È morto Franco Battiato
Il cantautore si è spento oggi nella sua residenza di Milo, era malato da tempo.
Dopo la frattura al femore e al bacino era riapparso sui social ma non più in pubblico. Era nato a Jonia il 23 marzo del 1945, aveva 76 anni.
La conferma è stata data dalla famiglia che fa sapere che le esequie si terranno in forma strettamente privata e ringrazia tutti per le innumerevoli testimonianze di affetto ricevute.
Artista geniale e davvero difficile da inquadrare per la sua continua voglia di spostarsi da un luogo all’altro, da un’espressione artistica all’altra, sperimentando in continuazione, vivendoli, generi e stili.
Perchè Battiato non è mai stato prigioniero di niente e di nessuno. Un artista libero, la cui credibilità (figlia della coerenza) conquistata negli anni gli consentiva anche esercizi ed esperimenti apparentemente assurdi, che avrebbero fatto perdere l’equilibrio a molti suoi esimi colleghi.
Dalla sperimentazione avanguardista al “pastiche” ricco di citazioni, dalle invettive sociali (“Povera Patria, Up Patriots to Arms”) ai canti di profonda spiritualità, dalle canzoni d’amore in senso lato (“La Cura”) ai Lieder, dalla lirica alla musica etnica, dal rock elettrico a brani acustici, immersi in un Oceano di Silenzio.
E poi libri, film, documentari, opere pittoriche, approcci alle culture orientali, al misticismo, all’ esoterismo. Battiato era tutto questo.
“E il mio maestro mi insegnò com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire”
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