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MINISTRI – Giuramenti

MINISTRI – Giuramenti

Giuramenti il settimo album dei Ministri è disponibile su ogni piattaforma da venerdì 6 V., ancora una volta protagonista della copertina è un animale, questa volta un’aquila policroma che vola nel buio e ancora una volta il gruppo milanese onora il patto o giuramento di devozione e onore alla propria musica. Le tinte sonore vicine alla rabbia e il furore sembrano totalmente sfogati ed esauriti nel precedente EP “Cronaca Nera e Musica Leggera”, il disco in questione conserva uno spirito riflessivo e pragmatico che si esprime in testi maturi, al massimo della loro forma poetica.

Certo un disco di solo nove tracce, quando siamo abituati ad almeno una dozzina di canzoni dai loro precedenti lavori, risulta leggermente magro, ma non pigro, le sonorità cui siamo abituati come quel muro di suono che fin dal principio caratterizza il loro sound risulta leggermente sparuto e distante dalla potenza dei quattro brani dell’anno scorso; ciononostante delle nove tracce di sicuro conquistano al primo ascolto per il magnetico ritornello “Documentari” e “Domani Parti”, “Numeri” e “Scatolette” vincono a mani basse perché le abbiamo già ascoltate più volte in quanto singoli promozionali usciti già da qualche mese, delle altre come detto prima la protagonista è la poesia dei testi e mi riferisco nello specifico a “Esploratori” e “Arcipelaghi”, maledizione roba come “ho fermato il vento ho guardato dentro e c’eri solo tu”, oppure “ci vuole un po’ di veleno per in nostri sogni per tenerli su” è qualcosa che li avvicina ai grandi riferimenti musicali di sempre.

Difatti i Ministri sono uno dei gruppi italiani rock più sottovalutati di sempre e questo lo sappiamo.
Adesso non mi va di essere stronzo o ingiustamente severo, ognuno ha i propri alti e bassi e di sicuro gli ultimi anni non hanno dato i migliori stimoli o spunti d’ispirazione, quindi mi sento di dire che i Ministri con “Giuramenti” ci donano un disco maturo e riflessivo, leggermente distante dagli urli e chitarre pesanti, elettriche e pungenti come aquile in picchiata, ma sono sicuro che tempi migliori (anzi passati migliori) torneranno anzi sono tornati perché hanno già iniziato a suonare negli stadi infiammando sogni e promesse.

LEONARDO DeLARGE

Tracklist:

Scatolette – 3:46
Documentari – 3:16
Vipere – 3:52
Numeri – 3:49
Esploratori – 3:52
Domani parti – 4:34
Ci eravamo detti – 3:34
Arcipelaghi – 3:33
Comete – 4:36

Credits:
Label: Woodworm Label
Pubblicazione: 6 maggio 2022
Prodotto da Ministri e Ivan Antonio Rossi

Registrato da Ivan Antonio Rossi e Ministri presso Blap Studio (MI), 8brr.rec Studio (MI), Salotta Studio (MI)
Mixato da Ivan Antonio Rossi presso 8brr.rec Studio (MI)

Masterizzato da Giovanni Versari presso La Maestà di Tredozio (FC)
Assistant engineer Antonio Polidoro

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VOTO

Band:
Davide Auteliano: Voce, basso
Federico Dragogna: Chitarra, cori
Michele Esposito: Batteria, percussioni

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