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DØDHEIMSGARD PUBBLICANO IL SECONDO SINGOLO DET TOMME KALDE MØRKE

DØDHEIMSGARD PUBBLICANO IL SECONDO SINGOLO DET TOMME KALDE MØRKE

A proposito del singolo, Vicotnik ha dichiarato quanto segue:”Questo testo sembra stranamente deterministico. Dove la volontà rappresentata attraverso l’immagine di sé e il proprio destino non coincidono.”

Il senso di sconfitta, non è necessariamente negativo, ma piuttosto un percorso intrinseco verso l’onestà verso se stessi. Volontariamente mi arrendo al destino, e quindi, in un certo senso, sono libero? Il singolo è accompagnato da un video interamente realizzato da Victotnik stesso. Il clip presenta momenti documentati dalla stessa NASA nel film The Universe e nel film d’animazione del 1973 “Fantastic Planet”. I Dødheimsgard sono stati spesso considerati una forza che trascende i propri confini musicali e questo video fantastico e ultraterreno ci ricorda proprio perché. ‘Black Medium Current’ prosegue il cammino tracciato dal monumentale e universalmente lodato album ‘A Umbra Omega’ del 2015, di per sé un disco profondamente toccante e potente, di grande maturità e intuizione.Come è nella natura interrogativa dei Dødheimsgard, la band esplora idee in cui cercando di liberarsi da uno stato di disperazione e confusione esistenziale si rinuncia a sua volta alla propria libertà. Suggerendo che la confusione e la disperazione, per quanto difficili da sopportare, sono in senso filosofico necessarie per mettere in discussione la propria onestà intellettuale.  Registrato tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, con la produzione di Vicotnik. Ingegnerizzato e mixato da Matias Aaveren presso i Top-Room Studios. Masterizzazione a cura di Charis presso i Feedback Studios con l’aiuto aggiuntivo di Pavlos. Al di fuori dei tradizionali compiti di basso, Lars Emil Måløy presta il suo talento al pianoforte, al violoncello e al theremin in “Requiem Aeturnum”, mentre STTNG si occupa del flauto in “Et Smelter”. Adornato dal lavoro del graphic designer Łukasz Jaszak, che aveva già lavorato all’album Dold Vorde Ens Navn, c’è stata un’intesa simbiotica per quanto riguarda l’artwork. Proprio come l’uso dello spazio nell’album dal punto di vista musicale, questo si riflette nella copertina.