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BLANCO LANCIA “NOSTALGIA” – BRANO POETICO PER CUORI INFRANTI

BLANCO LANCIA “NOSTALGIA” – BRANO POETICO PER CUORI INFRANTI

Una canzone d’amore perduto “Nostalgia”, il nuovo singolo di Blanco.
Perché è la perdita la misura dell’amore? Il pensare che la persona non si ha più, capire che la si è perduta/o.
Nel 1966 Fabrizio De Andrè scrisse “La canzone dell’amore perduto”, nel 1983 “La stagione dell’amore”, Franco Battiato: l’amore perduto è celebrato da sempre dai poeti e dai grandi cantautori. E c’è l’amore di oggi, al tempo del web e dei social, di un giovane talento della musica italiana. Una scrittura e una potenza interpretativa che entrano dentro l’anima con una potenza devastante. Un ragazzo di 18, 19 anni da poco che sottolinea quanto sia importante abbracciare il dolore e non nasconderlo.
Non fermiamoci a “ieri la musica era un’altra cosa”, non è così. Oggi la musica e i giovani artisti possono riservarci sorprese possenti, emozionanti come in questo caso.

Blanco, mix tra ribellione punk, romanticismo e cantautorato (le etichette trap/rap vanno troppo strette, ci hanno provato ma non si può davvero), giovane cantautore da record, definito il “golden boy” della musica italiana, l’astro nascente, il ragazzo talentuoso di Calvagese della Riviera, provincia di Brescia. Molto attento e orgoglioso delle sue radici. Dopo l’esordio del settembre 2021 con l’album “Blu Celeste”, dai singoli “Ladro di fiori”, “Mi fai impazzire” con Sferaebbasta, “Finchè non mi seppelliscono” la collaborazione con Mace e Salmo ne “La Canzone Nostra” e “Brividi“, con il quale ha vinto il Festival di Sanremo 2022 in coppia con Mahamood e si è posizionato in sesta posizione all’Eurovision Song Contest, a Torino (che abbiamo seguito per Tuttorock), Blanco torna con un brano struggente, intenso, un singolo per cuori infranti e deboli di cuore che vuole fissare nella memoria e immortalare il caos contradditorio e disordinato dell’amore, “Nostalgia”. Per amare qualcosa bisogna rendersi conto che potremmo perderla, l’artista ci disegna immediatamente il sentimento.

Musica e voce riconoscibile: amore, emozioni, l’abbraccio del dolore o dell’amore

La poetica struggente dell’artista ci riporta ad alcuni poeti bohemienne. Un romanticismo decadente furioso, un’esigenza e urgenza narrativa potente. Un sentimento triste e decadente, poetico appunto, accompagna sempre i suoi testi e l’interpretazione potente.
Blanco canta e scrive la quotidianità dei ragazzi di oggi, la fatica del vivere, le contraddizioni di una società frenetica, la difficoltà dei rapporti e dell’amore ma anche la freschezza della giovane età. Ogni volta che Blanco fa uscire una canzone, un pezzo, con il suo tratteggio emozionale personale riesce sempre a capire lo stato d’animo di chi lo ascolta e questo aiuta i ragazzi e le ragazze che lo amano e lo ascoltano a stare bene con se stessi. Lo stiamo vedendo lungo il “Bluceleste” tour, in giro per l’Italia: ondate d’amore travolgono il giovane cantautore.

La poesia come la cultura e la musica, vivono sotto traccia e rifioriscono dopo due anni di emergenza sanitaria, i sentimenti esplodono e prendono corpo e vita nella poetica del giovane artista bresciano, ormai apprezzatissimo anche a livello internazionale.  Michelangelo mette le ali a Blanco, l’intensità della sua musica, la passione nella voce, i sentimenti di ogni singola parola, dare voce alle emozioni e non soffocarle nella perdita.

“Blanchito babe, Michelangelo”, come mood fantasioso e geniale. Amico, musicista e produttore: fans eterogenei, trasversali, internazionali

In questo ultimo singolo “Nostalgia”, ha racchiuso una moltitudine di emozioni: convivono rabbia e malinconia, struggente carnalità e delicatezza, emozioni esasperate, grida, slancio e insicurezza: stati d’animo vari che prendono vita grazie alla sua vocalità e al timbro particolare in grado di contenere e racchiudere numerosi strati emotivi e trasmetterli con grande impatto, immediatezza a un pubblico sempre più eterogeneo e trasversale.

