PITCH3S – “FUNNY PEOPLE”, L’ESPERIENZA VITTORIOSA A LAZIO SOUND
Oggi parliamo dei PITCH3S alias Sergio Tentella e Davide Saverese, e della loro esperienza vittoriosa al Lazio Sound con l’uscita del loro nuovo singolo dal titolo “Funny People“. Un bel viaggio, un bel “trip”, ipnotico, atmosfera magica. Scrittura veloce in fase di produzione, più complessa la parte testuale con diversi argomenti di cui parlare. Nel giro di due mesi il brano ha preso forma.
Gli artisti, due batteristi, si incontrano e si conoscono quasi per caso, iniziano a parlare di musica elettronica e scoprono di avere molto in comune. Scrivono insieme il loro primo singolo “In my Head” e successivamente un intero EP, Doxa. Artisti pregiati, originalissimi, indiscutibilmente.
La musica dei PITCH3S è un linguaggio interessante di influenze ed ispirazioni, un abbraccio con un grande amore di entambi per i synth. I loro testi arrivano sempre da vicende molto personali, vicende che riguardano ed accadono a tutti. Entrambi poi, sono affascinati dalle atmosfere musicali dream pop / trip pop nordeuropee; i loro riferimenti musicali, artisti quali Moderat, Verboten Berlin e Whitemary, tutti artisti che hanno ispirato anche il loro ultimissimo singolo. Per realizzare Funny People, come ci raccontano nell’intervista, si sono messi a tavolino con Alessandro Donadei per creare qualcosa che piacesse a tutti e tre. Interessante ed originale, molto minimal nel senso più elegante del termine, anche il videoclip che accompagna il brano, realizzato da Daniele Sciolla.
Arriva LAZIOSound, il programma della Regione Lazio che supporta i giovani musicisti del territorio:
LazioSound arriva subito dopo: arriva in un momento molto bello ed importante per loro; c’era l’esigenza di portare il loro progetto ed è stata davvero un’esperienza fortunatissima che ha contribuito a dare forma professionale e pratica al progetto PITCH3S.
“Esperienza che consigliamo vivamente, per qualunque progetto”
La recente, importante esperienza, si conclude con la vittoria del contest nella categoria God is a producer e vede l’uscita di un secondo singolo, appunto Funny People di cui parliamo oggi, uscito il 9 marzo scorso per l’etichetta Metatron. L’importante esperienza di LazioSound, come ci raccontano durante l’intervista, li aiuta a “scoprire lati musicali che non erano finora tanto esplorati”. Durante l’intervista abbiamo approfondito molto l’esperienza di LazioSound “Un’ esperienza densa e sicuramente bella” – ci raccontano – “ci portiamo dietro l’aver potuto sperimentare live il nostro repertorio per la prima volta, l’aver conosciuto inoltre altri progetti molto interessanti”.
Grande esperienza e grandissima opportunità, dunque.
Li abbiamo raggiunti ed intervistati per Tuttorock, l’occasione anche per parlare (con una riflessione) dello stato di salute della musica attuale:
Raccontiamo l’esperienza di Lazio Sound, siete musicisti talentuosi, siete i vincitori nella categoria God is a producer: che tipo di esperienza vi portate dentro e come è stata?
“Esperienza densa e sicuramente bella, ci portiamo dietro l’aver potuto sperimentare live il nostro repertorio per la prima volta, e l’aver conosciuto altri progetti molto interessanti”
Nella storia e nell’evoluzione dell’elettronica, quale scena internazionale è stata più influente nel vostro percorso artistico?
“Quella tedesca degli ultimi quindici / venti anni ha avuto ed ha un grande effetto sul nostro lavoro. Progetti quali Moderat o Verboten Berlin sono sicuramente tra le nostre maggiori influenze ed i nostri ascolti frequenti. Forse più di altre scene, questa è quella da cui cerchiamo di trarre più ispirazione. La miscelazione che vi si ritrova e l’originalità sono affascinanti”
Raccontiamo anche il vostro progetto musicale, siete entrambi appassionati di musica elettronica, e questo vi accomuna: batterie e sintetizzatori alimentano la carica dell’elettronica. Come nasce il vostro progetto e la passione per la musica, elettronica in particolare? Quali altre caratteristiche vi accomunano?
