DONNO – Intervista al cantautore lombardo
In occasione dell’uscita del secondo album in studio “Io Siamo, Tu Siete… Essi?” (Hoop Records), ho avuto il piacere di intervistare Donno, cantautore lombardo che ama contaminare il rock con l’elettronica.
Ciao Nicolas, benvenuto sulle pagine di Tuttorock, parliamo subito del tuo secondo album, “Io Siamo, Tu Siete… Essi?”, che riscontri stai avendo?
Intanto grazie! È una domanda a cui non posso dare una vera risposta, chi lo ascolta sembra apprezzarlo ma sappiamo benissimo quanto la scena emergente italiana fatichi a trovare spazio.
“Io Siamo, Tu Siete”, perché in ognuno di noi si celano più personalità?
Il perché sarebbe da chiederlo a chi o cosa ci ha creato, non certo a me! Io mi limito solo a guardare e analizzare ciò che avviene dentro di me e nelle persone con cui ho un confronto. Dentro di noi vivono tante parti, tante voci, tante personalità e penso che più siamo in grado di riconoscerle, rispettarle e “dar loro il turno” per potersi esprimere e meglio riusciamo a farle vivere in armonia tra loro, anche quando sono profondamente contrastanti tra loro.
Sei uno di quegli artisti ai quali il lockdown ha ispirato nuova musica, come hai vissuto quei mesi?
Ho vissuto quel periodo come una bella insalatona emozionale! Un momento ispirante, di sospensione, con tutti i suoi lati negativi… ma di sicuro i cambiamenti più grandi non si fanno quando si pensa solo in positivo. Mi sono dedicato completamente alla sperimentazione sonora e all’ascolto della musica e di tutte le mie voci interiori.. è proprio in questo periodo che sono riuscito a dare un volto ben preciso a tutte.
Ho apprezzato tutto il disco dall’inizio alla fine e, dopo ogni ascolto, la mia traccia preferita cambiava. C’è un brano che ti ha fatto dire: “questo mi è venuto proprio bene”?
Sono felice che ti sia piaciuto! E in questo momento preciso quale preferisci? In generale sono felice e mai contento di ogni brano che scrivo! Però il brano a cui sono più legato forse è proprio la traccia che dà il nome all’album! Scrissi una bozza di questa canzone nel 2012 per una mia vecchia band…negli anni ho provato a darle decine di forme diverse, sia armonicamente sia a livello di testo, ma niente… e poi invece, è arrivata di botto la versione definitiva mentre la suonavo al piano al posto della chitarra! Si vede che anni indietro non ero ancora pronto a tirare fuori queste emozioni personali, chissà….
Quando e come ti sei avvicinato al mondo della musica?
In realtà fin dall’asilo! Le maestre mi facevano cantare ai concorsi tra asili come voce primaria. Il mio cammino nella musica inizia tra i banchi di scuola al liceo. Quando mi misero accanto al banco un ragazzo nuovo, appena arrivato, che aveva una band… io scherzando gli dissi che canticchiavo, lui disse che gli serviva proprio un cantante! Io scherzavo, ma lui era serio e organizzò una prova chiedendomi di imparare “Enter Sandman” dei Metallica e “Californication” dei RHCP! Da quel giorno non ho più smesso.
Un nome del passato e uno di oggi con il quale ti piacerebbe particolarmente duettare.
Nome del passato estero ti dico Chris Cornell! Nome del passato italiano Franco Battiato! Nome presente estero ti direi Dua Lipa, mentre in Italia… Salmo.
Domanda che faccio a tutti, qual è il tuo più grande sogno musicale?
Mi spiace ma non risponderò a questa domanda! I sogni vanno coltivati e curati senza dirli a nessuno! Il pensiero altrui potrebbe essere come una gelata di primavera 😉
Quali sono i tuoi progetti in questo 2024?
I miei progetti per quest’anno? Concludere la produzione del terzo album, fare più concerti possibili per promuovere il nuovo album e portare avanti gli altri miei progetti musicali in parallelo!
Grazie mille per il tuo tempo, ti lascio piena libertà per chiudere questa intervista come vuoi.
Intanto grazie ancora a te per le domande e per il tempo dedicato! Potremmo parlare ore sul termine che hai appena usato “libertà” ma non credo sia il caso! A presto!
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.