HERETIC – Gilgamesh
Ci sono gruppi che uniscono al progressive metal il folklore musicale mediorientale, in mente mi vengono due gruppi, gli israeliani Orphaned Land ed i tunisini Myrath. Ho poi scovato nel web un’altra band, gli Heretic, che non sono affatto la band californiana di heavy metal nata negli anni 80, ma una band omonima che pensavo come i due gruppi sopra citati, che venissero da qualche Paese del mondo arabo, ma niente di tutto questo, loro vengono dal Brasile, ma tralasciano il loro folklore per immergersi in altre contaminazioni. “Gilgamesh” è un buon album da ascoltare attentamente per le sue variegature musicali. “Hybrid Fear” inizia con una rullata di tamburi ed infuria subito in un progressive metal tecnico molto aggressivo e trascinante e con sfuriate di thrash metal e “Stay (Oingo Boingo)”, dove le atmosfere mediorientali sono più accentuate ed avvolgenti e la title track “Gilgamesh”, dove emergono strumenti tradizionali del folklore arabo.
Articolato tortuoso techno progressive thrash è “In The Eye Of The Night”, mentre l’intro di “Judgement Day” è un’ammaliante danza arabeggiante, influenze mediorientali che si amalgamano alla perfezione al sound prog metal del brano e la chitarra di Guilherme Aguiar crea un guitar solo di grande effetto. Ottimo lo strumentale “Arak II” e i due conclusivi “Smoke Glass Stain” e “Freedom Or Heroes”, confermano il potenziale di una band che ha ed avrà ancora molte cose da dire e che ha margini di miglioramenti, alcuni angoli dovrebbero essere smussati per rendere il tutto più fluido e alcune accortezze in fase di produzione. Per il resto gli Heretic sono una band molto interessante da scoprire e da sostenere.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Hybrid Fear
- Stay (Oingo Boingo)
- Gilgamesh
- In The Eye Of The Night
- Judgement Day
- Tendencies Over Certainties
- Arak II
- Fortune And Pain
- Smoke Glass Stain
- Freedom Of Heroes
Label: Tree House Records
Genere: Progressive Metal
Anno: 2023
VOTO
Band:
Voce: Tony Farina voce
Chitarre, basso, synths, piano, cori, voce in ‘Resta cu mmi’: Vince Pastano
Batteria: Donald Renda
Percussioni: Fabrizio Luca
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!