DEVIL SOLD HIS SOUL – Intervista al chitarrista Jonny Renshaw
In occasione dell’uscita del quarto album in studio “Loss”, il primo con la doppia voce di Paul Green e Ed Gibbs e il primo su etichetta Nuclear Blast, ho avuto il piacere di intervistare Jonny Renshaw, chitarrista della metalcore band britannica Devil Sold His Soul.
Ciao Jonny, benvenuto sulle pagine di Tuttorock, come stai in generale?
Hey! Bene, grazie, è un momento emozionante per noi perché abbiamo appena pubblicato i primi due singoli estratti dal nostro prossimo album “Loss”.
Parliamo un po’ di questo nuovo album, “Loss”, che uscirà il 9 aprile, perché questo titolo? Cosa significa “Loss” (in italiano “Perdita” – ndr), per te?
L’album affronta diversi temi, ma quello principale che lega tutto insieme è la perdita. Negli anni, tra la nostra ultima pubblicazione e ora, abbiamo purtroppo avuto dei momenti difficili tra di noi che hanno reso “Loss” il nostro lavoro più personale fino ad oggi.
Ascoltando l’album, non sono riuscito a identificare una canzone meglio di un’altra, mi è piaciuto tutto. Voi, ascoltandolo, pensate che ci sia una canzone migliore delle altre o siete d’accordo con me?
Grazie mille, è molto bello sentire ciò. Anche se noi tutti abbiamo i nostri brani preferiti personali, siamo tutti estremamente orgogliosi dell’intero album e amiamo ogni singola traccia, quindi è davvero fantastico che il tuo pensiero sia simile al nostro!
È il vostro primo album con la grande etichetta Nuclear Blast, come siete arrivati ad essa?
Avevamo lavorato con il loro senior A&R su alcune uscite precedenti per la sua etichetta personale, si è sentito così deciso riguardo quest’album che ci ha spinti verso Nuclear Blast. Quando qualcuno di cui ti fidi si sente così deciso e crede così tanto nel tuo lavoro, allora è una bella situazione in cui trovarsi e noi non vorremmo lavorare con nessun altro che lui.
È anche il primo album che avete registrato con la doppia voce di Ed e Paul, chi ha lavorato alla scrittura delle linee vocali?
I ragazzi hanno passato molto tempo a scrivere insieme molte volte prima di entrare in studio. Essendo una nuova caratteristica per la band, abbiamo dovuto capire come far coesistere le parti, ma hanno fatto un lavoro fantastico. La suddivisione è stata praticamente 50\50 ma, quando uno di loro si sentiva particolarmente a favore di una traccia e aveva più idee, non ha avuto problemi a prendere le redini o, in caso contrario, a lasciarle all’altro.
Quanto ai testi, sono autobiografici?
Sì, sono tutti scritti attorno a una raccolta di eventi che si sono verificati negli ultimi 3 anni. Tendiamo sempre ad essere abbastanza personali con i nostri testi, e ciò è accaduto soprattutto in questo album.
Parlami un po’ della copertina, dove e da chi è stata scattata la foto?
La foto di copertina è stata scattata dal nostro chitarrista Rick mentre viaggiava attraverso l’Islanda. Ci ha dato subito belle sensazioni e sembrava che completasse perfettamente l’album.
Sei soddisfatto di come sono andate le cose per te nel mondo della musica?
Abbiamo avuto la nostra giusta dose di sfortuna come la maggior parte delle band, ma in generale penso che siamo tutti molto orgogliosi di ciò che abbiamo ottenuto finora. Molti dei nostri obiettivi sono stati spuntati dalla lista, ma abbiamo ancora molte cose da fare. Ci attendono tempi entusiasmanti!
C’è un concerto che ricordi in modo particolare?
Penso che la prima volta che abbiamo suonato al Download festival rimarrà sempre nelle nostre menti. Eravamo i secondi a dover suonare, alle 12.30, quindi, anche se eravamo entusiasti, non eravamo sicuri di come sarebbe stata l’affluenza visto che era così presto. Ricordo che, circa 30 minuti prima che iniziassimo a suonare, era tutto abbastanza vuoto, quindi iniziò a sentirsi un po’ di brusio. Abbiamo iniziato a prepararci vicino al palco, ricordo che non volevo guardare fuori ma ho deciso di dare una sbirciatina e la folla arrivava sempre di più. Quando la nostra intro è partita, era tutto imballato di gente! È stata la migliore sensazione al mondo ed è stato il momento più bello per noi.
