SICK N’ BEAUTIFUL – Starstruck

I Sick N’ Beautiful arrivano dalla Spazio, dal Pianeta Acheron, meglio conosciuto come LV-426!! Realmente però sono una band italiana, romana per la precisione. Si sono creati un mondo fatto di un unico colore, il verde e hanno creato un loro look tra maschere e trucchi vari e oltre ad una proposta musicale che prende spunto dall’heavy metal, dall’industrial e dall’elettropop, danno una visione cinematografica ed anche teatrale alle loro performance e specialmente ai loro video. “Starstruck” è il nuovo album, fresco di firma contratto con la nostra Frontiers Records ed è un invito ad entrare nel loro variopinto, pittoresco e fantastico mondo. “Tonight We Go To War” viaggia tra riff di chitarra aggressivi, graffianti e d’impatto, con la potente voce di Herma e con forti tentazioni tastieristiche che aprono a melodie avvolgenti e c’è anche un ottimo guitar solo dal gusto neoclassico e “Starstruck”, la title track, si sposta verso l’alternative metal e alla voce di Herma si aggiungono delle growls vocals e anche “Drop It 2 The B” riesce a travolgere l’ascoltatore, il synth poo che incontra l’alternative metal, song prorompente e dal forte impatto e la performance di Herma è da incorniciare, aggressiva e molto teatrale.

A seguire c’è “This Is Not The End”, dalle melodie più accessibili e più aperte e con la sezione ritmica di Evey e di Big Daddy Ray, rispettivamente batteria e basso è sempre più potente e “Defy The Light”, dove la potenza della band assorbe anche momenti elettronici, melodie pop e ritmiche da noise sound e industrial. Da segnalare anche “Deep End Dark”, dagli arpeggi della chitarra di Nemes e di L0r1 che aprono al progressive e il brano prosegue con energia e con atmosfere anche epiche e con melodie molto avvolgenti e avvincenti e anche le atmosfere industrial e spaziali con richiami ad una certa new wave (Lene Lovich e Nina Hagen?) anni 80 ma sempre con ‘schitarrate’ metal di “Schadenfreude”. “Starstruck” è un affascinante viaggio che si chiude con le melodie pop/rock ma energiche e con un ottimo guitar work di “Angels Be Fallin’ “e con l’heavy metal aggressivo di “YTOPYNONAVEVANONYPOTY”, dal titolo impronunciabile (anche se leggendolo in maniera diversa può avere il suo significato) e con una indiavolata Herma. Una band in continua ascesa e capace di sorprendere sempre e nel momento in cui leggerete questa recensione i Sick N’ Beautiful hanno già conquistato il palco e il pubblico del Wacken Open Air Festival con uno show esplosivo.

FABIO LOFFREDO