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TONY PAGLIUCA – Intervista all’ex tastierista delle Orme

TONY PAGLIUCA – Intervista all’ex tastierista delle Orme

Tony Pagliuca è stato il tastierista delle Orme dal 1969 al 1990, scrivendo capolavori come “Collage”, “Felona E Sorona  e “Uomo Di Pezza”, dopodiché ha avviato una sua carriera da solista e nel 1993 si presentò al pubblico con “Immagin’Arie”, album riproposto poco tempo fa con tre brani inediti (leggi qui la recensione) per M.P. & Records con distribuzione G.T. Music Distribution. Ho avuto l’opportunità d’intervistarlo e ci sono novità all’orizzonte. Di seguito l’intervista.

Ciao e benvenuto su Tuttorock. Perché la scelta di riproporre “Immagin’Aire”, uscito 30 anni fa?
Questo lavoro non era più disponibile sul mercato pur essendo molto richiesto.  Si poteva trovare  qualche copia messa in vendita dai privati nei mercatini  in rete a cifre astronomiche per cui  abbiamo deciso di renderlo disponibile.

Pensi sia attuale, musicalmente parlando, anche oggi?
La musica bella è sempre attuale come l’eternità.

Alcune composizioni sono un po’ intimiste, quasi new age, anche se sei più conosciuto per appartenere al mondo del progressive, oggi lo avresti riscritto uguale?
L’album è stato prodotto da una casa discografica che aveva pubblicato una collana di musica New age, ma ritengo che Immagin’arie sia new e basta!

I tre brani inediti sono composizioni recenti?
“Ritratto di un mattino” l’ho riproposta per il 50 ° di  Felona e Sorona, mentre “Ciao Taty come stai “ è una recentissima registrazione di una canzone che avevo scritto nel 1987 per la mia fidanzata. Infine la “Ninna Nanna Germano” è una rarità assoluta, forse l’ultima  composizioni del genio Germano Serafin (Treviso 1956-Montespertoli 1992) . Germano era  conosciuto come virtuoso di chitarra e  di violino ( ha fatto parte delle Orme dal 1976 al 1981) e prima di lasciarci  mi ha lasciato questa sua registrazione al pianoforte che ho poi  digitalizzato in studio, lasciando volutamente  i rumori d’ambiente per mantenere più reale e vivo il ricordo di Germano al pianoforte.

Nel brano “Ciao Taty Come Stai” diventi anche cantante, in futuro hai in mente di continuare a cantare?
Questo è un pericolo che forse correrà  solo Tatiana.

Torniamo indietro nel tempo, hai vissuto il progressive degli anni 70, che ricordi hai di quel periodo, delle Orme?
Tantissimi , alcuni  sono raccontati nel libro autobiografico Le Orme di Tony  e altri li racconterò nel prossimo libro.

Nel 2004 hai riproposto “”Collage” con il tuo “Re-Collage”, perché questa scelta?
Perché la musica delle Orme è ancora valida e conserva il suo fascino anche se suonata con altri strumenti e riproposta cimentandosi con altri stili , vedi il Jazz di Re- Collage.
E’ così solida e ricca che anche la peggiore delle cover band ( non posso fare  nomi) non riesce a demolirla.

Quale album delle Orme vorresti riproporre oggi?
Tutti quelli che sono firmati da Pagliuca, Reverberi, Tagliapietra,  nessuno escluso, hanno valide ragioni per essere riproposti.

Hai partecipato come ospite al nuovo album delle Orme e, se non sbaglio, anche a qualche data live, come ti sei riunito a loro e le tue impressioni?
Mi sono riunito attraverso una loro richiesta, è stata una esperienza più che altro umana che ha dato i suoi frutti.

C’è sempre un forte interesse nel progressive rock, anche molti giovani si appassionano, per te oggi  ha ancora senso parlare di progressive?
L’interesse sul Prog ormai fa parte della storia della musica, ma pochi sono i gruppi attuali che hanno colto la sua vera essenza.  Purtroppo, troppi di loro pensano che per comporre la musica progressiva sia sufficiente tirare fuori i  suoni del mini moog, e l’organo hammond…

Ci sono gruppi che ti piacciono particolarmente?
Tutti quei gruppi contemporanei di ricerca che non usano i suoni per imitare o ricordare nostalgicamente i primi anni 70-

Come mai la scelta di un’autobiografia?
Mio padre mi ripeteva spesso: Vuoi la salute? Pensa ai fatti tuoi!

Tuoi progetti futuri? Un album di inediti?
Tanti ma ne parleremo la prossima volta.

Chiudi l’intervista come vuoi, un messaggio ai nostri lettori per ascoltare il tuo album.
Un ringraziamento a TuttoRock, alla casa discografica di Vannuccio , Antonino e Massimiliano e un saluto a tutta la famiglia Serafin.

FABIO LOFFREDO