L’inizio è dolce, assurdo, felice, unico. L’intreccio pieno di buona volontà, forte e carico di tensioni. La fine, una lacerazione. Ma “sei come casa mia”…potremmo riprovare, ritrovarci, in fondo la comunicazione al tempo dei social è spesso difficile di persona.

Blanco, all’anagrafe Riccardo Fabbriconi, classe febbraio 2003, in poco più di un anno ha totalizzato oltre 1 miliardo di stream sulle piattaforme digitali infilando un successo dietro l’altro, collezionando 38 dischi di platino e 5 dischi d’oro. Le certificazioni arrivano dopo l’incredibile successo nazionale e internazionale di “Brividi” (quadruplo disco di platino), il brano vincitore della 72esima edizione del Festival di Sanremo, che ha conquistato per dieci settimane consecutive la prima posizione della classifica Fimi/Gfk dei singoli più venduti in Italia e la partecipazione – come dicevamo – all’Eurovision 2022.

“I tuoi occhi color mare, color mare” “La fine del mondo come i maya, come i maya”:

Bellissimo testo, musica, arrangiamento, Blanco tiene il palco come pochi. Uno stile, il suo, difficilmente inquadrabile, originale, in cui le mescolanze sono empaticamente riuscite, le linee melodiche accattivanti, cantate con l’aggressività e l’emotività dell’adolescenza, convivono con una sensibilità superlativa, incredibile e trasparente. Ogni emozione vissuta e cantata con rabbia, contrasta con l’aspetto timido e riservato durante le interviste. Lo abbiamo visto nella giornata di Pasquetta, ad aprile scorso, esibirsi davanti a Papa Francesco nella giornata mondiale dedicata ai giovani, davanti a 80mila ragazzi in Piazza San Pietro, che cantavano con lui e piangevano. L’iperbole di emozioni e il tratteggio suggestivo, l’immaginario disordinato che circonda Riccardo è fatto di contrasti e mescolanze: da una parte un’attitudine punk, cruda, provocatoria, molto sarcastica; dall’altra il romanticismo e le emozioni di un ragazzo di appena 19 anni, vissuto e raccontato con grande istintività e purezza.

Blanco rappresenta il meglio della nuova generazione della musica italiana. Non canzoni ma pezzi di vita:
L’artista porta con sé un progetto musicale ed artistico unico, destinato a restare in vita ancora molto a lungo. Ha davvero un mondo, dentro, come fosse un caleidoscopio: ogni singolo brano pubblicato è in grado di catturare cuore, anima. Mix perfetto tra sound fresco e nuovo, testo poetico nella sua splendida semplicità ed interpretazione di questo ragazzo definito dai tantissimi fans “sublime”. Il suo timbro è originalissimo, inconfondibile. Ha una grande carica emotiva. Carica di ritmo ed enfasi, di emozione, ogni singola parola che canta. In un panorama musicale italiano in cui ci sono sempre più nuovi artisti emergenti, artisti anche molto bravi, “Blanco” è, ad oggi, possiamo sicuramente dirlo, irraggiungibile ed inimitabile.

Un nuovo grande successe, una hit immediatamente estiva ma al grido di ribellarsi agli stereotipi:

Vera e propria icona di libertà, anche il videoclip che accompagna il brano è originale ed accattivante. Simbolo di una nuova generazione che esce da due anni di pandemia e distacco sociale, che ha desiderio e voglia di uscire da schemi e tabù. Il video – in uno splendido bianco-nero cinematografico – è stato girato interamente a New York, in cui l’artista compare a petto nudo mentre corre tra le strade della città. Indossa un paio di jeans over e degli anfibi, non le mutande come siamo stati abituati spesso a vederlo (tra l’altro, recente testimonial di una griffe notissima nel mondo).

Fede calcistica, romanista grazie al papà:
Felice della vittoria della Roma in Conference League, era presente alla finale di Tirana “Quando giocavo a calcio ero ero un fabbro, tipo più gambe che palle. Mi piaceva giocare con passione e voglia, ero un po’ come Mancini che prende il giallo ogni partita. Ho iniziato a giocare a calcio da bambino, quando avevo 4 anni, grazie a mio papà che è tifoso della Roma: guardava tutte le partite, proprio tutte, e ho iniziato a vederle con lui. E così sono diventato tifoso romanista”. Spinazzola e Zaniolo furono i primi a scrivergli e contattarlo quando è iniziato il suo grande successo e amore del pubblico.
In fondo, tutto questo, è già nostalgia.

PH: Daniele Di Chiara per Tuttorock

Credits: BLANCO performing Nostalgia. An Island Records release; © 2022 Universal Music Italia Srl

Alessandra Paparelli