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THE DEAD DAISIES – HOLY GROUND

THE DEAD DAISIES – HOLY GROUND

Era nell’aria, l’annuncio dell’abbandono di John Corabi e Marco Mendoza lo sapevamo già e sapevamo anche che in sostituzione dei due è arrivato il solo Glenn Hughes che, come sappiamo tutti, canta e suona il basso. Trapeze, Deep Purple, Black Sabbath, Black Country Communion, sono solo alcune band in cui ha limitato il cantante/bassista e molti album semplicemente a nome Glenn Hughes. Inevitabile quindi il leggero cambio di sound, perché Hughes ha portato con sé tutta la sua esperienza, la sua professionalità, la sua cultura e la sua grandissima e inconfondibile voce. “Holy Gorund (Shake The Memory)” è una hard rock song trascinante e con la sempre magnifica voce di Glenn Hughes e la chitarra di Doug Aldrich è sempre perfetta e rabbiosa e “Like No Other (Bassline)”, è hard rock energico con il basso di Hughes ch è molto presente e si fa fortemente sentire, anche con un breve assolo e qui la sua voce vola in alto in acuti e vocalizzi quasi impossibili e ancora “Come Alive”, dai riff di chitarra pungenti e graffianti.

Per un album del genere il track by track diventa d’obbligo e “Bustle And Flow” è hard rock blues incandescente e fiammeggiante, “My Fate” ha riff durissimi ma con melodie aperte nel ritornello e un guitar solo nuovamente dal gusto blues e “Chosen And Justified”, altra song molto efficace e spettacolare nei suoni e che si avvicina di più al Glenn Hughes da solista. C’è ancora spazio per “Saving Grace” che sa dosare alla perfezione melodie, riff e ritmiche energiche, per “Unspoken”, che ha passaggi melodici più marcati. Altri 3 brani prima della fine, “30 Days In The Hole”, che ha riferimenti anche al glam, “Righteous Days”, sempre dai toni energici e “Far Away”, splendida song di più di 7 minuti, ballad nella prima metà del brano e in crescendo nella seconda metà, torna l’hard rock ma dalle orchestrazioni che si avvicinano alla “Kashmere” dei Led Zeppelin che porta ad un finale ricco di pathos. Con tutto il rispetto per Corabi e Mendoza, sicuramente i Dead Daisies hanno guadagnato nel sound con l’arrivo di Glenn Hughes.

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

  1. Holy Ground (Shake The Memory)
  2. Like No Other (Bassline)
  3. Come Alive
  4. Bustle And Flow
  5. My Fate
  6. Chosen And Justified
  7. Saving Grace
  8. Unspoken
  9. 30 Days In The Hole
  10. Righteous Days
  11. Far Away

Label: Steamhammer/SPV/Audioglobe
Genere: Hard Rock
Anno: 2021

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