STUDIO ILLEGALE – Intervista alla band viterbese
In occasione dell’uscita del nuovo album “Troppo tardi” (La Grande Onda / Redgoldgreen), ho avuto il piacere di intervistare la band viterbese Stuido Illegale.
Cantautorato profondo ma con una vibrazione pop che si riflette nei testi, come negli arrangiamenti presenti nelle nove tracce. Un quadro dipinto con l’aiuto del produttore Emiliano Rubbi al Sonus Factory, perfezionato con Andrea Leuzzi nello studio della storica band italiana Otto Ohm e completato poi con la produzione di Filippo Moreschini.
Conosciuti dai più come “quelli che fanno indie, ma con le trombe”, la band sceglie proprio questa cifra stilistica come marchio della sua produzione musicale. Nella loro visione artistica ci sono persone che sono di passaggio, proprio come la luna e il sole nell’arco della giornata. Ci sono amori che se ne vanno per sempre, con cui hanno condiviso tutto e che ora sono estranei, ma vicini. L’amore dei vent’anni che sfuma in un sogno onirico e che lascia spazio alla malinconia dei ricordi e alla sofferenza della mente. Ma la luna rimarrà sempre luna, come pure il sole rimarrà sempre tale.
Ciao ragazzi, benvenuti su TuttoRock, parlatemi del vostro album “Troppo Tardi”, che riscontri state avendo?
Ciao Marco, ciao regaz di TuttoRock. Siamo molto felici di come sta andando il disco; da quando è apparso in pubblico siamo stati sorpresi, non ci aspettavamo Sky TG24, Ray Play, lo show case per la giornata mondiale della terra con RDS. È sempre magico quando le nostre canzoni vengono conosciute, cantate e apprezzate anche da altri.
Come nasce solitamente un vostro brano?
Prima del covid ci vedevamo nella nostra saletta prove a Vallerano, Matteo il cantante portava la sua canzone chitarra e voce e poi tutto insieme, ognuno col proprio strumento ci mettevamo lì a giocarci un po’ sopra. Un insieme di idee che portava sempre ad una bozza abbastanza fedele al risultato finale.
Ho apprezzato moltissimo tutti i brani dell’album, non riuscirei a scegliere la mia traccia preferita, voi, riascoltandovi, avete notato un brano in particolare che vi ha fatto dire: “questa è venuta davvero bene”?
Forse “Maledetta Canzone” è stato il brano che ha messo d’accordo tutti, ci ha convinti fin da subito, dal primo provino. Non succede quasi mai. Anche se poi le più amate dal pubblico sono “Tutto Ok” e “Nodo in gola”.
L’idea del videoclip che accompagna “Maledetta canzone” è stata vostra o vi siete affidati completamente al regista?
La cosa bella del nostro collettivo è che tutti i video partono da noi. Ci vediamo, decidiamo lo storytelling e poi il regista ci aiuta a concretizzarlo per far sì che il lavoro sia di qualità; ma l’idea iniziale è sempre la nostra.
La copertina invece da chi è stata realizzata?
È da un po’ di tempo che lavoriamo con una ragazza di Noventa Vicentina molto brava. Si chiama Marta, in arte mortesumarte ed è una penna incredibile perché riesce sempre a tradurre in immagini le nostre parole con una naturalezza unica e sincera, con quello stile iconico che ricorda un po’ il “piccolo principe”
“Quelli che fanno indie, ma con le trombe”, chi vi ha cucito addosso questa etichetta?
Fa sempre molto sorridere questo appellativo. Quando uscivano i manifesti per i nostri paesi la gente ci diceva “oh sono quelli che fanno l’indie ma con le trombe”, in realtà questo era un modo per identificare la matrice che ci ha contraddistinto fin dall’inizio: la tromba e il trombone. È avvenuto talmente tante volte e con una certa insistenza che alla fine abbiamo deciso che forse sì, ci piaceva questa etichetta.
Quando e come vi siete conosciuti?
Ci siamo conosciuti tra i banchi di scuola dei licei viterbesi come semplice gruppo di amici. Solo successivamente ci siamo uniti come gruppo. È avvenuto tutto con una naturalezza unica. Ora ci vogliamo bene per quanto ci odiamo; e probabilmente abbiamo trovato, l’uno nell’altro, la forza per costruire le fondamenta di questo progetto.
Qual è il vostro più grande sogno musicale?
Suonare, suonare. Fare tanti concerti, e riuscire a far appassionare la gente al nostro mondo.
Avete qualche data estiva in programma?
Abbiamo presentato il nostro disco nella Tuscia, a Carbognano, il primo di giugno. Il calendario delle prossime date uscirà a breve. Tenetevi aggiornati sui nostri social.
Grazie mille per il vostro tempo, volete aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?
Vogliamo ringraziarvi per averci dedicato il vostro di tempo e per credere sempre nei gruppi emergenti. Per moltissimi di noi, sono le realtà come la vostra a dare benzina ai nostri motori. Dunque grazie-grazie e grazie.
MARCO PRITONI
Band:
Matteo Piermartini – voce
Giuseppe Maria Ceccarini – batteria
Andrea Romoli – basso
Daniele Gregori – chitarra
Saverio Beccaccioli – trombone e chitarra
Niccolò Testa – tromba e tastiere
https://www.instagram.com/studioillegale_official/
https://www.instagram.com/lagrandeonda/
https://www.instagram.com/redgoldgreenlabel/
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.