IGUANA DEATH CULT dal 15 marzo Pushermen anticipa l’album ECHO PALACE
La rock band europea Iguana Death Cult ha annunciato il suo ritorno con un album dal titolo “Echo Palace” (in uscita il 12 maggio per Innovative Leisure), con l’uscita del nuovo singolo “Pushermen”, disponibile da mercoledì 15 marzo. Dopo “Sensory Overload”, “Pushermen” è il secondo singolo estratto dell’album.
Jeroen Reek, frontman della band, parlando del brano spiega: “Questa è una di quelle canzoni che sono nate per caso, mentre si scherzava. Parlarne ora sembra già un po’ surreale, ma eravamo letteralmente intrappolati in casa mia a causa del coprifuoco durante il primo periodo di Covid. Chitarra alla mano, stavamo analizzando lo stato del mondo e la crescente divisione e sfiducia che vedevamo non solo nei media, ma anche tra le persone che conoscevamo. Qualcuno ha scherzato sul fatto che avremmo dovuto lasciare la band per entrare nel business dei vaccini, così abbiamo trovato il nostro ritornello. Un chorus che termina con una nota più seria: non vogliamo essere vittime del nostro tempo. Ho cercato di rendere il testo abbastanza ambiguo da non far capire da che parte stia il narratore. In the end we’re just all people living different lives.”
L’uscita di “Pushermen” sarà accompagnata dal videoclip ufficiale, la band aggiunge a riguardo: “‘Pushermen’. Suona un po’ come il titolo di un film d’azione, non è vero? Purtroppo ci mancavano un paio di milioni nel budget, così Hache ha avuto l’idea di fare un video di casting per un film immaginario chiamato ‘Pushermen’. Le scene che abbiamo girato erano vagamente basate sul film ‘Superfly’. If you know, you know.”
L’album “Echo Palace” è stato registrato e autoprodotto presso i PAF! Studio di Rotterdam, per poi essere successivamente mixato da Joo-Joo Ashworth (Sasami, Dummy) presso lo Studio 22 di Los Angeles e masterizzato da Dave Cooley (Tame Impala, Yves Tumor). Con l’arrivo della pandemia e la crescente diffidenza delle persone l’una nell’altra, il progetto degli Iguana Death Cult è diventato molto più di una semplice band per i suoi membri: è diventato terapia. “Credo che le prime dieci volte che siamo andati a fare una jam”, racconta Tobias Opschoor sul processo di realizzazione del nuovo album Echo Palace, “abbiamo semplicemente bevuto vino e parlato, e abbiamo continuato a parlare per ore – e poi ci siamo detti: ‘Ok, devo andare perché domani devo lavorare'”.
Questi incontri, che si svolgevano nell’appartamento del frontman Jeroen Reek nella città olandese di Rotterdam, si sono lentamente spostati dal parlare di questo capitolo surreale della loro vita, all’esserne ispirati per farne musica. “Vivevo in un appartamento davvero brutto, decadente, pronto per essere demolito”, spiega Reek, “con una sola fonte di calore, una specie di stufa a gas vecchio stile”. Nelle notti fredde si riunivano intorno a quella stufa, un approccio che li ha avvicinati e che alla fine ha dato rapidamente il via al loro flusso creativo. “Echo Palace” è forse la musica degli Iguana Death Cult che parla più apertamente delle strane cause ed effetti del pensiero di gruppo e di isterie collettive. Osservando la paranoia scaturita dalla pandemia e le teorie del complotto che imperversano nel loro paese, Reek ha scritto testi che riflettono la scena davanti a lui: “Purple, veiny soccer mommies”, canta con voce profonda e minacciosa nella canzone Echo Palace, “Sharpening their guillotines”. È un brano così coinvolgente da tradirne la profondità del testo, adattato da una poesia che Reek ha scritto sulle ripercussioni di “chiudersi da tutti al di fuori della propria ideologia”.
Nei loro primi album “The First Stirrings of Hideous Insect Life” del 2017 e “Nude Casino” del 2019 – che a volte sembravano la collisione tra i Parquet Courts e i Super Furry Animals – ci sono i suoni e l’attitudine della band, seppur ancora acerbi. (Paste ha descritto “Nude Casino” come un album che evoca “la colorata malizia delle notti in cui anche un umile contabile può sentirsi un desperado alla Clint Eastwood”). Le loro performance esplosive li hanno trasformati in un gruppo di culto tra i fan della psych, portando la band a suonare in tutto il mondo, da Amsterdam ad Austin. Proprio durante un set particolarmente folle al SXSW la band ha conquistato la Innovative Leisure, visionaria etichetta discografica di Los Angels (BADBADNOTGOOD, Classixx, De Lux, Hanni El Khatib). Mentre lavoravano al nuovo album, stretti l’uno all’altro mentre il mondo si divideva, tutto ha cominciato a fluttuare come Remain in Light. Proprio durante il periodo della pandemia si concretizza “Echo Palace”, il nuovo disco di inediti in uscita 12 maggio 2023. Grazie al talento di Justin Boer al basso e Arjen van Opstal alla batteria, e con il lavoro di Jimmy de Kok alle tastiere, per la prima volta nell’album, la band ha abbracciato il proprio stile garage-rock melodico, ampliandolo con influenze post-punk e psichedeliche allo scopo di renderlo più vibrante e sciolto. Ogni membro ha contribuito con le proprie idee allo sviluppo completo della tavolozza sonora. “Ci siamo buttati tutti in questa specie di frullatore sonoro, ognuno di noi dà un po’ di sapore all’album”, spiega Opschoor. Lo spirito di aggregazione c’è sempre stato fin dalla genesi della band, una idea degli amici d’infanzia Jeroen Reek e Tobias Opschoor nata più di dieci anni fa. Il nome Iguana Death Cult è un parziale cenno alla fascinazione di Reek per i culti in generale – e la parte “Iguana” è una reference a Iggy Pop (e agli Iguana, la sua prima band).
IG: https://www.instagram.com/iguanadeathcult