ANIMALS AS LEADERS – Parrhesia
Un nome che mi è sempre piaciuto, Animals As Leaders, se fosse vero il mondo sarebbe migliore!! Ma tralasciando constatazioni personali che sicuramente poco hanno a che fare con questa recensione, “Parrhesia”, il nuovo album degli Animals As Leaders, è un intricato labirinto, dove è facile perdersi, un labirinto da affrontare se accompagnati da una persona esperta, altrimenti vi perderete sicuramente. Questo per dire che se conoscete la band di Tosin Abasi, eccezionale chitarrista, sapete le avventure e le peripezie che ci sono dietro ogni angolo ed in questo caso ogni angolo equivale ad ogni nota, se non li avete mai ascoltati invece, cercate di conoscere prima la band e di ascoltarvi qualche loro brano più d’annata, affronterete il tutto con più disinvoltura e come si dice ‘uomo avvisato mezzo salvato’. Nel mio piccolo cin questa recensione, cerco di darvi delle indicazioni, una specie di mappa, ma la strada migliore è quella che troverete lasciandovi andare e trasportare dalle vostre emozioni.
“Conflict Cartography” parte con un progressive metal articolato e moto tecnico, il drumming è potente, anch’esso tecnico e fantasioso e che accompagna e delinea i passaggi chitarristici e “Monomyth” è un brano spettacolarmente intrigato e difficile, tempi dispari e folli e un guitar work quasi esasperato, toccando a volte i King Crimson degli anni 80 ma quelli più sperimentali e contorti. “Red Miso” e “Gesgtalzerfall” sono due brani con più aperture melodiche anche se ci si imbatte sempre in spigoli di grande tecnica strumentale e “Asahi” è beve, nemmeno due minuti di musica quasi ambient e con rifiniture progressive. Si torna al sound complicato con scorribande virtuose con “The Problem Of Other Minds”, dove ancora una volta la band attinge dai King Crimson e ci sono parentesi fusion, sperimentali ma anche più ariose in “Thoughts And Prayers”. Qualche synth apre “Micro-Aggressions” e la band torna a volare in situazioni musicali e tecniche difficilissime e ancora una volta spigolose e “Gordian Naught”, che sembra un a versione più metal, sperimentale e virtuosa dei Primus. Sicuramente “Parrhesia” è un album difficile, articolato e molto sperimentale, ma chi conosce già la band sa cosa aspettarsi e rimane un album che ha il suo fascino e che ci porta in un mondo dove la tecnica strumentale è spesso in primo piano.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Conflict Cartography
- Monomyth
- Red Miso
- Gestalzerfall
- Asahi
- The Problem Of Other Minds
- Thoughts And Prayers
- Micro-Aggressions
- Gordian Naught
Label: Sumerian Records
Genere: Progressive Metal/Shred
Anno: 2022
VOTO
Band:
Tosin Abasi: Chitarra
Javier Reyes: Chitarra
Matt Gartska: Batteria
Special Guest:
Misha Mansoor_ Bass synth
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!