LUCIO CORSI @ Eremo, Molfetta (BA) 24-8-2023

LUCIO CORSI @ Eremo, Molfetta (BA) 24-8-2023

Giovedì 24 agosto 2023, dopo essersi prestato educatamente e con piacere a foto e saluti coi fan, Lucio Corsi è salito sul palco dell’Eremo Club di Molfetta e con sue poesie musicate ha trasportato i presenti attraverso il tempo e lo spazio, pescando vecchi sogni facendoli a pezzettini e incollandoli con accordi e musica elettrica.
Lucio Corsi fa il suo ingresso col tipico corpetto giallo, trucco in viso bianco con rossetto, accompagnato dalla sua band e sul riff magnetico di “Freccia Bianca” tratto inizia lo show.
Il pubblico di tutte le età (ma proprio tutte credetemi, dalla signora over anta al bambino alto un metro e una gazzosa) inizia ad estasiarsi e dondolare su quelle note mentre i più scalmanati e giovani propongono un leggero pogo.
Si prosegue con “La Bocca della Verità”, poi Lucio si prende una pausa si sposta i lunghi capelli appiccicati sul viso e annuncia il nuovo brano “La Gente che Sogna” .
Il concerto continua con quel cantautorato glam che Lucio Corsi ha pescato da un sogno e ha reso magistralmente suo, alterna chitarre elettriche a chitarra acustica suona l’armonica e la tastiera e non mancano momenti di intima incursione poetica come quella in cui recita la poesia che ha scritto dedicata ai pensieri di una statua.
Ma non basta, come ogni artista che ama indistintamente il suo pubblico, Lucio Corsi regala ai fan dell’Eremo Club anche un inedito ispirato dal suo amico fotografo, canzone e che porta quindi il suo nome (ad averlo un amico come Lucio che ti pubblicizza in questo modo!).
La scaletta continua con “Magia Nera”, “Orme,” “Danza Classica”, “Trieste”, “Onde” fino al momento in cui il gruppo si congeda momentaneamente, a quel punto Lucio fa sorridere tutti arrangiando “C’è un amico in me” (avete capito bene, Toy Story e Cocciante insieme, accontentando i più piccoli) e un brano scanzonato e divertente dedicato alla gente nana (una traduzione di un vecchio brano blues tradotto in italiano).
Poi ritorna il gruppo, Lucio ha cambiato outfit adesso indossa una salopette e un cappellino nero con visiera tipico della gente di mare e la musica favolistica e onirica, quelle <<storie vere sotto forma di bugie>> continuano attingendo dai suoi album: Bestiario Musicale, Cosa Faremo da Grandi e La Gente che sogna.
Non mancano le cover, Lucio Corsi non può non omaggiare il padrino del glam rock, il folletto che ha aperto le danze, quindi vai con 21 Century Boy dei T-Rex brano capace di sprigionare antiche energie e ricordi di un tempo glorioso in cui la musica e la ribellione giovanile era gli unici protagonisti, l’altra cover appartiene a alla santità della musica italiana: Un anno in più firmato Mogol/Battisti.
Di nuovo il gruppo si congeda ma senza prima annunciare di ritornare con dei bis, e mantengono egregiamente la promessa.
L’Italia dev’essere fiera di Lucio Corsi è portarlo sul palmo della mano, è l’unico artista in questo momento storico ad aver il coraggio di sognare ancora regalando musica in cui il reale e l’irreale si fondono trascinando l’ascoltatore in un mondo fatto di immagini surreali dove vive gente immortale, animali parlanti e nell’aria come rondini volano libere note musicali che posandosi danno vita a una canzone che piace già al primo ascolto.
I suoi testi sono poesie lontane dalla tristezza e dalla malinconia, sono fiabe musicate o meglio un antidoto per questi tempi in cui c’è l’esigenza di sognare e curarsi con l’arte.
Che il Dio della Musica benedica Lucio Corsi.