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L’ESTATE DI MONFERRATO ON STAGE – DAL 25 GIUGNO AL 3 SETTEMBRE

L’ESTATE DI MONFERRATO ON STAGE – DAL 25 GIUGNO AL 3 SETTEMBRE

Tutto pronto per un grande e pregiato evento nella splendida regione Piemonte.

Dal 25 giugno al 3 settembre 2022 si terrà la 7ª edizione del MONFERRATO ON STAGE, la ricca estate tra musica ed enogastronomia, presentata in conferenza stampa presso il Palazzo della Regione Piemonte, Sala Trasparenza.  Presentata la rassegna itinerante che unisce musica e buon cibo con lo scopo di valorizzare e far conoscere maggiormente  il territorio del Monferrato in Piemonte e la cultura dei territori.

Le colline del Monferrato sono oggi celebri soprattutto per i loro vigneti, specializzati nella produzione di grandi vini, come il Gavi, il Brachetto d’Acqui e il Dolcetto d’Ovada.

Una terra pregna di Storia, quella del Monferrato, tanti sono i borghi medievali, i castelli e tanti luoghi storici da visitare ed approfondire. Il Monferrato è una zona del Piemonte che comprende le città di Alessandria e Asti, compreso tutto il territorio delle province ed è un’area completamente collinare con panorami suggestivi e respiro.

Alla scoperta dei territori:
Saranno 19 gli eventi che nell’arco dei tre mesi promuoveranno la crescita e lo sviluppo socio-economico, nonché turistico per consolidare e far conoscere l’identità monferrina.

Alle eccellenze enogastronomiche che da sempre caratterizzano il territorio situato tra le provincie di Torino, Asti e Alessandria, si è scelto di affiancare la musica, elemento di aggregazione importante, universale. La colonna sonora della nostra vita, del nostro quotidiano. Una scelta preziosa ed importante: la musica è stata tra le categorie più colpite dalle restrizioni sanitarie causate dalla pandemia.

Il Monferrato è un territorio magnifico che racchiude molti territori, tra tradizione e cultura: Basso Monferrato Astigiano, l’Alto Monferrato Astigiano, il Monferrato Casalese e l’Alto Monferrato di Acqui, Ovada e Gavi.

Così Cristiano Massaia, Presidente della Fondazione MOS “Monferrato On Stage è nato quasi per gioco qualche anno fa ma aveva delle basi valide, significative su cui poggiare la propria crescita; si è poi trasformato in un progetto socio-economico, culturale, turistico e di intrattenimento di un’area che per tanti anni è stata dimenticata”. E ancora “La sua gente era consapevole delle possibilità e del grande potenziale che aveva, esattamente al pari di molte altre aree d’Italia. Questo, per fortuna e anche quasi senza volerlo, è avvenuto con Monferrato On Stage, un grande capitale umano di Pro loco, di Comuni e di grandi realtà territoriali che hanno supportato questo progetto fin dall’inizio, a partire dai nostri vini, rappresentati dal Consorzio Barbera e Vini del Monferrato, realtà pregiatissime, dai nostri prodotti, ma soprattutto a partire dalla gente che vive in questo territorio che, per una volta, è riuscito ad essere sinergico, propositivo ed è riuscito a manifestare quello che è in grado di fare”.
Il Presidente Massaia ha dunque raccontato in conferenza stampa e descritto le basi significative su cui si è fatto evolvere il progetto, nato quasi per gioco – come ha riferito – ma diventato ben presto solida realtà preziosa. Sono molte le realtà territoriali che hanno supportato questa progettualità fin dall’inizio e sono sempre di più i Comuni che hanno aderito nel tempo.

Per quanto riguarda l’enogastronomia si darà spazio a cinque Associazioni: Ruchè, Grognolino, Freisa, Barbera e Albugnano 549. Ogni serata avrà un tema e sarà dedicata ad un vino specifico, con l’aggiunta del sesto vino: Marengo.

Grande spazio all’agricoltura ed ai prodotti enogastronomici: la tradizione dei piatti e della buona cucina:
Mariagrazia Baravalle, Direttrice della Confagricoltura di Asti, racconta ai presenti del suo coinvolgimento: l’importanza dell’agricoltura, fondamentale “sono gli agricoltori a produrre le materie prime per i prodotti dello chef e per il vino”; sono importanti anche tutte “le forme agrituristiche presenti sul territorio”. Protagonisti assoluti, alimenti come il tartufo nero, i peperoni, un nuovo tipo di sale, la cipolla e l’aglio, “trattati con maestria ed esperienza”.
Elisabetta Serra, Presidente dell’Associazione BMA, ritiene sia importantissimo “costruire la memoria storica, costruire la memoria di domani”, decidere oggi “cosa sarà ricordato in questo contesto storico” molto complesso.

Infine, la cucina futuristica.
Per il terzo anno consecutivo, il direttore gastronomico del Monferrato On Stage sarà lo chef Federico Francesco Ferrero in collaborazione con BMA Ecomuseo. Lo chef ha avuto grandi idee, ha ideato per ogni evento un piatto della tradizione monferrina realizzato in una nuova chiave gourmet che mette insieme tradizione e innovazione, la mescolanza fondamentale tra le radici e il territorio, tra ieri e l’oggi.
I piatti sono cucinati al momento, le ricette innovative e tradizionali. Parliamo di alta cucina e cibi di strada, senza dimenticare i volontari e le cuoche, senza il loro prezioso supporto un grande evento come questo non sarebbe possibile.

Il filo conduttore tra tradizione e innovazione, tra agricoltura, cibo e vino è la musica, il rock in particolare. Il rock è l’anima che unisce cucina, vino e musica in questa bellissima kermesse, attraverso i piatti di tradizione e radici profonde, ma anche sguardo aperto al futuro, si narra una tradizione contemporanea per abituare anche a cambiare abitudini di un territorio.
La mescolanza prosegue anche sulla musica: saranno presenti artisti diversi tra loro, nomi pregiati come Dominguez e Gianmaria Coccoluto fino ad arrivare a Fabrizio Moro e Gianluca Grignani.

I per i concerti di Gianluca Grignani e Fabrizio Moro sono disponibili in prevendita su TicketOne.it, TicketMaster.it e VivaTicket.com.
Tutti gli altri eventi sono ad ingresso gratuito.

Per tutte le info e aggiornamenti su https://www.fondazionemos.org/monferratoonstage/

Ringraziamo Parole e Dintorni

Alessandra Paparelli