CRISTIANO TURATO, MAX GELSI, MAURIZIO VERCON – Intervista tripla
In occasione dell’uscita del nuovo singolo “Ubriachi”, ho avuto il piacere di fare una chiacchierata con Cristiano Turato, cantante e chitarrista padovano che ha alle spalle un’importante esperienza come voce dei Nomadi tra il 2012 e il 2017, e con i due grandi musicisti che hanno suonato con lui in questo brano, Max Gelsi e Maurizio Vercon.
Ciao a tutti e 3, parliamo subito di questo nuovo singolo, “Ubriachi”, un brano nato quando e come?
Cristiano: “Ubriachi” è la semplice trasposizione in musica delle emozioni di una notte. La luna e i miei passi in giro per le strade del paese in cui abito. I miei ricordi che tessono le parole del testo che ho scritto poi su carta a casa in quella notte illuminata.
Max: Il brano è stato scritto da Cristiano e come per altri progetti che crea e produce, per sé o per altri, per i quali gli piace farsi chiamare “forgiacose”, ci ha coinvolti.
Con Maurizio siamo amici da tantissimi anni, siamo nati e cresciuti nella stessa zona, Trieste, Monfalcone, il Friuli Venezia Giulia, guardando lo stivale in alto a destra… e abbiamo già fatto un suo disco assieme.
Maurizio: Esattamente non ricordo quando, Cristiano ed io abbiamo lavorato su molti brani in questi anni e io gli faccio un sacco di chitarre 🙂 poi lui, nel tempo sceglie in autonomia e lavora al confezionamento del progetto fino alla fase finale. Abbiamo un sacco di materiale ed è lui a decidere come e quando far uscire qualcosa di suo, come questo ultimo singolo uscito per festeggiare i suoi 50 anni.
Cirstiano, hai scelto due tuoi amici e grandi musicisti come Maurizio e Max, l’idea di fare un disco intero con loro ti è mai balzata nella mente?
Cristiano: Ho molte idee che vanno e vengono, e riempiono le mie giornate, e c’è pure quella di un disco intero con il Mauri e Max, la voglia è tanta lo ammetto. Vorrei però spostarmi un po’ dal target degli ultimi singoli, rispolverando un po’ quelli che erano i miei gusti nel periodo dei Madaleine. Rock ed elettronica fusi insieme, quel mondo di mezzo tra Depeche Mode e Subsonica, un mix che adoro.
Faccio la stessa domanda anche agli altri due musicisti, più che una domanda, la mia è una speranza…
Max: Un album, disco, playlist o come lo si vuole chiamare oggi è da considerarsi sempre in lavorazione. Negli ultimi mesi sto collaborando alla realizzazione di varie produzioni di inediti, spaziando in vari generi, lavorando con e per artisti underground e grandi star.
Credo che a breve ci ritroveremo in mano il materiale per più di un album, però al momento abbiamo preferito dedicarci a un progetto alla volta, spaziando tra musica strumentale e cantata, senza limiti, seguendo l’istinto e l’ispirazione di quel momento.
Maurizio: Questa domanda glielo fatta anch’io. Sono un musicista alla vecchia maniera e mi piace l’album, magari un vinile. Con tutti i brani che ha Cristiano penso potrebbe fare già due album, io altro non posso fare 🙂 Sicuramente uscirà qualcosa….sai, la produzione di un disco richiede, oltre alla musica, un team di produzione e un budget. Oggi le produzioni non investono e siamo noi musicisti ad investire in prima persona nei nostri progetti. Sarebbe anche un bene se ci fosse poi un ritorno dal mercato discografico ma non ti nascondo che i tempi dei grandi numeri e anche quelli piccoli in termini di vendite sono finiti. Quindi diventa molto complicato e bisogna aspettare il momento giusto e nel frattempo suonare.
Tre musicisti in copertina e nessun videoclip, una scelta abbastanza inusuale di questi tempi, questo per dare spazio solo ed unicamente a ciò che amate, ovvero la musica?
Cristiano: In realtà il videoclip ci sarà. L’idea di accompagnare la musica alle immagini, per la mia formamentis, il progetto “Ivideo” a tal proposito ne è la prova, è sempre stata una regola non scritta ma da seguire. Vedremo un po’ come sarà, sono curioso, e comunque Sorpresa!!!!!
A proposito di musica, qual è stato per voi il momento più bello e (spero non ci sia) quello più brutto nella vostra carriera?
Cristiano: Non posso non citare il periodo di “Madaleine” band con cui ho girato tutta l’Italia, e che portava nei pub, nei festival e nei club un repertorio esclusivamente di inediti. Ogni tanto ci si metteva qualche cover, massimo 4, in relazione all’evento in cui si suonava.
