STORIES – LOU REED e il suo scherzo al mondo con “Music Metal Machine”
Ve l’immaginate un album composto da soli rumori? 1 ora e poco più di puri rumori senza senso ne etica? Suoni metallici privi di testo? Acquistereste mai un disco del genere? Piuttosto riuscite a pensare a roba del genere? Se non riuscite a crederci occorre solo cercare l’album Metal Machine Music di Lou Reed per capire. Nel 1975 Lou Reed era già stato consegnato alla storia per aver militato nei Velvet Underground (quelli dell’album raffigurante una banana), e per aver inciso una pietra miliare come Trasformers contenente perle come Perfect Day, Satellite of Love e Vicious ancora oggi spaventosamente struggenti e delicate.
L’album in questione è un gigantesco vaffanculo, come lo stesso Lou ammise, che ottenne molte recensioni negative e discordanti, secondo la celebre rivista Rolling Stones l’album è “il rumore di un frigorifero intergalattico rotto”, a parere di altri sarebbe “ottimo per far sparire qualcuno dalla stanza”. Tutto nacque per via dell’album precedente Sally can’t Dance, il quarto album della sua carriera e il più proficuo dal punto di vista commerciale che presto Reed rinnegherà per avergli fatto tradire le sue origini, ciononostante il contratto con l’etichetta discografica RCA, con cui era sotto contratto alla sottoscrizione del commerciale di Sally can’t Dance, prevedeva assoluta libertà successiva al fortunato disco, cosa che Lou non si fece scappare. Il risultato è Metal Machine Music, il suicidio suo e della casa discografica. Album costituito interamente da rumori chitarristici suonati a caso e distorsioni, senza minima concessione melodica, lontano dalla forma classica della canzone, pura cacofonia sonora protratta per più di un’ora. Il disco vendette oltre 100.000 copie solo negli Stati Uniti, esclusi coloro che riportarono l’album al negozio, un’esperienza estrema, lo stesso Lou Reed affermò che “chi riesce ad ascoltarlo per intero è più pazzo di me”.
Dopo questa parentesi Lou Reed tornerà a fare dischi saturi di trasgressione poetica e rock’n’roll, regalandoci altre splendide canzoni da ascoltare nel cuore della notte vagando nei propri oscuri teneri sentieri.
LEONARDO DeLARGE
BAND:
Lou Reed – voce, chitarra
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Tracklist:
- Metal Machine Music, Pt. 1
- Metal Machine Music, Pt. 2
- Metal Machine Music, Pt. 3
- Metal Machine Music, Pt. 4
Nato sotto le stelle del 06 dicembre 1993 a Trani (BT) è appassionato di ogni forma d’arte fin da piccolo, dal 2018 è l’autore di vari racconti fantastici e surreali tra cui: “FigaPower - In cerca d’Amore”, “C’era una volta la Musica” e “Corsa nella Notte” che l’inseriscono nell’ambiente underground letterario italiano; nel 2021 è pubblicata la sua prima raccolta: Eroi e Fregature a cui segue nel 2023 Birre, Rose e Fantasia. Dal 2020 la passione e devozione per la musica lo conduce a intraprendere una collaborazione con TuttoRock, arricchendo l’area blog e recensioni.