LEPROUS – Aphelion
Il nuovo album dei Leprous, band norvegese, è a dir poco spettacolare! “Aphelion” è il loro settimo, il più maturo, il più vario e il più emozionante e i dieci brani riusciranno a farvi provare emozioni infinite. “Running Low” è un brano incredibile, atmosferico, sinfonico, progressivo e la voce di Einar Solberg è drammatica, teatrale, versatile e spettacolare e la sezione d’archi fa il suo grande effetto, ma il brano ha anche le sue variazioni specialmente nel ritornello, una sola parola, fantastico!! Logicamente per album di la voce di Solberg, splendida e che fa rabbrividire, influenze del folklore indiano e atmosfere magiche fanno di questo brano un piccolo capolavoro che cresce nello scorrere dei minuti e diventa sempre più progressivo e “Silhouette”, song inetichettabile, un sound moderno, un po’ elettronico e molto più ritmico, in parte anche sperimentale. “All The Moments” scorre più sul progressive metal più classico ma molto moderno e “Have You Ever?” è un altro brano molto avvolgente, sperimentale e progressivo con armonie vocali ed atmosfere che ci portano in mondi paralleli e affascinati.
“The Silent Revelation”, altro brano di una bellezza disarmante, riff di chitarra trascinanti, tempi dispari e forse il vero progressive di oggi e del futuro è proprio questo. Anche “The Shadow Side” ha un grande fascino e la sezione d’archi è più presente e la voce di Solbeg è sempre più versatile ed emozionante e “On Hold”, il brano più lungo, quasi otto minuti e anche il più progressive, che corre su binari nostalgici e malinconici, otto minuti che rapiscono l’attenzione dell’ascoltatore, un viaggio verso paesaggi che potrebbero sembrare freddi, ma che al contrario risultano essere meravigliosi e nella loro particolare vena malinconica, danno gioia all’ascolto. Il brano cresce, ci fa contorcere per la sua bellezza e par la sua particolarità, per quelle porzioni d’orchestra e per quelle coralità e per uno dei rarissimo guitar solo, che rifiniscono ancora di più il brano.
Dopo un brano del genere ci si chiede cosa può dire ancora la band norvegese e la risposta è “Castaway Angels”, con un arpeggio di chitarra acustica iniziale, un pianoforte e atmosfere lente, soffuse e dark e in crescendo le note toccano cuore e anima e i brividi riaffiorano nuovamente grazie anche ad una performance vocale di Solberg e poi arrivano i violini a dare il colpo di grazia. In chiusura “Nighttime Disguise”, con nel finale anche growls e violini maestosi. Arte e Musica, tutto con le prime lettere maiuscole. Nella limited ci sono due bonus tracks, la breve “A Prophecy To Trust” song sempre affascinante e la versione live di “Acquired Taste”, registrata nel corso di quest’anno, nove appassionanti minuti che mette in risalto anche la potenzialità della band in sede live. I Leprous hanno trovato una strada che li differenzia dai vari gruppi di oggi che propongono lo stesso genere musicale, una band che a mio avviso non ha ancora scritto il proprio capolavoro, ma “Aphelion” è ad un passo. Sarà forse il prossimo? Chi lo sa ma questo 2021 si sta chiudendo con un album a dir poco spettacolare.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Running Low
- Out Of Here
- Silhouette
- All The Moments
- Have You Ever?
- The Silent Revelation
- The Shadow Side
- On Hold
- Castaway Angels
- Nighttime Disguise
- A Prophecy To Trust (Bonus Track)
- Acquired Taste (Live 2021-Bonus Track)
Label: Inside Out Music/Sony Music
Genere: Progressive Metal
Anno: 2021
VOTO
Band:
Einar Solberg Voce e tastiere
Tor Oddmund Suhrke: Chitarra
Robin Ognedal: Chitarra
Simen Borven: Basso
Baard Kolstad: Batteria
Special Guests:
Henriette Lindstad Brven: Violino
Ellen Fiaervoll Samdal: Violino
Raphael Weinroth-Browne: Violoncello
Karen Suhrke: Violoncello
Pal Gunnar Fiksdal: Tromba
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!