Max: Il momento più importante degli oltre trent’anni di musica???? Sono due, il primo è durato 15 anni, dal 1997 al 2012 dove, grazie alla collaborazione con Elisa, ho fatto tante esperienze incredibili. Il secondo è stato quando a un certo punto delle mie “avventure” mi sono ritrovato a suonare nei dischi dei miei miti come Vasco Rossi o Gianna Nannini.
Di momento brutto c’è stato il COVID, e non è stato difficile solo per i lavoratori dello spettacolo e le maestranze fatte da tecnici, fonici etc… abbiamo “pagato caro” lo stop ed è stato pure difficile ricominciare, ripartire. Molti colleghi anche di grande talento hanno dovuto ripiegare su un altro mestiere… è stato davvero un incubo.
Maurizio: Sicuramente il mio momento più bello è stato la pubblicazione del mio primo cd “Everything is here” nel 2006 con la Videoradio del mio grande amico e oggi collaboratore Beppe Aleo. Riuscire dopo tanti anni e sacrifici a stampare un mio disco strumentale con Maurizio Solieri e Andrea Innesto, oltre che ad Andrea Fontana e Paolo Muscovi alla batteria è stato un sogno e tutto merito di Beppe. Disco particolarmente fortunato poiché alcuni brani sono stati inseriti in due compilation Videoradio/Rai Trade e uno di questi è diventato sigla per lo “Speciale Mondiali” in onda su Radio Rai 2.
Di momenti brutti ne ho avuti tanti, ma penso vadano di pari passo con le soddisfazioni. Infatti ogni cosa che faccio mi porta a farne un’altra, e quindi accetto tutto sapendo che andrà bene!
C’è qualche artista di oggi che vi ha particolarmente colpito?
Cristiano: Più di ieri che di oggi: il grande Peter Gabriel da cui prendo ispirazione.
Max: Seguo e ascolto tutti i generi musicali, impazzisco per le grandi star e i talenti internazionali come Ed Sheeran o Adele, ma altrettanto trovo talentuosi è interessanti alcuni artisti italiani, cito Salmo e Madame che sono tra i miei preferiti attualmente.
Maurizio: Trovo che ci sia molta buona musica, anche nel rock. Da qualche anno sono esplosi i Greta Van Fleet che trovo bravissimi….ricordano molto i Led Zeppelin ma trovo bellissimo e incoraggiante che musicisti così giovani guardino al passato per affrontare il loro futuro.
Veniamo alla musica live, avete programmato qualcosa per l’estate?
Cristiano: Ho appena festeggiato i miei 50 con uno spettacolo. C’è qualcosa all’orizzonte ma non è poi così facile. I problemi per la musica in Italia sono sempre gli stessi: i soldi (sempre pochi) e per quanto mi riguarda, ho la colpa di non essere il clone di nessuno. I cloni sono il desiderio delle piazze che non pagano il biglietto.
Max: Quest’anno non sarò in tour con un artista o con uno spettacolo itinerante ma ho in programma tantissimi live sparsi in tutto lo “stivale”, suono in varie situazioni e con diverse band, per chi volesse tenersi aggiornato sui concerti, basta consultare le mie pagine sui social.
Maurizio: Certo, con Cristiano faremo sicuramente più date possibile. Ho anche in programma alcune Fiere di musica in programma dove sarò ospite della Essetipicks di Steve Tommasi.
Quali sono i vostri prossimi progetti musicali in questo 2023?
Cristiano: Voglio riprendere il vecchio progetto “Madaleine” e suo repertorio. Condividerlo con il pubblico del circuito indie. Batteria, chitarra elettrica, mio figlio Francesco al synth, e io alla voce. E chi ci ferma più.
Max: Ho suonato nel brano appena uscito “musica libera“ di Piero Pelù e Alborosie, che sono tra i miei artisti italiani preferiti e che seguo da fan da tantissimi anni.
Maurizio: Io sto producendo svariate cose e ho un paio di progetti top secret che usciranno dopo l’estate spero. Mentre parallelamente sto cercando di confezionare il mio album con orchestra, un sogno che ho da qualche anno.
Grazie mille per il vostro tempo, vi lascio piena libertà di chiudere l’intervista come preferite!
Maurizio: Volevo ringraziare te innanzitutto e tutti i lettori che dedicano alla musica una parte importante della loro vita. E poi un ringraziamento a Beppe Aleo che ci dà la possibilità di esprimerci come vogliamo supportando i nostri progetti con la Videoradio Channel. Grazie.
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.