Come pensate di organizzare un tour, avete già programmato qualcosa o aspettate tempi migliori?
Abbiamo appena iniziato a fare piani per il tour di supporto al nostro album. Nulla è ancora deciso, dobbiamo essere al sicuro e nessuno sa davvero come potrà essere la situazione nel mondo poiché sta cambiando quasi giorno per giorno. Ci mancano tantissimo i concerti e non vediamo l’ora di tornare sopra ad un palco il prima possibile.
Grazie mille per il tuo tempo, vuoi dire qualcosa ai vostri fan italiani?
Grazie per il vostro supporto, abbiamo fatto del nostro meglio per assicurarvi che l’attesa valga la pena! State al sicuro e ci vediamo presto!
MARCO PRITONI
Band:
Chitarra, piano – Rick Chapple
Chitarra – Jonny Renshaw
Batteria – Alex Wood
Basso – Jozef Norocky
Voce – Paul Green
Voce – Ed Gibbs
www.devilsoldhissoul.com
www.facebook.com/devilsoldhissoul
www.nuclearblast.de/devilsoldhissoul
www.instagram.com/dshs_official/
** ENGLISH VERSION **
On the occasion of the release of the fourth studio album “Loss”, the first with the double voice of Paul Green and Ed Gibbs and the first on Nuclear Blast label, I had the pleasure of interviewing Jonny Renshaw, guitarist of the British metalcore band Devil Sold His Soul.
Hi Jonny, welcome to the pages of Tuttorock, how are you doing in general?
Hey! Good here thanks, it has been an exciting time for us having just released the first two singles from our upcoming album ‘Loss’.
Let’s talk a little about this new album “Loss”, which will be released on April 9th, why this title? What does “Loss” mean to you?
The album has several themes but the main one that ties it all together is loss. Over the years between our last release and now we have unfortunately had some tough times between us which has made ‘Loss’ be our most personal piece of work to date.
Listening to the album, I was unable to identify a song better than another, I liked the whole album. Listening to yourselves again, do you think there is a song that is better than the others or do you agree with me?
Thanks a lot, that’s awesome to hear. Although we will all have our personal favourites we are all extremely proud of the whole album and love every single track so it’s really great that you think the same!
It’s your first album with the big label Nuclear Blast, how did you get to them?
We had worked with the senior A&R there on some previous releases on his own label and he felt so strongly about the album that he pushed to get us on to Nuclear Blast. When someone you trust feels that strongly and believes in your work that much then that’s a great situation to be in and we wouldn’t want to work with anyone else.
It is also the first album you recorded with the double voice of Ed and Paul, who worked on writing the vocal lines?
The guys spent at a lot of time together writing together over many sessions previous to entering the studio. With it being a new feature for the band I think that had to work out how it would work with diving parts up but they did an amazing job. The split is pretty much 50\50 but if one of them felt strongly about a track and had more ideas then it’s was cool for them to take the reigns and vice versa.
As for the lyrics, are they autobiographical?
Yes, they are all written around a collection of events that have occurred over the last 3 years. We always tend to be quite personal with our lyrics and this album more so than any before.
Tell me a little about the artwork, where was the cover photo taken and who took it?
The cover photo was taken by our guitarist Rick whilst traveling across Iceland. We loved the feel and composition and it just felt like it complemented the album perfectly.
Are you satisfied with how things have gone so far for you in the world of music?
We have had our fair share of bad luck like most bands do, but generally I think we are all very proud of what we have achieved so far. Many of our goals have been ticked off the list but we still have so much more ahead. Exciting times to come!
Is there a concert that you remember in a particular way?
I think the first time we played Download festival will always stick with us. We were on second at 12.30 in the day so although we were excited to play, we weren’t sure of what the turnout would be like with it being so early. I remember 30 minutes or so before we played walking around the tent and it was relatively empty so a bit of a sinking feeling started to set in. We began to get ready just off stage and I remember not wanting to look out but decided to take a peek and it was getting fuller and fuller. By the time our intro started it was packed out! Best feeling in the world and we had the best time.
How do you plan to organize a tour, have you already planned something or are you waiting for better times?
We have just started to make plans for our album tour. It will be a way off yet as we need to be safe and no one really knows how the situation with the world is going to be as it is changing on nearly a day to day basis. We miss shows a awful lot and can’t wait to get back out there as soon as it is possible to do so.
Thank you very much for your time, would you like to say something to your Italian fans?
Thank you for all the support and we have done out absolute best to make sure the wait will be worth it! Stay safe and we will see you soon!
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.