UDO DIRKSCHNEIDER – Intervista al cantante tedesco
In occasione dell’uscita del suo nuovo album di cover “My Way”, uscito il 22 aprile 2022 su Atomic Fire Records, ho avuto il piacere di intervistare Udo Dirkschneider.
Divenuto famoso in tutto il mondo come membro fondatore degli ACCEPT, ha continuato costantemente a produrre successi internazionali con i suoi progetti U.D.O. e DIRKSCHNEIDER. Rimanendo fedele a sé stesso nel corso degli anni come solo pochi musicisti sono stati in grado di fare, Dirkschneider segue il suo cuore ed è da sempre in controtendenza nell’industria musicale.
L’album contiene diciassette cover di brani che hanno maggiormente influenzato il musicista e cantante tedesco. Sono presenti tutti i tipi di classici, compresi quelli che non ci si aspetterebbero da Udo. “Ora, quando ascolto le canzoni, ricordo il tempo in cui un giovanissimo Udo usciva alla conquista della città e viveva tutte le storie che si possono vivere solamente a tarda notte nei locali”.
Ciao Udo, è un grande piacere per me poterti intervistare, parliamo del tuo nuovo album, “My Way”, che celebrerà i tuoi 70 anni di vita, 17 cover di 17 canzoni che rappresentano cosa per te?
Ciao Marco, grazie. Sono canzoni che ascoltavo negli anni ’60, ’70, ’80, sono state quelle che mi hanno ispirato quando ero giovane. Siamo arrivati al momento di dire, va bene, facciamo un album di cover. All’inizio ho provato a fare delle cover per divertirmi, non era un ‘idea pianificata, poi però si è sviluppata. Penso che sia andato tutto molto bene e penso che sia una cosa molto importante per me, ci ho messo del coraggio e sono davvero felice del risultato di tutto l’album. Finora sembra che a tutti piaccia.
Raccontami un po’ del video di “We Will Rock You”, prima sei un addetto alle pulizie, poi barista e allo stesso tempo dj, cliente del bar e poi diventi protagonista della serata.
Non sono mai stato un uomo delle pulizie (ride – ndr), ma l’idea buona è venuta dalla produzione del video. All’inizio avevamo molte idee diverse, prima di tutto mi sarebbe piaciuto mettere tutta la band sul palco e suonare la canzone. Poi ci è venuta l’idea di fare tutte le cose da solo, con o senza di loro. Voglio dire, è il mio album, quindi perché non fare tutto da solo? Hanno detto di sì, di divertirmi un po’, poi penso che nessuno abbia mai fatto un video come questo.
L’album, dopo tanti tributi alla storia del rock, si chiude con “My Way”, che dà anche il titolo al disco, cosa rappresenta per te quella canzone?
Era perfetta per l’intero album. È davvero una grande canzone, quando sono arrivato alla fine, volevo mettere la versione originale di Frank Sinatra sul DVD ma la casa editrice ha detto no. E così ho fatto la mia versione e penso che sia molto buona per la fine dell’album.
Più di 50 anni di carriera, di tournée, cosa hai provato quando tutto il mondo della musica si è dovuto fermare improvvisamente a causa della pandemia?
Abbiamo fatto solo quattro spettacoli in due anni, questo non è normale. Sono stato abbastanza impegnato con altre cose, sì, ma anche seduto molte volte a casa a non fare niente, questo è noioso. Stavo pensando, ok, questo forse è il modo in cui ti ritirerai a casa e non fai più nulla. No, questo non sono io. Ora penso che possiamo ricominciare a girare, andremo a giugno in Sud America, durante l’estate faremo dei festival e poi inizieremo il tour europeo. Tutti non vedono l’ora di risalire sul palco.
Come fai a rimanere sempre te stesso?
Prima di tutto non pensavo all’inizio di rimanere così a lungo. Ho avuto molti alti e bassi. Il business è cambiato completamente, ma molte persone mi chiedono di fare la stessa cosa e sì, farò sempre la stessa cosa! Direi che sono stato fortunato e penso che sia stato possibile perché ho incontrato le persone giuste al momento giusto. Tutto ciò di cui hai bisogno è una casa, un lavoro, tutti noi abbiamo un obiettivo, sono qui e facendo quello che amo ho raggiunto il mio.
So che eri molto amico di Ronnie James Dio, questo perché era una persona genuina come te?
Oh sì, era una persona davvero simpatica, era davvero con i piedi per terra, sai? Voglio dire, quando ci incontravamo ai festival o lo supportavamo in America parlavamo sempre bene di business, di come andavano le cose. Era anche un ragazzo che fumava ancora fino alla fine, lo so, io smesso di fumare quasi 18 anni fa. Diceva spesso, io non mi riscaldo mai, salgo sul palco, canto e basta, proprio come me.
