NEIL ZAZA – Vermeer
Torna dopo un po’ di anni Neil Zaza, chitarrista statunitense che esordì nel 1992 con “Two Hands One Heart”, album che confermò subito il chitarrista come uno dei migliori in circolazione per sapere amalgamare alla perfezione tecnica e feeling. Sono passati più di trenta anni e dopo una serie di album sempre di alto livello arriva “Vermeer”, ultima sua fatica, un album dove la melodia e il sentimento è in primo piano, ma non manca l’indiscutibile tecnica del chitarrista. “Prelude” entra nell’anima e nel cuore, il tocco del chitarrista statunitense è passionale e più hard rock è “Big Rock”, mentre in “Someday Today” Zaza torna a suonare di più con il cuore ma senza mettere da parte la tecnica strumentale. C’è poi “Gundrop Fantasy”, dal tocco sinfonico e “Juno”, brano più trascinante ed energico. Il CD continua a percorrere le stesse strade tra brani più intimisti come “St. Valentine” ed altri più hard rock e shred come “She Sheila”. L’ultimo brano è “The Space Within”, ricco di feeling e una bonus track, “Poly”, semplice e avvolgente. Si sente parlare poco di lui, ma ad ogni uscita Neil Zaza incanta con il suo stile unico ed il suo tocco chitarristico magico.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Prelude
- Big Rock
- Someday Today
- Gundrop Fantasy
- Juno
- Valentine
- United We Stand
- Blossom
- Pop-alicious
- She Sheila
- The Space Within
- Poly (Bonus Track)
Label: Melodik Records/Neil Zaza Music
Genere: Hard Rock/Heavy Metal/Shred
Anno: 2022
VOTO
Band:
Neil Zaza: Chitarra, basso, tastiere e programmazione batteria
Todd Sucherman: Batteria
Bill “The Buddha” Dickens: Bass0 nei brani 4,6,8 e 9
Todd Rogers: Synth nel brano 2 e pianoforte elettrico nel brano 2
George Sipl: Mellotron nel brano 4
David Kempers: Archi nel brano 4
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!