“Il progetto nasce da un incontro di studio tra noi due. Dopo aver realizzato, chiacchierando, di avere tantissime influenze comuni, abbiamo deciso subito di scrivere qualcosa insieme e vedere cosa ne sarebbe uscito.
Sergio è quello che tra noi aveva molta più conoscenza approfondita del mondo dell’elettronica e delle varie scene, è stato lui a delineare i tratti delle prime strade di scrittura percorse e successivamente fatte proprie.
Parlando di caratteristiche, essendo due batteristi, il modo di ragionare metrico e ritmico è sicuramente molto simile”
Qual è lo stato attuale, secondo il vostro pensiero, della musica italiana attuale? Si insegue il gusto del pubblico o è il pubblico che influenza le scelte delle major? Trovate che ci sia appiattimento e meno ricerca/creatività, nelle produzioni attuali e nella narrazione dei testi?
“La situazione della musica italiana è abbastanza interessante e allo stesso tempo deprimente per diversi fattori, a partire dalla poca eterogeneità sia di generi che, nello specifico, di progetti etichettati come appartenenti allo stesso stile/corrente, data, o forse voluta, dalle major (e non) al mainstream (così come ai suoi immediati pressi).
E’ triste attribuire una conformazione piramidale ai vari generi qui nel nostro paese, piuttosto che una presentazione orizzontale e, nei limiti che i numeri di mercato consentono, quantomeno un minimo paritetica, lontanamente omogenea. Ciò però è dato anche dal fatto che non si tratta di un mercato esteso e grande, il nostro, messo a paragone ad esempio con quello americano o inglese, dove i numeri e l’audience sono decisamente maggiori, una maggiore fruizione di musica e di conseguenza una maggior diffusione di ciascuna delle varie scene / generi musicali.
A nostro avviso la parte interessante riguarda le produzioni e la narrazione dei testi, circa le quali c’è un fervido sottobosco, molto vivo e dalla spiccata creatività; sarebbe bello poter vedere un po’ di ricambio nell’immediato futuro rispetto a ciò che è stato proposto e riproposto in termini di sound e di contenuti negli ultimi dieci anni almeno”
Parliamo del vostro nuovo singolo uscito il 9 marzo scorso, “Funny People”: il vostro amore per i suoni digitali ed elettronici, continua, si evolve?
“Possiamo dire di sì, che si evolve. Con Funny People abbiamo cercato di muoverci verso una dimensione elettronica più da club, cercando di lasciarci alle spalle un po’ di concetti che ci hanno guidato nella scrittura del primo EP”
Parliamo anche del videoclip che accompagna il brano: come nasce l’idea creativa ed a chi vi siete affidati?
“Abbiamo deciso di affidare il tutto a Daniele Sciolla, genio torinese matematico-musicale del quale abbiamo sempre adorato i propri lavori audiovisivi. La sua impronta geometrica e minimalista ci sembrava molto adatta per la prod realizzata”
Come nasce l’idea creativa del brano? E quando avete realizzato Funny People?
“Il brano nasce al Jedi Sound Studio, da alcune session svolte con Alessandro Donadei, producer e mix&master engineer.
Ciò di cui il brano avrebbe dovuto parlare è venuto in un secondo momento rispetto alla realizzazione dello strumentale. E’ stato molto divertente e stimolante lavorare con Alessandro”
Progetti prossimi?
“Sicuramente la realizzazione del nostro secondo lavoro in studio, probabilmente un album, nei prossimi mesi”
Alessandra Paparelli
Alessandra Paparelli speaker e conduttrice radiofonica, collabora e lavora con diverse riviste e giornali cartacei. Conduco il venerdì un programma di politica su RID RADIO INCONTRO DONNA 96.8 fm su Roma e nel Lazio. Scrivo e collaboro sul quotidiano in edicola La Notizia, pagina culturale, attualità, spettacolo (in edicola a Roma, Milano e Napoli).