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EUROVISION 2022 – MAHMOOD E BLANCO IN MOSTRA ALLA FONDAZIONE SANDRETTO

EUROVISION 2022 – MAHMOOD E BLANCO IN MOSTRA ALLA FONDAZIONE SANDRETTO

Siamo presenti anche noi di Tuttorock.  Cresce l’attesa anche per la seconda serata di semifinali all’Eurovision Song Contest 2022 di giovedì 12 maggio al PalaOlimpico di Torino.  Cresce anche in vista della serata finale di sabato sera.
I cantanti di 18 Paesi si sfideranno a colpi di note, paillettes e lustrini per conquistare il prezioso biglietto per la finalissima di sabato 12 e aggiungersi così agli altri artisti, cast composto al momento dai Big 5 (i rappresentanti di Italia, Francia, Spagna, Germania e Regno Unito che sono andati di diritto alla serata finale) e dai primi 10 Paesi finalisti di Eurovision ossia Svizzera, Islanda, Armenia, Ucraina, Lituania, Portogallo, Norvegia, Grecia, Moldavia e Paesi Bassi. La seconda semifinale di Eurovision 2022 andrà ovviamente sempre in diretta su Rai Uno dalle ore 20.30 e su Rai Radio 2.

Mostra fotografica dedicata a Mahmood e Blanco: “Il mondo nuovo è qui”:
Intanto ieri, mercoledì 11 maggio, si è svolta l’attesa conferenza stampa e mostra dedicata ai due artisti amatissimi che rappresentano il nostro Paese all’Eurovision: Mahmood e Blanco.  La mostra è sicuramente una sorta di manifesto della poetica e dell’estetica di Blanco e Mahmood, due artisti versatili e poliedrici, due voci particolari, ben lontani da ogni schema e allergici alle etichette, che riescono a rompere confini e muri riuscendo a scrivere nuovi significati nel mondo della musica ma soprattutto nella quotidianità, nella sessualità e identità di genere; con lingaggi universali e tratteggi emozionali.

Inaugurata alla presenza dei due protagonisti, “Blanco e Mahmood: il mondo nuovo è qui“,  la mostra è realizzata a Torino presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in occasione dell’Eurovision Song Contest 2022.  Una mostra molto particolare in cui sono esposte le fotografie di Luigi&Iango che ritraggono i due artisti protagonisti della copertina e di un reportage curati dal direttore artistico di Vanity Fair Italia, Simone Marchetti.
Mahmood e Blanco hanno inoltre ricevuto il premio Eurostory dall’Olanda per il brano in gara”Brividi”, come miglior testo.

Disponibili e gentili con tutti, con la stampa, con i fans, con i tantissimi ragazzi e ragazzi che li attendono per ore solo per un selfie e una stretta di mano, un saluto, un ciao.

Nudi e senza veli, dunque. Bellissimi scatti in bianco e nero, in cui le pose dei due cantanti in gara all’Eurovision 2022, vincitori dell’ultimo Festival di Sanremo, mutuano i personaggi nei mosaici della Basilica di Santa Maria Assunta nell’isola di Torcello, a Venezia.  Pose che combinano con “l’estetica dell’aristocrazia newyorkese dei Cigni di Truman Capote ritratti da Richard Avedon”,  fino ai look più intensi e complessi delle tendenze underground da cui i due artisti provengono.  Un linguaggio nuovo, universale, un progetto artistico che travalica barriere e confini, nella piena completezza e libertà.  Una scelta di vita e di libertà, una mescolanza di generi, la volontà significativa da parte dei due cantanti di “scrivere nuove pagine culturali”. “Un progetto in cui arte, musica, editoria e celebrità” – spiega la Presidente della Fondazione –  “si incontrano per sperimentare nuovi percorsi, nuove collaborazioni e un futuro diverso per tutti”. “La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo” – continua la Presidente Patrizia Sandretto – “è un luogo libero e propositivo. Ho creduto importante presentare a Torino un progetto fotografico che ritragga due talenti della nuova generazione musicale italiana, due giovanissimi artisti, in un momento di così grande attenzione sulla città”.  E ancora “Spero di continuare un percorso di dialogo tra mondi culturali diversi per costruire insieme nuovi orizzonti pieni di significato”.
La mostra, curata da Simone Marchetti, direttore editoriale europeo di Vanity Fair, e da Irene Calderoni, curatrice della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, resterà aperta e visibile al pubblico fino a domenica 29 maggio prossimo.

Alessandra Paparelli