YVAN – Intervista all’artista campano che presenta il singolo Ketamina
In occasione dell’uscita del singolo “Ketamina” ho intervistato Yvan, all’anagrafe Ivan Donatiello. Classe ’90, è un artista di sangue campano, convertito alla scena indie romana nel clamore dei locali di San Lorenzo.
Il progetto nasce infatti proprio a Roma nel giugno del 2019. Dall’esordio a dar corpo alle sue intuizioni pop sporche quanto basta di riff e sogni infranti è la produzione di Matteo Gabbianelli (KUTSO). Il primo singolo “Somigli a Johnny Depp” uscito nel settembre del 2019 è seguito subito dopo da “Il Porno di Belen” (dicembre 2019) e Cuba (gennaio 2020).
Nel frattempo si aggiudica il primo premio alle Finali del Cantagiro tenutosi a Fiuggi.
Attira l’interesse dell’etichetta discografica INRI con la quale firma nel febbraio del 2020.
A maggio del 2020 è la volta di “Top Verde”, singolo graffiante ruvido e nostalgicamente alternative, seguito da “Le Luci spente” nell’ottobre dello stesso anno e di “Cosa mi frega”.
Ciao e benvenuto su Tuttorock, parliamo di questo tuo nuovo singolo, “Ketamina”, nato quando e come?
Ketamina è nato circa un anno fa in modo del tutto casuale, ho preso la chitarra, ho suonato i soliti quattro accordi e urlato parole a caso.
Ad un tratto ho urlato “chissà se bruci forte o sei ketamina dentro la mia vita” e mi si è aperto un mondo.
Il resto l’ho scritto nel giro di qualche settimana, senza forzature. Avevo varie strofe e molto diverse tra di loro sia a livello di testo che melodico. Alla fine ho optato per quelle che più mi rispecchiavano in quel momento.
La ketamina ha un effetto anestetizzante, di “allontanamento da sé”. È una cosa che ho riscontrato spesso nei rapporti interpersonali. Non parla di droghe e non è una canzone d’amore. Quello di utilizzare una ragazza come controparte è solo un espediente che utilizzo spesso. Il verso più importante è quello del prechorus “esistesse un’altra dimensione ripeteresti l’errore di mostrarti migliore?”;
Credo che tutti in qualche maniera siamo mossi da buoni propositi, ma spesso tocca fare i conti con la realtà e a volte è molto difficile mettere in dubbio se stessi.
Che riscontri stai avendo?
I riscontri sono molto positivi; parlo dei riscontri con la gente comune, non dei “giochi di potere”.
Mi è capitato spesso di finire in un locale, sentire passare la canzone e vedere la gente urlare e cantarla… è una cosa che mi riempie il cuore di gioia.
D’altra parte sono una persona introversa e a tratti anche timida quindi il più delle volte quando succede scappo via (ride – ndr).
Questo singolo andrà a far parte di un album?
Sì! Probabilmente in primavera, l’idea di un album riecheggia da tempo ma la pandemia e il post pandemia ha ritardato un po’ il tutto.
Quando e come ti sei avvicinato al mondo della musica?
In realtà credo di esserci proprio nato! A casa mia per via di mio padre la musica è stata sempre presente.
Ho cominciato a suonare il pianoforte a 7 anni. La chitarra e il resto l’ho imparato da solo nel corso degli anni, con le prime band al liceo e qualche progetto più importante più in avanti.
Il progetto Yvan in realtà è nato abbastanza tardi. A me piaceva molto la dimensione live. Non ho messo piedi in uno studio fino ai 28 anni!! (ride – ndr)
Una domanda che faccio a tutti, quali sono i cinque dischi dai quali non ti separeresti mai?
Domanda difficile. Ne scrivo cinque ma non do spiegazioni (ride – ndr).
Bruce Springsteen: The Wild, the Innocent & the E Street Shuffle
Nirvana: Nevermind
Jeff Buckley: Grace
Tom Waits: Closing Time
Francesco De Gregori: Bufalo Bill
Se tu dovessi definire cosa significa per te la musica cosa mi diresti?
Altra domanda difficilissima!!
Non lo so, per me è semplicemente il mio rifugio felice.
Qual è il tuo sogno musicale più grande?
Il mio sogno musicale più grande credo sia quello di riuscire a continuare a fare quello che faccio; averne sempre la possibilità e il bisogno.
Hai qualche live in programma?
Sì! Suonerò questo sabato in Campania in apertura a Napoleone!
Poi ci sono altri live che ancora non posso ancora svelare.
Grazie mille per il tuo tempo, ti lascio piena libertà di chiudere l’intervista come vuoi.
KETAMINA è FUORIIIIIIII
MARCO PRITONI
SPOTIFY: https://spoti.fi/3eDb3LI
INSTAGRAM: https://www.instagram.com/yvan_js/
FACEBOOK: https://www.facebook.com/iosonoyvan
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.