TuttorockSpecial_Rino Gaetano
40 anni fa ci lasciava Rino Gaetano: un cantautore geniale, irriverente, anticonformista.
Poeta, cantastorie dell’Italia degli anni 70, un’Italia che attraversava un periodo difficile, ma lui con i suoi brani, il suo essere un menestrello del ‘900, le sue parole ispirate ne ha fatto appieno parte.
Ancora le sue canzoni risuonano, da “Aida” a “Il cielo è sempre più blu”, da “Mio fratello è figlio unico” a “Berta filava”. Ha scritto e cantato la verità in maniera ironica, senza essere mai banale, figlio della propria terra che amava e dalla quale venne strappato a soli 31 anni.
Un destino il suo, che assomiglia ad una sua canzone “La ballata di Renzo”:
“La strada era buia, s’andò al San Camillo e lì non l’accettarono forse per l’orario, si pregò tutti i Santi ma s’andò al S. Giovanni e lì non lo vollero per lo sciopero”.
Le circostanze della sua morte sono ancora avvolte nei chiaroscuri, quelli che a lui non piacevano, lui era dritto, puro, sincero.
Ci piace ricordarlo così, con la sua aria scanzonata, i suoi testi apparentemente leggeri ma profondi e di denuncia sociale, i suoi vestiti che non passavano inosservati, la sua voce inconfondibile e quelle parole “Mi dicono alla radio statti calmo, statti buono, non esser scalmanato stai tranquillo e fatti uomo ma io con la mia guerra voglio andare sempre avanti, e costi quel che costi la vincerò non ci son santi”.
Ciao Rino
A cura di Monica Atzei
Insegnante, classe 1975, medioevista ed immersa nella musica sin da bambina. Si occupa per Tuttorock soprattutto di interviste, sue le rubriche "MommyMetalStories" e "Tuttorock_HappyBirthday". Scrive per altri magazine e blog; collabora come ufficio stampa di band, locali, booking e con una label.