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TORNA “DEGUSTAZIONI MUSICALI”, INTERVISTA CON ANDREA LEONARDI

TORNA “DEGUSTAZIONI MUSICALI”, INTERVISTA CON ANDREA LEONARDI

Degustazioni Musicali, esperienza decennale, torna il 25 e 26 marzo a Terni, con la prima edizione della rassegna di musica sperimentale Circular.

Si apre oggi, sabato 25 e domenica 26 marzo:
“Circular” ha un linguaggio di condivisione, un linguaggio universale: è l’essenza dell’essere completamente investiti dall’esperienza di un concerto, come ci racconta l’organizzatore e direttore artistico Andrea Leonardi. Un concetto essenziale, importante e condiviso, un allestimento “minimal”, intenso, realizzato e fatto di luce soffusa, suoni avvolgenti. Il pubblico disposto tutt’intorno all’artista vive, come ci racconta lo stesso Leonardi, “un’esperienza immersiva in un’interazione spazio-tempo quasi straniante, nuova”. Da seduti, in piedi o sdraiati, fermi immobili, poco importa: la vera necessità ed essenza è quella di trovare la propria dimensione e condividerla con il resto della sala. Sul palco Ana Roxanne ed Eric Chenaux.

Proseguono dunque gli appuntamenti con Degustazioni Musicali, rassegna itinerante attiva in Umbria da dieci anni che ha l’obiettivo di abbracciare e diffondere gli eventi culturali, valorizzando i territori, gli artisti e soprattutto i luoghi che li ospitano.
Come ci racconta l’organizzatore durante l’intervista, si tratta di un percorso musicale che “nasce dall’idea di condividere con il pubblico ogni spettacolo” in tutte le sfumature possibili, partendo dalla musica e aprendosi a ricerca, contaminazione, creatività e sperimentazione.

La musica, lo sappiamo, ha la straordinaria capacità di “sincronizzare”, è un mezzo unico e meraviglioso in grado di mettere in comunicazione fra loro luoghi e territori, culture, uomini di lingue, storia, cultura e religioni differenti. Un evento, dunque, imperdibile. Un’occasione anche per essere nella pregiata Umbria, a Terni.

Abbiamo raggiunto ed intervistato Andrea Leonardi, responsabile ed organizzatore dell’evento:

Come nasce il progetto Degustazioni Musicali e qual è il suo obiettivo? Un percorso musicale che ha raggiunto ormai i 10 anni di vita:
“Il progetto Degustazioni Musicali è nato dall’esigenza di organizzare eventi musicali in un territorio che da troppo tempo ne era privo. Con il tempo il progetto si è sviluppato e da San Gemini si è spostato come rassegna itinerante, con una specifica direzione artistica in tutta la regione, abbracciando tanti diversi generi musicali legati allo spazio che si andava ad occupare volta per volta”

La progettualità, importante, ha un linguaggio di condivisione, abbraccia la musica e qualsiasi tipo di sperimentazione e condivisione: come si articolerà quest’anno?
“Da sempre Degustazioni Musicali si pone come obiettivo principale quello della condivisione esperienziale, sia da parte di chi fruisce, sia da parte di chi organizza. Sin dall’inizio dal punto di vista organizzativo si è sempre lavorato in tandem, inizialmente con poca esperienza e poche risorse ma via via sempre più organizzati e articolati per far sì che l’esperimento di mettere il pubblico davanti ad un artista – in una location speciale –  fosse una specie di missione condivisa. E quest’anno, come gli altri anni, lo spirito sarà lo stesso”

L’occasione è Circular – Rassegna internazionale di musica contemporanea: che tipo di esperienza sarà? Cosa si devono aspettare i visitatori?
“Circular si attesta da subito come evento non solo musicale ma esperienziale. Mi basti dire questo a riguardo. Non rispondo mai a cosa il pubblico si deve aspettare, perché parte del senso di questo progetto sta nel fatto che il pubblico deve essere in qualche modo colpito da qualcosa che non si aspetta, che oltrepassi la musica e vada oltre, abbracciando un’esperienza completa e totalizzante”

Come si pone l’artista verso gli spettatori, è un’esperienza totalmente immersiva? Raccontiamo come:
“Ho proposto all’artista questo tipo di evento cercando di spiegare a parole la mia idea e trovando una risposta affermativa. E il fatto che io non abbia minimamente idea di come l’artista si porrà di fronte al pubblico è una delle parti che mi affascina di più dell’intera faccenda”

Alessandra Paparelli