NUBIAN ROSE – Amen
Attivi dal 2012, gli svedesi Nubian Rose si sonoi creati una schiera di estimatori per quel lorio sound che affonda le radici nell’hard rock, quello più melodico e con riflessi AOR. Dopo die ottimi album come “Mountain” del 2012 e come “Mental Revolution” del 2014, dove si mette in grande mostra anche la splendida voce di Sofia Lilja. C’è un lungo silenzio che dura dieci anni e la band torna con “Amen”, un album diverso, molto vario e che abbraccia vari orizzonti musicali. “Amen suona molto diverso, ma si spera in senso positivo”, afferma Sofia. “Come persone cresciamo costantemente, quindi perché la nostra musica non dovrebbe crescere? E che senso avrebbe realizzare un’altra “Mountain” o “Mental Revolution”?, queste invece le parole del chitarrista Christer Akerlund, mentre io aggiungerei anche atmosfere mediorientali ed afro viste le origini etiopi della cantante. Tutte conferme che leggerete anche nella mia intervista alla band presto su queste pagine. “Amen” è quindi un album coraggioso e va ascoltato più di una volta per poterne captare e per poterne apprezzare tutte le varie sfumature.
“Memorial” è un brano splendido, con atmosfere progressive e caratterizzato anche dalla sempre splendida voce di Sofia e “Dramatic Day” e “Break Down The Walls” sono brani molto particolari e avvolgenti, con atmosfere a volte anche tribali e con tastiere più presenti. C’è spazio anche per “Running”, brano dalle ritmiche un po’ dance e pop e come detto in sede di intervista (che presto leggerete su queste pagine) dalla cantante e dal chitarrista, in questo album c’è anche qualche ispirazione della Donna Summer del periodo “The Wonderer”. La band esplora sempre di più e con “Lost in The Must” raggiungono vette sempre più alte, una mini-suite di quasi dieci minuti, tra progressive, psichedelia, hard rock e atmosfere epiche e mistiche a cui segue “Red Sky”, con atmosfere pinkfloydiane e nuovamente psichedeliche, create dall’ottimo lavoro del chitarrista che divide le parti vocali, per la prima volta, con Sofia in “Holy Roar”, il brano più hard rock dell’album. Chiude il CD una cover ben fatta di “Gonna Get Close To You” , splendido brano dei Queensryche estratto dal loro secondo album “Rage For Order” del 1986 e che a sua volta era già una cover di Dalbello. I Nubian Rose sperimentano sempre di più e il tutto risulta essere più che piacevole e molto credibile.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
01. Memorial
02. Dramatic Day
03 .Break Down The Walls
04. Running
05. Lost In The Mist
06. Red Sky
07. Desert Night
08. Holy Roar
09. Bright Light
10. Gonna Get Close To You (Bonus Track)
Label: Livewire/Cargo Records
Genere: Hard Rock/Progressive Rock
Anno: 2024
VOTO
Band:
Sofia Lilja: Voce
Christer Akerlund: Chitarra
Fredrik Akerlund: Tastiere
Thomas Lindgren: Chitarra
Henrich Uhrbpm: Basso
David Algesten: Batteria
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!