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EARTHSET – Intervista su “Bound live recording”

EARTHSET – Intervista su “Bound live recording”

Ho avuto il piacere di intervistare Ezio Romano della band EARTHSET sul live recording di Bound.

Ciao Ezio, piacere di risentirci. Abbiamo questo nuovo video, si tratta di un live recording di Bound quindi?
Ciao, grazie ancora dell’attenzione verso il nostro progetto. Con questo video abbiamo voluto mostrare come è avvenuta la registrazione del disco, si tratta di Bound, ma facendo vedere come è stato registrato. 

L’idea di fare vedere il momento live della registrazione di un disco è qualcosa che viene proposto nei cofanetti e nelle edizioni speciali di prodotti di un certo livello.
Esatto, è stato proprio pensato come un contenuto extra del cofanetto che avevamo in mente di proporre al pubblico. Doveva uscire Bound in vinile, ma in seguito abbiamo avuto dei problemi con il vinilificio, problemi interni alla società di produzione hanno impedito di completare il progetto. Ora siamo al lavoro per portarlo al termine con altri partner, ma nel frattempo abbiamo voluto pubblicare questo video per tenere alta l’attenzione. 

Quando l’avete registrato avevate già l’idea di proporlo, poi, come contenuto extra?
Esatto, in teoria l’idea generale era partita in maniera diversa, poi è mutata in questa forma che è certamente più completa e soddisfacente, raccontando il disco nella sua essenza. 

Spunti particolari da suggerire a chi lo guarderà?
Il fattore principale è che si tratta di un’esecuzione unitaria, si vede come il flusso sia continuo, senza pause, e come ci cerchiamo con lo sguardo mentre suoniamo. Questo è molto significativo perché esprime esattamente lo spirito del suonare insieme, del condividere il momento della registrazione e della musica. Normalmente questa dimensione si vede nei concerti, in questo caso è ancora più intimo, in quanto si tratta di solo noi in studio di registrazione. Bound è stato registrato molti anni fa, prima della pandemia, era un momento in cui era presente tanta musica elettronica, con poco spazio per quella suonata con gli strumenti, per così dire. Malgrado fossimo in giro per il tour de “L’uomo meccanico”, in Bound abbiamo espresso anche la difficoltà di trovare spazi per esibirsi con questa musica ‘suonata’, quindi palchi adeguati e strumentazioni adatte, senza l’uso di drum machine e oggetti del genere. 

Progetti in corso? State preparando delle sorprese?
Devo confessare che siamo rimasti molto feriti dal poco spazio ottenuto per suonare dal vivo Bound, eravamo abituati al circuito dei cine-concerti, ci aspettavamo un’accoglienza diversa, invece trovare spazi per suonarlo dal vivo si è rivelato molto difficoltoso. Aggiungiamo che questa ripresa post-covid è molto lenta e abbiamo trovato davvero poche date, e il rapporto live per noi è molto importante, teniamo molto al rapporto con il pubblico dal vivo. Stiamo cercando di organizzarci per portare Bound dal vivo nel 2023 il più possibile, anche se ha qualche anno sulle spalle, pensiamo che l’arte non ha una scadenza, e quindi possa avere ancora un suo spazio importante. 

Ci sono artisti che stanno uscendo adesso, e proponendo dal vivo, dischi del 2019 che sono rimasti bloccati dalla pandemia.
Esattamente, ma poi la buona musica non ha una scadenza, l’importante è che abbia qualcosa di interessante da dire; quello che dice oggi, lo può dire anche fra 2 o 3 anni per esempio. Intanto abbiamo lavorato ancora nel filone dei cine-concerti muti per via di una commissione dal Soundscreen Film Festival di Ravenna. Abbiamo realizzato un nuovo cine-concerto per un film ucraino del 1930 che si intitola “La terra”; ora vedremo se potremo ripetere un tour come fu per “L’uomo meccanico”. Altrettanto dicasi per la lavorazione che abbiamo fatto per “Nosferatu” di Murnau, vorremmo pubblicare la colonna sonora anche di questo, oltre portarlo in giro. E’ un filone che ci ha dato tante soddisfazioni, oltre che aggiungere ispirazione per i nostri album.

MAURIZIO DONINI

Band:
Ezio Romano – chitarre, voce
Costantino Mazzoccoli – chitarre
Luigi Varanese – basso
Emanuele Orsini – batteria

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