BAKIVO – Intervista al trio tra jazz e pop raffinato
In occasione dell’uscita del nuovo album “Appunti Di Viaggio” (leggi qui la recensione), ho avuto l’occasione di parlare con la band, di seguito l’intervista.
Ciao e benvenuti su Tuttorock. Una breve storia della band, presentatevi ai nostri lettori, come nascono i Bakivo?
I Bakivo nascono come evoluzione del Four Seasons Trio, la formazione che ci vede insieme dal 2015, con la quale abbiamo realizzato un primo album autoprodotto, alcuni videoclip, e…circa 200 piccoli eventi live.
Da Four Seasons Trio a Bakivo, perché questo cambiamento e cosa è cambiato?
Negli anni si è consolidata tra noi sia l’amicizia che l’intesa artistica. Siamo cresciuti anche artisticamente, ed abbiamo incominciato a sentirci un po’ stretti in una dimensione molto locale e prettamente jazzy. Abbiamo voluto ricercare un sound più innovativo, una sintesi tra passato e presente, con cui proporci ad un pubblico più vasto conciliando leggerezza e raffinatezza.
Dopo il singolo “La Mia Piccola Saudade” l’album “Appunti Di Viaggio”. Perché avete scelto “La Mia Piccola Saudade” come singolo apripista dell’album?
E’ un brano dal ritmo bossa nova, che ha in sè sia l’immediatezza che la profondità. Anche il testo è una bella sintesi tra opposti: parla di felicità e di malinconia. Rappresenta bene le diverse anime racchiuse nel nostro progetto.
Perché avete scelto il nome Bakivo per la band? Quale è il suo significato?
Bakivo ci è piaciuto per l’immediatezza e la piacevolezza del suono. Infatti abbiamo scelto per noi lo slogan “vita che suona bene”. Nasce semplicemente elaborando le sillabe iniziali dei nostri rispettivi strumenti: basso, chitarra e voce: le cose che funzionano sono semplici.
“Appunti Di Viaggio”, perché questo titolo ed il significato dei testi delle varie canzoni. Ogni brano è un ‘appunto di viaggio?
E’ esattamente così. Le nostre canzoni descrivono sentimenti, emozioni, sogni, illusioni, attimi di vita. Nel testo di ogni canzone è racchiuso un momento vissuto, che viene dilatato e fissato in un appunto. C’è l’amore inibito di “Silenziosamente”, quello passionale di “Tormentami”, la ricerca della felicità de “La mia piccola Saudade” e di “Ovunque altrove”, la spensieratezza di “Io con tre” e “One day for You and Me”, la malinconia e la profondità di “Ferragosto”, e di “Appunti di viaggio”.
Il vostro sound è radiofonico, solare, fresco e semplice tra pop, bossa nova, jazz e cos’altro?
Come dicevamo è una sintesi tra passato e presente. Dalla tradizione del passato conserviamo la qualità melodica e una certa raffinatezza armonica, ma cerchiamo di tradurle in un sound rinnovato e attualissimo. In questo ci è stata di grande aiuto la produzione artistica di Bonnot, con i sui creativi interventi elettronici e le piccole contaminazioni che ha introdotto.
Quali sono quindi le vostre influenze musicali?
In noi c’è tanta diversità. Sara si è formata sui dischi di Mina, sulle canzoni della tradizione americana (da Gershwin, a Bacharach), sul musical. Luca ama in particolare il jazz, la canzone d’autore, la musica acustica.
Pedro ha una formazione classica, ma ama il rock e la black music.
Come definite voi il vostro genere musicale?
Sicuramente ci inseriamo nel vastissimo universo del pop. In realtà ci piace mantenere una certa eterogeneità di brani, esplorando mood diversi. E’ probabilmente la particolarità della voce di Sara che ci permette di mantenere una coerenza in questa varietà di groove. Non rinunciamo ad una certa vena jazzy con incursioni nel genere cantautorale.
Come nasce un brano dei Bakivo? Dal testo o dalla musica?
Non c’è una regola fissa. Il principale autore è Luca, e i suoi brani nascono ora da un’ispirazione testuale, ora da melodie spesso abbozzate al pianoforte e poi perfezionate alla chitarra. Due testi sono di Sara, che li ha affidati a Luca per essere musicati.
Quali sono le sensazioni che volete lasciare a chi ascolterà il disco?
Fermarsi, ascoltarsi, liberare la fantasia, le emozioni, i sentimenti. Entrare in connessione con noi e con sé stessi, profondamente, ma anche con un pizzico di ironia
State programmando un tour a supporto dell’album?
Il lavoro è stato tanto e ancora tanto c’è da fare. Abbiamo fatto un primo concerto molto esclusivo, come riconoscimento ai fans che hanno sostenuto concretamente la nascita dell’album partecipando ad un crowdfunding. Ora stiamo programmando un tour, che partirà nell’estate sicuramente da Bologna
Chiudete l’intervista come volete, un messaggio a chi leggerà per avvicinarsi alla vostra musica.
Ascoltare buona musica fa bene all’anima. Cercate la bellezza nelle cose di ogni giorno.
FABIO LOFFREDO
Band:
Sara D’Angelo: Voce
Luca Cremonini: Chitarra
Pedro Judkowski: Basso e contrabbasso
https://www.facebook.com/fourseasonstrio
https://www.instagram.com/bakivo_official/
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!