Old Sea Brigade – Motivational Speaking
Indie, folk e …. Pop e tanta bella energia tutto insieme, è possibile? Sì, lo è!
Old Sea Brigade è l’alias di Ben Cramer, cantautore, polistrumentista (ed anche molto di più) nato a nato ad Atlanta in Georgia e cresciuto in una di quelle città dove semplicemente respirare, ti fa sentire anche inconsapevolmente, parte di quell’infinito mondo musicale che incarna Nashville, la capitale del Tennessee. Ad appena 30 anni, Cramer sembra avere già le idee molto chiare, nonostante la semplicità di un esordio come l’EP omonimo del 2016, già capace di svelare una scrittura semplice ma mai scontata, rivelando comunque una la dedizione di chi ad inizio carriera prova ad instillare nella musica cantautorale una freschezza esecutiva molto personale. Il passo successivo che è il primo lavoro completo ODE TO A FRIEND (preceduto dai due Ep COVER MY OWN e SONGS FOR THE HOLIDAY entrambi del 2017) rappresenta per l’artista georgiano un percorso di affinamento compositivo che si sviluppa in quel terreno fertile che è proprio della musica d’autore ove a prendere il sopravvento, sono sì malinconia ed inquietudine che non vanno però, ad essere sinonimi di stanchezza e melodie prevedibili, ma dimostrandosi comunque un artista in grado di dipingere con finezza insoliti paesaggi emotivi.
Il nuovo lavoro si affaccia sul mercato in questa primavera climaticamente incerta, puntando sulla continuità di quanto fatto in precedenza, attraverso una scrittura atemporale in quella sua classicità che sembra attingere quanto basta dal folk che lo ha sempre contraddistinto, mostrando però questa volta una maggior propensione verso lidi più moderatamente ritmici e sonorità più organiche. Ad anticipare MS è Caroline, brano di una semplicità disarmante ma che riesce a trasmettere sensazioni di intimità ed affiatamento e che ne giustifica la scelta come singolo di lancio all’intero lavoro. Caratteristiche quelle appena accennate che si ritrovano in Salt o nella successiva Nothing Clever, ma che fanno da indovinatissimo contraltare ai ritmi più accentuati di Mirror Moon o del secondo singolo Day by Day ove è evidente il respiro di Springsteen. A donare una positiva disomogeneità dei brani influisce sicuramente lo stuolo dei validi ospiti come del bassista Eli Beaird (Shawn Mendes, James Bay), del batterista Julian Dorio (Eagles of Death Metal) o del percussionista Glenn Duncan (Mark Knopfler e Dolly Parton) che non fanno che dare un valore aggiunto non indifferente.
Una sequenza di canzoni che pur essendo il perfetto specchio della creatività del loro performer, a differenza dei lavori precedenti, offrono una narrativa maggiormente irregolare come nella sentita American Impressions o nei suggestivi vocalizzi di High Times il cui solo ne impreziosisce e lo rende tra gli apici dell’intero lavoro. MOTIVATIONAL SPEAKING (anche questo su Nettwerk) è come parlare a bassa voce, intenso ed avvolgente, uno storytelling album da ascoltare con attenzione per poterne assaporare le numerose sfumature.
“Maybe the album can be a small distraction from the chaos of the world”, parole di Ben Cramer ed io gli credo!
CLAUDIO CARPENTIERI
Tracklist:
- How it works
- Day by day
- Salt
- Nothing clever
- American impressions
- Caroline
- Mirror moon
- High times
- Walls
- Still
- Come tomorrow
- 4th July
Credits:
Etichetta: Nettwerk Records / Bertus
Pubblicazione: 14 maggio 2021
VOTO
Band:
Ben Cramer aka Old Sea Brigade
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Nasco Ia Ferrara nel 1966 ma dopo alcuni anni per questioni di lavoro il mio papà si trasferisce a Roma dove attualmente vivo. Cresciuto come in molti della mia generazione con lo Zecchino D’Oro dell’indimenticato Mago Zurlì (in pancia però già scalciavo al ritmo di (I Can’t Get No) Satisfaction) muovendo i primi passi verso un ascolto di massa con trasmissioni come Discoring (ispirato al Top of the Pops inglese) e successivamente mi mostravo affascinato all’iperspazio dell’innovativo Mister Fantasy(condotto da Carlo Massarini). I primi amori? Dire Straits, The Police, Deep Purple e Supertramp. Ma nel mio bel mobile ove ancora oggi continuo a custodire ed a collezionare Lp e Cd l’eterogeneità regna sovrana e c’è sempre stato spazio per tutti! Al fianco di un disco di Dylan è facile trovare un album dei Duran Duran, come subito dopo i Van Halen trovare inaspettatamente i Visage, ma anche trovare come “vicini di casa” Linkin Park e Nirvana. Sì, la musica è bella perché varia e Tuttorock incarna al meglio un luogo magico dove la disuniformità del mondo delle sette note, non può non attrarre chi alla musica non ha mai posto confini. Keep the faith…