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JAGUAR JONZE – Intervista a Deena Lynch su “BUNNY MODE”

JAGUAR JONZE – Intervista a Deena Lynch su “BUNNY MODE”

In occasione dell’uscita del suo nuovo album “BUNNY MODE” ho intervistato JAGUAR JONZE.

Ciao Deena, facendo un passo indietro, quali sono stati i tuoi primi ascolti musicali?
Ooooh che domanda difficile, ma probabilmente Celine Dion grazie a mia madre. Amiamo ancora così tanto ascoltare Celine Dion insieme. 

Ho ascoltato il tuo nuovo disco e l’ho trovato bellissimo, rispetto i lavori precedenti, musicalmente parlando, sento più potenza, forza, carattere, sei d’accordo su questa impressione?
Sono decisamente d’accordo. Penso di essere cresciuta davvero tanto come artista, perché come persona sono diventata più forte, più libera e ho trovato la mia voce. Dopo essere guarita dal mio trauma, ho preso piena coscienza della mia forza, questo ha significato portare la mia musica a raggiugere un altro livello di trasparenza ed espressione. Ora sto usando di più la mia voce e ho molte più cose da dire. 

A livello testuale hai dichiarato che questo disco è molto autobiografico, è un modo di fare una catarsi dei propri dolori?
Sì, sicuramente. Ma è anche un lavoro che volevo creare per altre persone che hanno dovuto affrontare cose simili e sopravvivere come me. Spero che questo album sia una catarsi e uno spazio sicuro in cui gli altri possano trovare la loro forza. 

Sei molto impegnata sul fronte del MeToo, che messaggio vuoi lanciare a chi ascolterà le tue canzoni?Che non siamo soli e che insieme possiamo creare cambiamento e amplificare le nostre voci. Che possiamo rivendicare il potere sulle nostre vite. Che i traumi che subiamo non ci spezzano. 

Musicista, illustratrice, fotografa, in che ordine d’importanza metti i tuoi interessi?
Musicista, illustratrice, fotografa. Sembro sempre intrecciare ogni cosa nella mia vita in momenti diversi. Penso che mantenga il mio cervello creativo attivo e spinga i confini creativi sempre oltre, per trovare nuove prospettive, quindi sono tutti mezzi davvero importanti per me. Anche la moda e il cinema sono nuovi progetti e interessano anche a me. 

Se tu dovessi scegliere una canzone particolare, preferita, da Bunny Mode, quale sarebbe e perché?
Drawing Lines è stato scritta in uno dei miei momenti più bassi durante la creazione di questo album, dopo aver dovuto affrontare un infarto ed essere sopravvissuta a un’aggressione sessuale. Ho scritto questa canzone dal profondo del mio cuore come un modo per amarmi di nuovo e per sapere che, anche se è doloroso, dovevo affrontare tutto questo, perché non vorrei mai più tornare in quello stesso posto… dove le persone mi davano per scontata ed abusavano di me. Ero determinata a combattere il dolore in modo da potermi ritrovare in un nuovo ambiente, sano, con l’amore e la cura che meritavo. Qualcosa in questa canzone è sempre così emozionante da ascoltare per me, perché puoi sentire la tristezza ma te ne vai con la speranza di luce e amore. 

Hai in programma un tour? Ti vedremo in Italia?
Sarebbe un sogno che si avvera suonare un giorno in Italia. Spero di poterlo realizzare e di poter entrare in contatto con le persone in Italia faccia a faccia in uno spettacolo dal vivo. Se potessi fare spettacoli lì e mangiare cibo italiano tutto il giorno, sarei felicissima.

MAURIZIO DONINI 

Band:
Deena Lynch aka Jaguar Jonze

http://www.jaguarjonze.com
http://www.facebook.com/jaguarjonze
twitter.com/jaguarjonze
http://www.youtube.com/jaguarjonze
http://www.instagram.com/jaguarjonze

** ENGLISH VERSION **

Hi Deena, taking a step back, what was your first musical listening?
Ooooh tough one, but probably Celine Dion thanks to my mum. We still love Celine Dion together so much.  

I listened to your new album and found it beautiful, compared to previous works, musically speaking, I feel more power, strength, character, do you agree with this impression?
I definitely agree. I think I’ve grown so much as an artist because as a person, I have become stronger, more free and have found my voice. After healing from my trauma and stepping into my own power – it meant that my music reached another level of transparency and expression. I am now using my voice more and have something to say. 

On a textual level, have you declared that this record is very autobiographical, is it a way of making a catharsis of one’s pain?
Yes, definitely. But it is also a body of work I wanted to create for other people who have had to go through similar things and survive like I have. I hope this album is a catharsis and a safe space for others to find their strength.

You are very busy on the MeToo front, what message do you want to send to those who will listen to your songs?
That we are not alone and that together we can create change and amplify our voices. That we can claim back the power over our own lives. That the trauma does not define us.  

Musician, illustrator, photographer, in what order of importance do you place your interests?
Musician, illustrator, photographer. But I do always seem to weave each medium into my life at different times. I think it keeps my brain creative and pushes creative boundaries to always find new perspectives, so they’re all really important mediums for me. Fashion and film are also new and of interest to me too.  

If you had to choose a particular favorite song from Bunny Mode, what would it be and why?
Drawing Lines – it was written at one of my lowest points throughout creating this album, having had to go through heartbreak and being a sexual assault survivor. I wrote this song from the bottom of my heart as a way to love myself again and to know that even if it is painful, I had to go through it because I would never want to go back to that same place again… where people took me for granted and were abusive. I was determined to fight through the pain so that I could find myself in a new healthy environment with the love and care I deserved. Something about this song always is so emotional for me to listen to, because you can feel the sadness but leave with hope for light and love.  

Are you planning a tour? Will we see you in Italy?
It would be a dream come true to play in Italy one day. I hope I can make it happen, and that I can connect with the people in Italy face to face at a live show. If I could play shows there and eat Italian food all day, I will be so happy.

MAURIZIO DONINI