PORCUPINE TREE – CLOSURE/CONTINUATION
Closure/Continuation è un album nato dieci anni fa e che ha concluso il suo percorso nel biennio di stasi 2020-2021, ma che conserva tutta la freschezza e il suono dei Porcupine Tree, come dichiara Steven Wilson: “Nonostante alcuni brani siano stati iniziati anni fa, questo album suona fresco e nuovo. Lavorando su alcuni pezzi mi è quasi venuto il dubbio che potessero essere parte di un nuovo progetto, ma Gavin Harrison è stato subito sicuro: questi sono i Porcupine Tree.”. E’ sempre Steven Wilson a commentare il brano Rats Return: “Parla di quelli che sembrano avere a cuore gli interessi delle persone, ma poi alla fine ci solo egoismo e interessi personali. Mi ritrovo a riflettere su quale tipo di persona sarebbe effettivamente spinta così tanto da voler governare un’intera nazione, e queste persone non sono per definizione le ultime a cui dovrebbe essere permesso farlo? I topi si salveranno sempre per primi”. E sempre il 24 GIUGNO su SKY ARTE andrà in onda “PORCUPINE TREE – IL RITORNO” il documentario sulla band disponibile anche on demand e in streaming su NOW.
L’opening di Chimeras wreck tiene fede all’incipit, toni sognanti, suoni riportati da lontano, pizzichi di arpeggio, un pezzo dal sapore ancestrale e onirico che fa capire subito che la band guidata da Steven Wilson è tornata, e in che stato di grazia! Con la batteria di Gavin Harrison che appare con forza a metà brano e il tutto assume un’aria compatta e sulfurea, infilando una digressione di Richard Barbieri che a partire dal 6’30” riempie l’aria di acidità contagiosa. L’ecletticità della proposta musicale dei Porcupine emerge dalla seguente Dignity, una sorta di quiete dopo la tempesta, brano rilassante giocato su meandri musicali fatti di cori lontani ed echi psichedelici e floydiani, conditi da stacchi improvvisi e taglienti. Progressioni ritmiche tambureggianti vanno a segnare Harridan, e mentre hai ancora addosso il suo battere, arriva uno dei momenti più altri del disco con una Herd culling che è semplicemente meravigliosa. Brano difficilmente etichettabile, un pezzo che mescola generi di ogni tipo in maniera superlativa, brano che si potrebbe ascoltare in loop all’infinito per la perfezione raggiunta nel mescolare tanti ingredienti assieme. Una meraviglia che fa apparire Love in the past tense un poco “sciapa”, come se il mordente fosse stato concentrato prima e qui si volesse spargere calma e tranquillità. Restano notevoli pezzi puramente prog Never have e Of the new day, e non può mancare una incisiva strumentale, Population three che apre le porte al duo di chiusura. Un’accoppiata particolare, quasi disturbante e proprio per questo riesce a colpire nel segno, con la distopica Rats return e una scioccante Walk the plank dove un’elettronica scarna e sclerotica va a disegnare panorami desolati dove solo la musica dei Porcupine Tree svetta come icona di luce.
MAURIZIO DONINI
Tracklist:
- Harridan
- Of The New Day
- Rats Return
- Dignity
- Herd Culling
- Walk The Plank
- Chimera’s Wreck
- Never Have (bonus track)
- Population Tree (bonus track)
- Love in the Paste Tense (bonus track)
Credits:
Label: Sony Music
Pubblicazione: 24 giugno 2022
VOTO
Band:
Steven Wilson – voce, chitarra, basso
Richard Barbieri – tastiera, synth, pianoforte
Gavin Harrison – batteria
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CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.