chiamamifaro @ Quarto Tempo Festival, Pieve di Cento (BO) 13-7-2024
Dopo l’uscita del suo ultimo album “DISCO DEFAULT”, pubblicato il 19 aprile, e la partecipazione al Concertone del Primo Maggio di Roma, chiamamifaro annuncia il SUMMER TOUR, organizzato e prodotto da Magellano Concerti.
Queste le date del tour (calendario in aggiornamento):
13/07 Pieve di Cento (BO) – Quarto Tempo Festival
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito
Per info: https://www.magellanoconcerti.it/
Con l’ultimo album, “DISCO DEFAULT”, la cantautrice ha mostrato ancora una volta la sua continua evoluzione artistica, tra riflessioni sulla fragilità dell’esistenza umana, sfoghi liberatori e leggerezza del quotidiano. Dopo aver collezionato milioni di streams con il primo EP “MACCHIE” (UMA Records, giugno 2021) e l’album d’esordio “Post Nostalgia” (Columbia Records/Nigiri, giugno 2022), e l’estate 2023 che l’ha vista protagonista di un importante tour estivo, con una tappa all’Arena di Verona per i Radio Zeta Future Hits – dove ha cantato “Santa Subito” insieme ad Asteria – e al Red Valley Festival di Olbia davanti a oltre 25.000 persone, con “DISCO DEFAULT” chiamamifaro, con la freschezza della sua penna e del suo pop narrativo, fatto di testi immediati e sonorità coinvolgenti, continua il racconto di com’è avere vent’anni, tra incertezze, rimpianti e leggerezza.
TRACKLIST “DISCO DEFAULT”:
1. Tutti contro tutti; 2. Hiroshima (feat. piazzabologna); 3. Vacanze italiane; 4. MA MA MA; 5. Rumore bianco; 6. Se parlo di te; 7. Santa subito (feat. Asteria); 8. Labbra blu (feat. YTAM); 9. Monete; 10. Tutto ok; 11. La poesiahttps://www.instagram.com/chiamamifaro/
chiamamifaro è il progetto della ventenne Angelica Gori, di indole e stanza bergamasca ma con una forte passione per i luoghi esotici, i cactus, la ginnastica ritmica e lo yoga. Subito dopo la maturità dà vita a chiamamifaro e il 3 luglio 2020 esce il singolo di debutto “Pasta Rossa” (UMA Records), che raggiunge in breve tempo il milione di stream complessivi. Il secondo singolo è “Domenica”, che esce il 6 novembre 2020 accompagnato dal primo video ufficiale. Poi arrivano le prime date (condivide il palco con Ariete, rovere, Sangiovanni), il primo EP, “MACCHIE” (UMA Records, 11 giugno 2021), e i singoli “Bistrot” e “Limiti”. In sala prove e sul palco, Angelica è accompagnata da una full band. Il nuovo capitolo musicale di chiamamifaro si è aperto il 10 dicembre con il singolo “Addio sul serio” e “Pioggia di CBD”, disponibile dal 25 febbraio, con cui conquista la copertina di Indie Italia su Spotify. Anche con “sottacqua” feat. rovere, uscito il 3 giugno 2022, è ancora una volta il volto di Indie Italia e delle migliori playlist Amazon Music. Il 17 giugno dello stesso anno pubblica “Post Nostalgia” (Columbia Records/Nigiri), il suo album d’esordio. Nell’estate 2022 apre alcune delle principali date di Pinguini Tattici Nucleari e rovere. Nel 2023 pubblica il singolo “MA MA MA”, seguito da “Santa subito” feat. Asteria e “Se parlo di te” (15 dicembre 2023). Il 2024 si apre con l’EP “DEFAULT” (12 gennaio 2024) e l’annuncio del primo club tour, in programma a marzo dello stesso anno. Il 29 marzo 2024 esce il singolo “Tutti contro tutti”. Il 19 aprile dello stesso anno esce l’album “DISCO DEFAULT”. Il nome scelto è chiamamifaro, perché la luce del faro è un posto sicuro, illumina sempre qualcosa o qualcuno. È una luce singola che non lascia solo nessuno. E per Angelica, il faro è il luogo in cui ha capito che la musica può essere la sua strada.
