MATT COSTA – Intervista al cantante sull’uscita di “Yellow Coat”
In occasione dell’uscita del suo sesto album “YELLOW COAT”, in arrivo l’11 settembre su etichetta Dangerbird Records/Audioglobe, ho intervistato il cantante MATT COSTA.‘Yellow Coat’, il sesto album.
Trentasettenne ed all’apice della propria creatività, Matt Costa annuncia la pubblicazione di ‘Yellow Coat’, il sesto album in arrivo l’11 settembre su etichetta Dangerbird Records/Audioglobe. Anticipato dai brani ‘Avenal’ e ‘Jet Blake Lake’, il nuovo lavoro prosegue il lungo viaggio di Costa iniziato nel lontano 2003, con una serie di primi EP pubblicati che gli hanno permesso di fare da spalla a tour di artisti quali, tra i tanti, Jack Johnson, Modest Mouse, My Morning Jacket e Gomez. Nel 2007 il singolo folk-pop ‘Mr Pitiful’ ha portato l’artista alla fama, dopo essere stato usato in tutto il mondo in una pubblicità di iPhone ed in una scena di ‘I Love You Man’, con protagonista Paul Rudd. Dopo alcuni dischi pubblicati per la Brushfire Records, l’etichetta di Jack Johnson, nel 2013 l’omonimo album porta Matt Costa ad affermare la propria arte, suonando con una band di supporto disegnata da Belle & Sebastian. Nel 2017 la firma con Dangerbird Records segna una svolta nell’indipendenza creativa di Costa: “I’ve always had freedom in making my records and songs. But with Dangerbird, and the last record, they really trusted me to follow my instincts, which is a pretty special place to be.” Nello stesso anno Matt Costa pubblica ‘Santa Rose Fangs’, il suo primo concept album nonché il primo album dopo cinque anni di fermo. Il disco ha rivelato le incredibili qualità narrative del songwriter californiano.
Ciao Matt, piacere di averti sulle pagine di Tuttorock. Vuoi raccontarci quali sono stati i tuoi inizi musicali?
Piacere di essere qui. Ho suonato i miei primi spettacoli nei locali lungo la Costa Mesa, in California.
Come hai deciso di intraprendere la carriera musicale? Hai preso lezioni di canto?
La mia carriera musicale è iniziata incidendo su un registratore a quattro tracce, era prima che i social media diventassero i padroni incontrastati. Amo fare cd da vendere e se la gente non volesse comprarli, glieli regalerei. Non ho preso lezioni di canto, ma da bambino ho sviluppato la melodia suonando la tromba nella banda della scuola.
Ti piacciono i Pixies che sono punk, Steinbeck che è beat, Donovan che folk, il genere che suoni, i tuoi gusti sono molto variegati, quali sono le tue preferenze?
Mi piacciono i bravi narratori, penso che Frank Black sia un grande scrittore, John Steinbeck è molto lirico e Donovan sia molto Rock and Roll.
Qual è il tuo rapporto con la chitarra? La usi per accompagnarti o le assegni un ruolo importante?
Ho iniziato a suonare la chitarra per comodità, ha le dimensioni giuste ed è facile portarla con sé. I miei genitori non potevano permettersi un pianoforte a casa loro, quindi ho finito per avere una chitarra in giro nella mia stanza. Quando ho iniziato a imparare la chitarra, ho conosciuto il fingerstyle e mi sono reso conto di essere attratto da quello stile. Si riesce a suonare come un’intera band solo con il tocco delle dita, ha il ritmo del basso e la melodia.
Hai avuto tante importanti collaborazioni, quale ricordi come particolare o un aneddoto speciale?
Ho avuto la fortuna di lavorare alla colonna sonora di Orange Sunshine di William Kirkley, che mi ha dato la possibilità di sedermi e lasciare che la sua voce raccontasse la storia, ho potuto creare più paesaggi di quanto mi ero mai permesso sui miei dischi. Il documentario parlava di un gruppo di persone responsabili della produzione della più grande quantità di LSD mai prodotta.
Ho trovato molto rock comporre una canzone per strada come Avenal, normalmente a cosa ti ispiri per i tuoi brani?
