DGM – Tragic Separation
Nascono nel 1994 i DGM e fanno parte della storia del metal italiano, meritatamente aggiungo e sottolineo. Sono stati i portavoce di un progressive metal dagli arrangiamenti eccellenti e hanno sempre saputo dosare tecnica e feeling e con ritornelli sempre molto freschi e avvolgenti. Quattro anni separano “The Passage”, era il 2016, da “Tragic Separation” ultimo album edito sempre da Frontiers Records e la classe rimane sempre, anzi cresce sempre di più, perché la band riesce a creare brani travolgenti che trascinano in un vortice ricco di sfumature e di idee sempre vincenti. “Flash And Blood” è un grande brano dove emerge tutto l’estro della band, progressive metal che a volte lascia prendere il sopravvento a ritmiche thrash e ci sono divagazioni strumentali con la chitarra di Simone Mularoni che insegue le tastiere di Emanuele Casali e viceversa su una base ritmica forsennata e precisa di Andrea Arcangeli e Fabio Costantino, rispettivamente basso e batteria e c’è poi la voce di Marco Basile sempre in perfetta forma e adatta ad ogni situazione musicale e “Surrender” sposta il sound verso un class metal raffinato e trascinante, con riff di chitarra anni ottanta e un ritornello orecchiabile e fluente e ancora “Fate”, brano potente e prepotente che sa dosare alla perfezione potenza e melodia, specialmente nel refrain.
A seguire c’è “Hope”, altro brano di alto livello, progressive metal d’impatto e “Tragic Separation”, la title track, dove si delinea di più la parte progressive, dolci note di un pianoforte, un violino sinfonico e poi esplode il prog metal, con volate tastieristiche di casa Dream Theater, ma anche con orchestrazioni sinfoniche. Di seguito troviamo “Strand”, che cerca di seguire le strade già percorse nei brani precedenti e il guitar work di Simone è eccellente come sempre e c’è anche “Land Of Sorrow”, altra ottima song dalle melodie aperte e travolgenti. Ancora tre brani, “Silence”, song epica e maestosa, “Turn Back Time”, brano introdotto da affascinanti tastiere dai contorni elettronici e anche le ritmiche prima di esplodere per accompagnare un brano techno thrash prog metal e la parola fine viene affidata a “Curtain”, traccia attaccata alla precedente da un ticchettio, il volto più prog dei DGM, breve strumentale, poco più di due minuti tra progressive, ambient e arie new age. In un periodo non proprio positivo che sta vivendo il mondo intero, i DGM con “Tragic Separation” accendono una forte luce che illumina e dà speranza.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Flash And Blood
- Surrender
- Fate
- Hope
- Tragic Separation
- Strand
- Land Of Sorrow
- Silence
- Turn Back Time
- Curtain
Label: Frontiers Record
Genere: Progressive Metal
Anno: 2020
VOTO
Band:
Marco Basile: Voce
Simone Mularoni: Chitarra
Andrea Arcangeli: Basso
Emanuele Casali: Tastiere
Fabio Costantino: Batteria
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!