“I don’t believe in God”, nuovo singolo di Karin Ann estratto dall’album di debutto “Through the Telescope” uscito il 10 maggio, è una canzone che esplora il tema della fede perduta, sia nella religione che nel mondo in generale. Ispirata da The Crucible, l’artista approfondisce ciò che spinge le persone a commettere atti di tradimento o malvagità, concludendo che molto dipende dall’influenza della loro comunità. Il brano è stato scritto in un momento cruciale per Karin Ann, in cui ha dovuto prendersi una pausa prolungata dalla musica a causa di problemi di salute. La traccia lascia così emergere la vulnerabilità e riflessioni su dilemmi spirituali, influenzati dall’esperienza di Karin come donna queer in un ambiente conservatore e cristiano. Nonostante abbia abbandonato le convinzioni religiose formali, è alle prese con la ricerca di conforto spirituale in mezzo alle avversità.
Il video che accompagna la traccia, giustappone due versioni di una comunità del 1600 che affrontano una crisi: una che aderisce alle risposte storiche, condannando le donne come streghe e, un’altra, una società immaginaria utopica, che accetta la comunità queer. Contrastando queste risposte l’artista mira a sfidare gli spettatori a considerare il tipo di mondo in cui vogliono abitare e ispirarli a fare scelte che promuovano una comunità più inclusiva e solidale. Ad arricchire il tutto, un cameo di Imogen Heap, con la quale Karin Ann ha collaborato al remix del suo singolo precedente, “False Gold”.
A soli 21 anni, Karin Ann fa il suo grande ingresso sulla scena musicale mondiale dimostrando una notevole padronanza di vari stili musicali e un approccio coraggioso nell’affrontare temi complessi come l’amore, l’identità di genere e la salute mentale. L’album “Through the Telescope” è prodotto in collaborazione con gli americani Benjamin Lazar Davis e Will Graefe degli Okkervil River e rivela tutta la versatilità di Karin Ann, capace di passare dal folk al rock fino alla disco gotica sfruttando una vasta gamma di ispirazioni musicali, tra cui Mazzy Star, Stevie Nicks e David Bowie. La musica è inoltre direttamente influenzata dalla sua passione, fin dalla giovane età, per le partiture strumentali e dalla sua educazione che include esperienze nella musica classica, nel pattinaggio artistico e nel balletto. “Prima ancora di prendere in considerazione l’idea di realizzare questo album, ero a un punto di rottura in cui pensavo seriamente di abbandonare la musica a causa della mia condizione di salute in peggioramento. Benjamin, il mio collaboratore per l’album, è entrato inaspettatamente in scena e, successivamente, è arrivato Will. Entrambi hanno ispirato una nuova ondata di creatività e l’album è riuscito anche meglio di quanto immaginassi. Questo progetto è stato un lavoro d’amore, libero da pressioni esterne, che ci ha permesso di creare una narrazione che riflette la nostra comune simbiosi artistica. Sono così piena di orgoglio mentre mi preparo a condividere questo lavoro profondamente personale con il mondo, e spero che risuoni con gli ascoltatori a un livello profondo” – commenta Karin Ann.
Karin Ann ha già condiviso due brani dell’album “Through the Telescope”: “False Gold” ha accompagnato l’annuncio del suo album a marzo e le ha permesso di ottenere la copertina di NME Magazine. A febbraio, invece, ha pubblicato “She”, il brano principale dell’album, che ha ottenuto il riconoscimento della serie Global Spin di Grammy.com, il plauso di NME e The Line of Best Fit assicurandosi un posto nella playlist #nowwatching di Ones to Watch. Karin Ann ha iniziato il suo percorso musicale sulla scena alt-pop all’età di 14 anni. Riconosciuta come “Scoperta dell’anno” ai Czech Republic Music Awards, Karin Ann è anche apparsa su un cartellone di Times Square come parte dell’EQUAL Music Program di Spotify e nel 2021 ha vinto il premio per il miglior video musicale ai Munich Music Awards. Ha suonato con LP (Laura Pergolizzi), Imagine Dragons, Alfie Templeman e My Chemical Romance. Nel 2024, a marzo, Karin Ann ha fatto il suo debutto al SXSW Conference & Festival in USA ed è stata inserita tra i primi 10 nuovi artisti assolutamente da ascoltare al SXSW. La musica di Karin Ann affronta i temi dell’uguaglianza di genere, della salute mentale e dei diritti umani, esplorando le lotte interiori dei giovani, come l’amore, le relazioni tossiche e le insicurezze. L’artista parla anche della sua esperienza di donna queer cresciuta in Slovacchia. Inizialmente attratta dall’arte come meccanismo di difesa dall’ADHD, (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) Karin Ann si è dedicata al graphic design fino a quando un infortunio alla mano l’ha costretta a ritirarsi dalla scuola d’arte. Ispirata da Grace Vander Waal, ha trovato la sua strada scrivendo canzoni con il suo ukulele.
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