A 70 anni hai ancora la stessa voce che avevi all’inizio della tua carriera, qual è il segreto?
Penso di essere davvero fortunato, non ho mai avuto problemi. Non avrei mai pensato di essere ancora qui 20 anni fa. Sai, è difficile mantenere il mio tipo di voce così a lungo ma posso fare cinque o sei spettacoli di seguito senza problemi.
Una volta le persone compravano i dischi, oggi c’è l’abuso di internet, dei social network, dei download, come hai vissuto questo cambiamento?
Ho vissuto tutto il cambiamento, anche per me i tempi stanno cambiando. La cosa buona, con questo tipo di musica, è che i fan della musica heavy metal vogliono la copia fisica del disco. Nella musica pop è diverso, nella musica metal però non è facile all’inizio per una band, le case discografiche non hanno molti soldi per sostenerle a lungo termine. Ho visto delle band nuove interessanti che hanno suonato solo per uno o due anni e poi sono sparite. Posso dire che noi siamo molto fortunati.
So che ami la Russia e il popolo russo, come stai vivendo questo momento storico così delicato?
Sono rimasto scioccato e ho pensato, sta davvero succedendo questo incubo? Ad ottobre nessuno ha intenzione di andare a suonare in Russia. Tutti stanno annullando gli show. Spero che tutto vada per il verso giusto, ma penso che ci vorrà un po’ prima di poter fare qualcosa lì. In Ucraina dovranno ricostruire tutto, mi dispiace molto per le persone che vivono lì.
Quanto ti senti orgoglioso di vedere tuo figlio Sven suonare la batteria con te?
Sono davvero orgoglioso di lui. Sta facendo davvero un buon lavoro e sta entrando sempre di più nella band. Anche nell’ultimo album ha inventato alcune parti e sta diventando tutto molto bello. Sono davvero felice di averlo nella band.
Ascolti sempre i dischi del passato o c’è qualche band o artista di oggi che ti ha particolarmente colpito?
Sto ascoltando alcune cose nuove provenienti dal nuovo album degli Scorpions, ma solo tre canzoni. Non sono proprio il tipo che ascolta un disco intero, ascolto le canzoni su YouTube ma normalmente quando sono a casa accendo la radio. Abbiamo due buone stazioni radio rock in Germania.
Hai parlato di tour europeo, verrai anche in Italia?
Il Tour Europeo partirà il 1 settembre e proseguirà fino alla fine di novembre, inizio dicembre. Come ti dicevo prima abbiamo annullato gli show in Russia e forse utilizzeremo questo tempo per lavorare al nuovo album. All’inizio del prossimo anno sicuramente andremo in Canada e Giappone, c’è stato uno slittamento di due anni a causa della pandemia. Nel 2023 ci saranno un sacco di cose interessanti, tutti non vedono l’ora di tornare in tour, essere sul palco e suonare davanti alla gente. Questo è un grosso problema perchè i promoter alzano la posta e non è facile gestire un intero tour in Europa. Stiamo cercando di pianificare due o tre show in Inghilterra, Italia e Austria. Penso di essere abbastanza sicuro che faremo sicuramente due spettacoli come al solito in Italia.
Grazie mille Udo, vuoi aggiungere qualcosa per concludere questa intervista?
Grazie Marco, spero di vedervi tutti in Italia, magari a giugno a qualche concerto!
MARCO PRITONI
** ENGLISH VERSION **
On the occasion of the release of his new cover album “My Way”, released on April 22, 2022 on Atomic Fire Records, I had the pleasure of interviewing Udo Dirkschneider.
Having become world famous as a founding member of ACCEPT, he continued to steadily expand his international successes with his U.D.O. and DIRKSCHNEIDER. Staying true to himself over the years as only a few musicians have been able to do, Dirkschneider is constantly bucking the trend in the music industry to follow his heart.
The album contains seventeen covers of songs that most influenced the German musician and singer. All kinds of classics are featured, including ones you wouldn’t expect from Udo. “Now when I hear the songs I remember the time when a very young Udo went out to conquer the city and lived all the stories that can only be experienced late at night in clubs”.
Hi Udo, it is a great pleasure for me to be able to interview you, let’s talk now about your new album, “My Way”, which will celebrate your 70 years of life, 17 covers of 17 songs that represent what for you?
