evitare di lavorare in ufficio.Alla fine ci siamo arresi!!!

Com’è nato invece il progetto Trame?

Andrea: Dunque, innanzitutto ci conosciamo da tanti anni perché veniamo entrambi da Latina, città famosissima per la sua scena musicale e per le rotonde! Tutto però ha avuto inizio un paio di anni fa quando ho pubblicato il mio primo EP di brani strumentali. Con grande sorpresa, senza dirmi nulla, Gianluca ha registrato la batteria su una delle mie tracce e lì abbiamo capito che la cosa poteva essere interessante.

Gianluca: Ci siamo detti: “Perché non farlo ufficialmente?”. Così abbiamo continuato a lavorare insieme scrivendo altri brani passo dopo passo, fino a realizzare colonne sonore per “Il caso Alex Schwazer” su Netflix, “Le città del futuro” su Raiplay anche grazie a Sounzone e soprattutto l’album “Togheter we rise” uscito da poco con Overdubrecordings.

Avete qualche data in programma e, se sì, come presenterete “Together We Rise” dal vivo?

Sì, abbiamo alcune date in programma e non vediamo l’ora di portare l’album dal vivo. Dal vivo, il nostro approccio forse sarà anche visivo oltre che sonoro: ci piace l’idea di creare un’esperienza immersiva per il pubblico, stiamo lavorando a dei visuals che accompagneranno la musica, oltre a una buona dose di improvvisazione.

Presto daremo aggiornamenti sui nostri social!

Grazie mille per il vostro tempo, vi lascio piena libertà per chiudere questa intervista.

Libertà? Grazie! Se siete arrivati fin qui, complimenti! Ora, se non lo avete ancora fatto, smettete di leggere e andate ad ascoltare il disco. Non vi promettiamo l’illuminazione, ma un bel viaggio mentale sì. E se ci vedete live, non siate timidi: fatevi avanti, mordiamo solo su richiesta!

MARCO PRITONI