Mariusz Duda – AFR AI D
Indissolubile il legame fra Mariusz Duda ed il suo pensiero sul sistema. Dalla rappresentazione in musica di suoni e stridori, di ribellioni e rassegnazione, fino alle traiettorie di un documentario della mente, assalita da quel che vuol chiamarsi ‘flusso’. Rispetto al precedente lavoro, che aveva fotografato un’immagine dell’umanità durante la pandemia, AFR AI D introduce una amara osservazione dell’ingresso dilagante dell’intelligenza artificiale nei canali mainstream, curata nei minimi dettagli. In questo raggio d’azione trova spazio una pronunciata componente elettronica, che si innesta su brani dalle strutture progressive-instrumental e dall’avanzare breakbeat. Atmosfere in chiaroscuro ammantano un mondo dall’estetica granulare in cui un cuore pulsante soffoca sotto affilati beats digitali ed enigmatici rumori ambient.
L’apprendimento artificiale su cui medita Mariusz si apre con il sound granitico e cupo di “Taming Nightmares” a cui fa seguito il mantra techno-synth di “Good Morning Fearmongering”. Duda sfoggia tutta la sua versatilità nel piano fluido e dilatato “Bot’s Party”, per godere di un momento languido. Ma subito “Why So Serious, Cassandra” fa tuffare nuovamente l’ascoltatore in ritmiche ed armonie ossessive. I due episodi conclusivi sembrano concedere un bagliore di speranza alla redenzione di una umanità smarrita e desolata. “Mid Journey to Freedom” sembra animata dalla volontà di creare ambienti onirici e surreali. Infine “Embracing the Unknown” appare come un respiro di sollievo post apocalittico, evocando con le sue frequenze sensoriali un paesaggio che prende forma davanti ai nostri occhi.
Mariusz Duda è noto principalmente per essere il mastermind dei Riverside e non è un mistero che sia sempre stato affascinato dall’idea di raccontare storie emotive in musica, facendo parlare strumenti, arpeggi e synth. In questo caso Duda suona tutti gli strumenti dell’album, eccezion fatta per gli assoli di chitarra eseguiti da Mateusz Owczarek. Il battito elettronico di AFR AI D ondeggia crescente e riflessivo attraverso muri di lamiera e luci al neon, un concept che sembra quasi una colonna sonora, una storia che sembra quasi una visione.
Ivan Faccin
In uscita il 17 Novembre 2023 per Kscope
Tracklist:
1- Taming Nightmares [07:20]
2- Good Morning Fearmongering [05:14]
3- Fake Me Deep, Murf [04:48]
4- Bots’ Party [05:00]
5- I Love To Chat With You [03:43]
6- Why So Serious, Cassandra? [04:56]
7- Mid Journey To Freedom [03:08]
8- Embracing The Unknown [08:00]
Credits:
Grafica ed artwork: Hajo Müller
Registrato presso il Serakos Studio di Varsavia
Engineering: Magda e Robert Srzedniccy
VOTO
Band:
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vive a lavora a Cornedo Vicentino, ha cercato di esplorare vari generi musicali, trovando nell'hard-rock, metal e progressive rock i suoi stili più congeniali. Anche ora che i capelli hanno cominciato ad imbiancarsi... impiegato presso Xylem Water Solutions, ha portato la sua collaborazione giornalistica presso The Wall of Sound e Tuttorock.