Hi Marco, thank you. They are songs I used listen to in the ’60, ’70, ’80, they were what inspired me when I was young. We came to the moment to say, okay, let’s do a cover album. I tried to do some cover stuff in the beginning for fun, it looked like not really planned in the beginning, but then it developed. I think everything came out very well and I think it is a very important thing for me. I put my courage and I’m really happy with the result of the whole album. It look like so far everybody like the whole album.
Tell me a little about the “We Will Rock You” video, it’s you who are first a cleaning man, then a bartender and at the same time a DJ, a customer of the bar and then you become the star of the evening.
I’ve never been a cleaning man (he laughs – editor’s note), but the good idea came from the production of the video. At first we had a lot of different ideas, first of all I would have liked to put the whole band on stage and play the song. Then we came up with the idea of doing all things alone, with or without them. I mean, it’s my album, so why not do it all by myrself? They said yes, have some fun, then I think no one has ever made a video like this.
The album, after many tributes to the history of rock, ends with “My Way”, which also gives the title to the album, what does that particular song represent for you?
It was perfect for the whole album. It’s a really great song, when I got to the end, I wanted to put the original Frank Sinatra version on the DVD but the publisher said no. And so I made my version and I think it’s very good for the end of the album.
More than 50 years of career, of tours, what did you feel when the whole world of music suddenly had to stop due to the pandemic?
We’ve only done four shows in two years, that’s not normal. I’ve been busy enough with other things, yes, but even sitting at home many times doing nothing, this is boring. I was thinking, okay, this is maybe the way you are going to retire home and do nothing more. No, this is not me. Now I think we can start touring again, we will go to South America in June, during the summer we will do some festivals and then we will start the European tour. Everyone can’t wait to get back on stage.
How do you always remain yourself?
First of all I didn’t think at the beginning of staying that long. I’ve had a lot of ups and downs. The business has changed completely, but many people ask me to do the same thing and yes, I will always do the same! I would say I was lucky and I think it was possible because I met the right people at the right time. All you need is a home, a job, we all have a goal, I’m here and doing what I love I have achieved mine.
I know you were close friends with Ronnie James Dio, was this because he was a genuine person like you?
Oh yeah, he was a really nice person, he was really down to earth, you know? I mean, when we met at festivals or supported him in America we always talked well about business, about how things were going. He was also a guy who still smoked until the end, I know, I quit smoking almost 18 years ago. He often said, I never get hot, I go up on stage, just sing, just like me.
At 70 you still have the same voice you had at the beginning of your career, what’s the secret?
I think I’m really lucky, I’ve never had any problems. I never thought I’d still be here 20 years ago. You know, it’s hard to keep my type of voice for that long but I can do five or six shows in a row with no problem.
Once people bought records, today there is the abuse of the internet, social networks, downloads, how did you experience this change?
I have experienced all the change, times are changing for me too. The good thing with this kind of music is that heavy metal fans want the physical copy of the record. In pop music it is different, in metal music however it is not easy at the beginning for a band, the record companies do not have much money to support them in the long term. I’ve seen some interesting new bands that only played for a year or two and then disappeared. I can say that we are very lucky.
I know you love Russia and the Russian people, how are you experiencing this very delicate historical moment?
I was shocked and thought, is this nightmare really going on? In October, no one is going to play in Russia. Everyone is canceling the shows. I hope everything goes well, but I think it will take a while before I can do something there. In Ukraine they will have to rebuild everything, I am very sorry for the people who live there.
How proud do you feel to see your son Sven playing drums with you?
I am really proud of him. He’s doing a really good job and he’s getting into the band more and more. Even on the last album he has invented some parts and everything is becoming very beautiful. I’m really happy to have him in the band.
Do you always listen to the records of the past or is there any band or artist of today that has particularly impressed you?
I’m listening to some new stuff from the new Scorpions album, but only three songs. I’m not really the type who listens to a full record, I listen to songs on YouTube but normally when I’m at home I turn on the radio. We have two good rock radio stations in Germany.
You spoke about an European Tour, will you play in Italy too?
The European Tour will start on September 1st and will continue until the end of November, beginning of December. As I told you before we have canceled the shows in Russia and maybe we will use this time to work on the new album. At the beginning of next year we will definitely go to Canada and Japan, there has been a two-year postponement due to the pandemic. In 2023 there will be a lot of interesting things, everyone is looking forward to getting back on tour, being on stage and playing in front of people. This is a big probleml because the promoters up the ante and it’s not easy to manage a whole tour in Europe. We are trying to plan two or three shows in England, Italy and Austria. I think I’m pretty sure we will definitely do two shows as usual in Italy.
Thank you very much Udo, do you want to add something to conclude this interview?
Thank you Marco, I hope to see you all in Italy, maybe in June for some shows!
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.