Esiste un’anima tutta al femminile del cantautorato italiano: un sentiero fatto di poesia, profumato di pensieri e colorato di emozioni. A questa vena appartiene senz’altro Lamo, progetto di Daniela Mornati, che dopo la felice esperienza di ascolti social legati ai suoi singoli in serie (ben 6 dal 2021), approda alla sua opera prima. La prima impressione è che Daniela abbia trovato il suo cammino con maestria e temperamento e sia sempre più in grado di fare della musica il proprio veicolo comunicativo, variando temi ed atmosfere. Nella costruzione del percorso narrativo, Fantapunk punta dritto all’essenza delle canzoni lavorando, piuttosto, di sottrazione e concedendo sprazzi di luce su di un grigio panorama solo attraverso la concreta fisicità del suono e all’utilizzo della sua voce, melodica e pulita.
Dal mondo più pop arrivano delle intime ballate che raccontano l’amore e la vita, senza tuttavia sfuggire alla prova della sofferenza, delle lacrime e del dolore. In questo senso non stupisce affatto che il gioiellino dell’album sia quella “Sono Fatta Di Te” che gode il privilegio di suonare energica e frizzante, sgretolando il mito dell’individualismo spinto ma riportando piuttosto al contatto umano andato ormai alla deriva; la parte più sperimentale ed ironica Lamo la riserva a “Sopporto Cose che non Sopporto”, con un suono che si dirige verso tavolozze di colori che non sfuggono alle sfumature elettroniche e che si avvale inoltre del prestigioso apporto di Matteo Gabbianelli, storica voce della band romana Kutso; merita una menzione a parte un brano suadente come “Al Contrario” con un testo in stile Sliding-Doors che pone alcune riflessioni ironicamente taglienti sulle nostre vite fatte di corse affannate, valendosi di atmosfere malinconicamente urban ed un groove trainante; “Inutile” è un’altra track che spicca positivamente sfruttando un climax narrativo per schierarsi insieme a chi non ha paura di mostrarsi fragile, insicuro e ferito ma anche capace di amare e vivere per davvero.
Daniela Mornati è cantante, pianista e tastierista ed ha collaborato negli anni con artisti della scena musicale italiana tra cui Max Gazzè, Bugo e Selton. Dopo le prime esperienze da autrice e compositrice, ha dato il via al suo percorso solista con l’etichetta Sound to be. Un disco come questo Fantapunk rappresenta un passaggio importante per la propria maturazione artistica, ricercando nei suoni piuttosto che nelle sfumature le variabili necessarie. Lasciando quindi all’autenticità del messaggio testuale un ruolo di assoluta centralità, evocando una situazione composta da una parte fanciullesca e scanzonata in bilanciamento ad una parte ruvida e tagliente.
Ivan Faccin
