Ritmo Tribale – Live @ Parco Tittoni Desio (MB) 26-8-2022

Ritmo Tribale: live in Desio (MB) – Parco Tittoni 26 agosto 2022

I Ritmo Tribale finalmente tornano su un palcoscenico, stavolta quello del Parco Tittoni a Desio. Una delle band fondamentali per il rock italiano che soprattutto a metà anni 90 ha vissuto insieme ad altre band dell’epoca un periodo florido, storico e probabilmente, anzi sicuramente, irripetibile. Al tempo tra Timoria, C.S.I., Litfiba, Afterhours, Negrita, Karma e tanti tanti altri c’era l’imbarazzo della scelta, ma soprattutto molta qualità tra proposte differenti tra loro e album che oggi dopo vent’anni e anche qualcosina di più, riteniamo epocali. La band milanese raggiunse il successo commerciale nel 1994 con l’album “Mantra” per poi consolidare la propria maturità con il successivo “Psycorsonica”. Alla voce al tempo c’era Edda, Stefano Rampoldi, che nel 1996 lasciò la band, consegnando il microfono ad Andrea Scaglia già chitarrista e seconda voce dei Ritmo Tribale. Prima dell’atteso live al Parco Tittoni abbiamo incontrato il batterista Alex Marcheschi per sapere qualcosa in più sulla loro attuale situazione ma soprattutto sul futuro della band.

Insieme ad Alex e a tutto il resto della band si va a cenare insieme prima di vederli salire sul palco. La serata inizia con una band di spalla, i Tipo Milton, che offrono un set di circa 30/40 minuti di buon rock con influenze post punk presentando il loro nuovo lavoro “Manicomio HC”. È la volta dei Ritmo Tribale. Personalmente non li vedo dal vivo dal 1996, l’emozione di risentire i brani di una vita è tanta. Il concerto inizia con “Psycho” e si attraversa un po’ tutto il periodo discografico della band milanese, in particolare preferendo quello della seconda parte della carriera, da “Mantra” in poi, per intenderci. Si susseguono quindi brani storici come “L’assoluto”, “Base luna”, “Amara”, “Sogna”, “Universo” e brani del periodo ‘Scaglia’, come “2000”, “Lumina”, “Dipendenza” da “Bahamas” e altri brani tratti dal loro ultimo album, come “Milano muori”. Dal primissimo periodo non poteva mancare il superclassico “Uomini” cantato anche da tutto il pubblico ad alta voce e a sorpresa la grintosissima “Guilty” tratta da “Kriminale” del 1990 e a chiudere il set “È giunta l’ora” brano del 1988 incluso al tempo in “Bocca chiusa”, suonata in una nuova versione riarrangiata con testo anche leggermente modificato. Era prevista in scaletta anche “Jim Jarmusch” dall’ultimo lavoro ma probabilmente per ragioni di orario sarà stata tagliata all’ultimo. Nonostante la band non suoni abitualmente concerti, soprattutto nell’ultimo periodo è stata abbastanza ferma, si sente che non hanno perso sia la voglia di suonare ma soprattutto la capacità di far più che bene il loro lavoro. È un vero peccato che non siano più assidui con i loro live, la band merita tantissimo, strumentalmente e tecnicamente sono una spanna sopra tanti altri gruppi rock italiani sia degli anni 90 di cui parlavamo prima che di quelli che attuali, anche fra quelli più blasonati. Scaglia alla voce ci mette il cuore, ha un’attitudine come sempre molto punk. Il paragone con l’ex Edda viene spontaneo ascoltando i pezzi che originariamente erano cantati dal buon Stefano Rampoldi, che il prossimo 23 settembre esce con il suo sesto lavoro solista intitolato “Illusion”, prodotto da Gianni Maroccolo. Ma Scaglia esegue egregiamente il suo lavoro mettendoci l’anima, come tutti i tribali. Speriamo sia l’inizio di una lunga serie di concerti in arrivo, una band di tale portata non può e non deve ‘stare a casa’, i loro lavori andrebbero riscoperti, portarli in tour potrebbe essere un buon modo per le nuove generazioni per scoprirli.

GIOVANNI VERINI SUPPLIZI

SETLIST:
Psycho
Le cose succedono
L’assoluto
Lo stesso giorno
Base luna
Milano muori
La mia religione
La rivoluzione del giorno prima
Lumina
Uomini
Guilty
Nessuna scusa
2000
Amara
Ti detesto
Oceano
Dipendenza
Sogna
Universo
È giunta l’ora