FERNANDHELL. – Intervista a Livio Montarese
In occasione dell’uscita di “Extra Ordinary” (Moquette Records), il nuovo singolo del suo nuovo progetto punk rock Fernandhell., ho avuto il piacere di intervistare Livio Montarese, storico membro e fondatore dei The Peawess.
Ciao Livio, benvenuto su Tuttorock, parliamo subito di questo nuovo singolo dei tuoi Fernandhell. “Extra Ordinary”, brano nato come e quando?
Ciao, grazie a voi per l’invito!
“Extra Ordinary” è stato scritto verso la metà di Febbraio di quest’anno, ed ultimato in studio circa un mese più tardi; In accordo con i ragazzi di Moquette Records, abbiamo deciso di far uscire un singolo primaverile, come primo step del nostro sodalizio, e volevo che fosse un pezzo energico, con sonorità tipiche della prima metà dei ’90. Avevo già buttato giù qualcosa, io scrivo sempre tanto, ed un pomeriggio il ritornello ha cominciato a suonarmi in testa e non se ne andava più. In quello “stato di grazia” ho finalizzato il testo, poi mi sono seduto con la chitarra…ed in poco meno di un’ora il pezzo era fatto! Mi piacciono i pezzi scritti di getto, sono i più sinceri.
Che riscontri stai avendo?
Ti dirò, l’inizio promette bene! È appena uscito sui vari portali e vedo parecchie visualizzazioni, decisamente più alte rispetto ai lavori precedenti. Numeri a parte, ricevo apprezzamenti un po’ da ogni dove, e devo dire che mi fa enormemente piacere.
Quando hai deciso di formare i Fernandhell. e come mai hai scelto questo nome?
Il tutto è partito, per così dire, verso la fine del 2021: era passato più di un anno dal precedente progetto (King Mastino), il covid ci aveva allontanati e di ritornare in sala prove non se ne parlava ancora. Io però volevo suonare, ero in crisi totale! Da qualche tempo strimpellavo in casa alcuni riff che avevo tirato giù nel tempo, non erano veri e propri pezzi, solo dei giretti di chitarra che mi dilettavo a fare ogni tanto nella pausa delle prove. Ho preso i primi due, li ho sviluppati e sono andato a registrarli per i fatti miei in uno studio vicino casa. Sono nati così “Offside” e “RAPID.EYE.MOVEMENT.”. Inizialmente volevo solo condividerli con gli amici e qualche ex collega del booking, e per gioco li ho fatti uscire con lo pseudonimo Fernandhell., il nome che utilizzavo qualche anno prima per il mio programma in radio. Ho sempre apprezzato moltissimo Fernand Contandin, e volevo omaggiarlo in qualche modo, senza però incappare in possibili beghe burocratiche…per quello il mio nickname è declinato diversamente (ride – ndr).
Ho avuto il piacere di assistere ad un vostro concerto in apertura ai Mudhoney a Bologna e mi sono detto: “sembrano almeno in sei sul palco”, questo per dire che la vostra resa sonora dal vivo è notevole, te l’avevano già fatto notare?
È davvero un grande complimento, ti ringrazio! In realtà sei l’unico che mi ha fatto notare questa cosa, anche perchè purtroppo non abbiamo avuto modo di suonare tanto quanto avremmo voluto negli ultimi mesi, salvo un paio di date a Dicembre, dove oltretutto eravamo in formazione ridotta causa covid. Calcola che ora la formazione è stata completamente rinnovata, e se prima sembravamo sei, ora siamo almeno otto…se non altro per la stazza! Scherzi a parte, ho composto delle canzoni con l’intento di renderle più semplici e dirette possibile, ma cercando degli accorgimenti che dal vivo le rendessero auliche, d’impatto. Sono felice che il risultato ottenuto sia quello da te evidenziato.
Quando e come ti sei avvicinato al mondo della musica?
La musica è la vera costante della mia vita. C’è da quando ero piccolo, con un nonno clarinettista, uno zio collezionista di vinili, e due sorelle gemelle più grandi di me che portavano a casa ogni tipo di novità. Poi i primi dischi comprati in autonomia alle medie (cose terrificanti), e la scoperta del punk in prima superiore grazie ad un compagno di scuola. Lì è cominciata la mia vera “educazione” musicale. Erano i primi anni ’90, di cose veramente belle ne uscivano a ripetizione, quindi era tutto di facilissima attrattiva per il Livio adolescente bramoso di sapere.
Con i tuoi The Peawees qual è stato il momento più bello e quale quello più brutto, se c’è stato?
Credo che racchiuderei il momento più bello nei primi 5 anni di attività con la band, perchè si è trattato di un periodo entusiasmate sotto ogni aspetto: le prime prove, la demo, il primo disco, i concerti, il secondo disco, il tour negli Stati Uniti….così, a raffica. E tutto vissuto con grande fraternità, che ci lega tutt’oggi a tanti anni di distanza. Eravamo piccoli ed affrontavamo il mondo con genuinità ed un pizzico di tenera ingenuità. E forse era quella la nostra arma vincente. Il momento più brutto è sicuramente relativo al mio primo abbandono, verso l’inizio del 2000, per stupidaggini per di più. Ho erroneamente ingigantito dei dettagli e situazioni che avrei potuto affrontare diversamente ed ho reputato più consono allontanarmi anziché sanare. È stato pesante, sia per me che per gli altri. Ma tant’è che il destino mi ha ricondotto a suonare nuovamente con loro per altri tre anni, tra il 2005 ed il 2008. Sono la mia famiglia, devo tutto ciò che sono ai The Peawees.
Dopo la data al Legend Live Club di Milano del 1 aprile ne avete altre in programma prossimamente?
Sì, suoneremo l’8 Aprile al Tambourine di Seregno (MI), all’interno di una serata chiamata “Easter Masquerade”, organizzata dai ragazzi di Moquette Records. Poi il 10, il giorno di Pasquetta, saremo ospiti del Maximum Festival, organizzato da Go Down Records all’Altroquando, in provincia di Treviso. Dopodichè concluderemo questo piccolo giro a casa, alla Skaletta di La Spezia. Alcune possibili date estive sono in discussione, forse festivals, vedremo.
Quali sono i vostri prossimi progetti musicali?
Ci dedicheremo al disco, che faremo uscire entro la fine dell’anno. Quella è la priorità assoluta.
Grazie mille per il tuo tempo, vuoi aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?
Grazie a voi per la piacevole chiacchierata. ROCK’N’ROLL.
MARCO PRITONI
Photo credits: Elena Di Vincenzo
Band:
Livio Montarese – voce e chitarra
Alessandro Zangani – basso
Marco Nicolai – chitarra solista
Arturo Luciani – batteria e cori
WEBSITE: https://www.fernandhell.com/
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Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.