IGNEA – Dreams Of Lands Unseen
Gli ucraini Ignea giungono con “Dreams Of Lands Unseen” al loro terzo album e si nota una notevole crescita musicale e la voce Helle Bohdanova ha sempre un particolare fascino, ma anche gli altri componenti della band sono il perno su cui ruota tutto il mondo degli Ignea. “Dream Of Lands Unseen” è un concept album che ruota intorno alla figura di Sofia Yablonska, fotoreporter e scrittrice nata agli inizi del Novecento, una figura che per il suo lavoro ha girato il mondo, più che altro il Medioriente e nei brani dell’album ci sono molto rimandi alla musica e al folklore mediorientale, una colonna sonora che accompagna virtualmente i viaggi della Yablonska che ha portato testimonianze della cultura Mediorientale ed Orientale all’Occidente. La band è riuscita a terminare un ottimo album nonostante la guerra in Ucraina, anzi forse ha dato loro, anche nel dramma che stanno vivendo, forza e entusiasmo a creare un album eccellente e frutto di tanta passione e voglia di pace e libertà e di convivenza pacifica tra ogni popolo ed ogni cultura e ne abbiamo veramente tanto bisogno.
“Téoura” è un intro strumentale tra il sinfonico, il cinematografico e atmosfere orientali che introduce l’album e “Dunes” è un ottimo brano tra death, symohonic e progressive metal con growls e clean vocals e sempre affascinanti incursioni nella cultura araba e “Camera Obscura” sfocia di più sul prog metal con la voce di Helle Bohdanova che passa con grande ed incredibile disinvoltura dalla voce growls a quella angelica e avvolgente. Da segnalare anche “Далекі Обрії“ e “To No One i Own”, altri due brani che emettono in risalto le qualità vocali della cantante e la preparazione tecnica strumentale dei vari componenti della band. C’è molto più progressive in “Incurable Disease”, grazie anche al lavoro alle tastiere e molto più Medioriente in “Nomad’s Luck”, song avvolgente e trascinante e ancora “The Golden Shell”, splendida ed ammaliante danza mediorientale. I due brani conclusivi, “The Golden Shell” con l’ospite Tuomas Saukkonen (letteralmente brano splendido ed avvolgente e con atmosfere della cultura folkloristica e musicale cinese, forse l’apice dell’album) e “Zénith”, entrambi i brani con forti accenti mediorientali e molto più progressive. Tutto questo in “Dreams Of Lands Unseen”, un album che affascina ascolto dopo ascolto, di una band, gli Ignea, che ha trovato la forza, il coraggio, la passione e l’entusiasmo, in un Paese, l’Ucraina, che oggi sta attraversando momenti molto cupi.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Téoura
- Dunes
- Camera Obscura
- Далекі Обрії
- To No One I Oweh
- Incurable Disease
- Nomad’s Luck
- The Golden Shell
- Opiumist
- Zénith
Label: Napalm Records
Genere: Heavy Metal/Progressive Metal
Anno: 2023
VOTO
Band:
Helle Bohdanova: Voce
Yevhenii Zhytniuk: Tastiere
Dmytro Vinnichenko: Chitarra
Oleksandr Kamyshyn: Basso e chitarra
Ivan Kholmohorov: Batteria
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!