PASSENGER – All the little lights (10th Anniversary edition)
La fine del 2023 è per Michael David Rosenberg (alias Passenger) il momento di tirare i conti a dieci anni di distanza da quello che è stato il suo brano di maggior successo: “Let her go”. Nonostante ALL THE LITTLE LIGHTS sia il 5° album da studio (compreso WICKED MAN’S REST l’esordio del 2007 con il gruppo da cui erediterà il nome di cui a tutt’oggi è titolare) l’artista inglese ha alle spalle una storia musicale lunga e già piena di soddisfazioni. Una gavetta arricchita dalle esperienze più svariate come busker e musicista di accompagnamento, nonché il suo trasferimento in Australia e il discreto apprezzamento da parte del pubblico dei suoi primi lavori WIDE AYES BLIND LOVE (2009) e DRIVERS & SUBMARINES (2010) entrambi su Black Crow. La tournée in Nord America nel 2012 e la conoscenza di Ed Sheeran per cui aprirà i concerti negli U.S.A. lo porteranno ad una più rapida scalata verso il successo.
Ad oggi il signor Rosenberg forte di più di 10 dischi registrati, si presenta sul mercato con la pubblicazione dell’edizione per il decennale di ALL THE LITTLE LIGHTS che non è semplicemente un’ulteriore stampa dell’album campione di incassi con delle bonus-track, ma una registrazione ex novo dei brani in esso contenuti, a cui viene conferita una nuova veste contribuendo anche ad un loro arricchimento qualitativo.
“Life’s for living” è già da un po’ che circola come anticipazione dell’album, in una versione dal suono più pieno e con la condivisione del cantato insieme al conterraneo (si fa per di dire, è nordirlandese) Foy Vance che aiuta a conferire al brano un diverso colore senza privarlo della magia originale. Allo stesso modo si mostra riuscita il singolo successivo “Circles” in cui la congiuntura vocale con Gabrielle Aplin (sua è la sua personale interpretazione dell’hit “The Power of love” dei Frankie Goes to Hollywood) si mostra riuscita in una riproposizione sempre elegante e di stile. Ad uscirne a testa alta su questo disco sono anche le nuove versioni della ballata popolare di “Staring at the stars” e l’equilibrato scorrere di “The wrong direction” compensando il temperato ritmo di “Holes”, mentre “Patient love” e la title-track si fanno apprezzare lasciando a “Let her go” (con Ed Sheeran) confermare il valore di hit senza tempo.
Un disco che serve sì da ripasso a quanto di meglio fatto dal passeggero sino ad ora facendo seguito al riflessivo BIRDS THAT FLEW AND SHIPS THAT SAILED (Black Crow Records – 2022) di un anno prima, tiene sempre accesa l’attenzione su di un nome diventato con gli anni e meritevolmente un punto di riferimento del cantautorato britannico contemporaneo.
Per chi ha già la versione del 2013 non rischia un acquisto doppione, ma avrà la possibilità di scegliere quale dei due ALL THE LITTLE LIGHTS far brillare.
CLAUDIO CARPENTIERI
Tracklist:
1) Things That Stop You Dreaming
2) Let Her Go (feat. Ed Sheeran)
3) Staring At The Stars
4) All The Little Lights
5) The Wrong Direction
6) Circles (feat. Gabrielle Aplin)
7) Keep On Walking
8) Patient Love
9) Life’s For The Living (feat. Foy Vance)
10) Holes
11) Feather On The Clyde (feat. Nina Nesbitt)
Credits:
Etichetta: Embassy of Music, Nettwerk Music Group
Pubblicazione: 10 novembre 2023
VOTO
Band:
Passenger
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Nasco Ia Ferrara nel 1966 ma dopo alcuni anni per questioni di lavoro il mio papà si trasferisce a Roma dove attualmente vivo. Cresciuto come in molti della mia generazione con lo Zecchino D’Oro dell’indimenticato Mago Zurlì (in pancia però già scalciavo al ritmo di (I Can’t Get No) Satisfaction) muovendo i primi passi verso un ascolto di massa con trasmissioni come Discoring (ispirato al Top of the Pops inglese) e successivamente mi mostravo affascinato all’iperspazio dell’innovativo Mister Fantasy(condotto da Carlo Massarini). I primi amori? Dire Straits, The Police, Deep Purple e Supertramp. Ma nel mio bel mobile ove ancora oggi continuo a custodire ed a collezionare Lp e Cd l’eterogeneità regna sovrana e c’è sempre stato spazio per tutti! Al fianco di un disco di Dylan è facile trovare un album dei Duran Duran, come subito dopo i Van Halen trovare inaspettatamente i Visage, ma anche trovare come “vicini di casa” Linkin Park e Nirvana. Sì, la musica è bella perché varia e Tuttorock incarna al meglio un luogo magico dove la disuniformità del mondo delle sette note, non può non attrarre chi alla musica non ha mai posto confini. Keep the faith…