Ho tantissime ispirazioni, ma cerco di restringere il campo a un luogo o persona. Da lì, quasi alla maniera di William Carlos Williams, tutto può assumere un significato favoloso.
Quando ti esibisci pensi al tuo effetto sugli ascoltatori? Cosa vorresti trasmettere loro?
Recentemente ho registrato una versione di Human Kinda Song, è stato l’opposto di come normalmente interagisco con gli ascoltatori, dove normalmente i miei testi vengono recepiti e interpretati da loro. Questa volta i miei ascoltatori hanno inviato testi delle loro stesse vite. Ho avuto la responsabilità di dare vita alle loro parole più di quanto mi capiti normalmente rispetto quando scrivo i testi delle mie canzoni.
Artisti che ti piace ascoltare o con cui vorresti collaborare?
Mi piacerebbe lavorare con Philip Glass con una collaborazione assieme. Sono rimasto estremamente colpito quando mi è capitato di vederlo eseguire la sua colonna sonora per Dracula dal vivo ad Halloween a LA all’Ace Theatre.
Progetti futuri? Potremo vederti in tour e in Italia?
Sì, Yellow Coat uscirà in digitale l’11 settembre, il vinile seguirà il 18 ottobre. Amo l’Italia, ci vedremo sicuramente dal vivo, questo è sicuro.
MAURIZIO DONINI
Band:
Matt Costa
https://www.mattcosta.com
http://www.facebook.com/mattcosta
https://twitter.com/mattcosta
https://instagram.com/mattcostamusic
https://open.spotify.com/artist/0EghvcisxKybq4CVO7rB5t
** ENGLISH VERSION **
Hi Matt, nice to have you on the Tuttorock pages. Do you want to tell us what your first plays were?
Pleasure to be here. I played my first shows at local dive bars in Costa Mesa, California.
How did you decide to start your musical career? Did you take singing lessons?
My musical career began by recording on a four track recorder, in the era before social media was king. I would make cds to sell and if people didn’t want to buy them I would just give them to them. I did not take singing lessons, but developed melody playing trumpet in the school band as a kid.
Do you like Pixies that are punk, Steinbeck that is beat, Donovan that folk, the genre you play, your tastes are very varied, what are your preferences?
I enjoy good storytellers, I think Frank Black is a great writer, John Steinbeck is very lyrical, and that Donovan is also Rock and Roll.
What is your relationship with the guitar? Do you use it to accompany yourself or do you assign it an important role?
I started playing the guitar out of the convenience – the size and portability of it. My parents couldn’t afford or fit a piano into their home, so I ended up having a guitar around. When I first started learning the guitar, fingerstyle guitar, I realized I was drawn to that style because it encompassed a whole band in just your finger picking, bass rhythm and melody.
Have you had many important collaborations, which do you remember as a particular or a special anecdote?
I was fortunate enough to work on the soundtrack for William Kirkley’s Orange Sunshine, which gave me a chance to sit back and let his voice carry the story, and I could create more of a landscape than I had ever allowed myself on my own records. The documentary was about a group of people who were responsible for producing the largest amount of LSD ever produced.
I found it very rock to compose a song on the street like Avenal, normally what do you inspire for your songs?
So much inspires me, but I try to narrow it down to one place or person. From there, almost in a William Carlos Williams kinda way, a plum can take on so much meaning.
When you perform do you think about your effect on listeners? What would you like to pass on to them?
Recently, when I recorded a version of Human Kinda Song, it was the opposite of how I normally interact with listeners – where normally my lyrics are digested and interpreted by them. This time my listeners submitted lyrics from their own lives. I felt more responsibility to breathe life into their words than I normally feel even when writing my own song lyrics.
Artists you like to listen to or would you like to collaborate with?
I would love to work with Philip Glass on a collaboration. The closest I’ve got to that is seeing him perform his score to Dracula live on Halloween in LA at the Ace Theatre.
Future projects? Can we see you on tour and in Italy?
Yeah, Yellow Coat is out digitally on September 11th, vinyl to follow on October 18th. I love Italy, I’ll see you out there, I’m willing it to happen, be safe Italy.
MAURIZIO DONINI
CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.