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THE MOTHMAN CURSE – Intervista al cantante Ratboy

THE MOTHMAN CURSE – Intervista al cantante Ratboy

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Una band molto interessante e anche in etichettabile per la varietà di sound che ha ogni brano, heavy, prog, death e altre sfumature abbiamo parlato di “The Curse”, il loro album, del loro passato, del presente e del futuro con il cantante Ratboy.

Ciao e benvenuti tra le pagine di Tuttorock.com. Partirei subiro parlando di voi, come nasce la band? Raccontatevi ai nostri lettori.
Ciao a tutti, noi siamo i The MOTHMAN CURSE! La band parte da un progetto di più di 10 anni fa dove facevamo parte io (Voce), mr. M.J. (Lead guitar ) E ColdFace (batteria). Abbiamo iniziato a scrivere qualche musica e testo ma poi tra vari impegni il tutto si è arenato. Un giorno nel 2017 ricevo un messaggio da MJ che era intenzionato a riaprire il progetto e da lì siamo partiti a bomba.

Perché la decisione di chiamarvi The Mothman Curse?
Principalmente avevamo scelto parecchi nomi fino ad arrivare a mothman e basta. Più per passione  per i creepypasta e leggende che per un vero senso. All’epoca avevamo un promoter che ci consiglio di aggiungere qualcosa al nome e dopo varie idee decidemmo di aggiungere curse.

Nel retro del cd c’è l’avvertimento ‘parental advisory explicit content’, quindi testi duri e diretti, ne volete parlare? Di cosa trattano?
I testi parlano per la maggior parte di insicurezza e angoscia generale. Un malessere che abbiamo tutto dentro ma che tanti nascondono mettendo una maschera (ops ho spoilerato la risposta ad un’altra domanda haha) . Le sensazioni che più ci opprimono come la paura della morte oppure non riconoscere se stessi allo specchio. Il parental serve per le parolacce sennò ci censuravano ovunque.

Siete soddisfatti dei risultati avuti da “The Curse”?
Siamo molto soddisfatti dei risultati di The CURSE. Siamo riusciti ad avere qualche bell’aggancio, a far saltare la gente, a vendere qualche cd è un buon numero di ascolti in generale. Insomma ci stiamo divertendo.

Come nasce un vostro brano?
Dipende. Nella maggior parte dei casi MJ tira fuori qualche riff che viene ripreso a prove e creato un contorno. Fatta una base che ci piace allora inizio a sfogliare oppure scrivere da zero un testo e poi se tutto si incastra bene iniziamo a lavorare sui dettagli.

Nel vostro sound c’è il   metal di sempre, quello più moderno, inflessioni death e black e growls, come definite il vostro sound?
Non abbiamo idea di che genere facciamo veramente. Ci hanno detto e scritto tanti generi e anche tante critiche perchè non combaciava con la musica. Nel nostro sound c’è sicuramente un pizzico di nu Metal anni 2000 a cui siamo molto legati. Per il resto non saprei descriverlo.

Che progetti avete per io futuro? State preparando nuovo materiale?
Si siamo al lavoro a nuovo materiale anche se per qualche mese , come tutti d’altronde, siamo rimasti fermi e abbiamo appena ripreso con le prime prove.

Nelle foto del cd avete il volto coperto da maschere, perché?
Le maschere sono un po’ i nostri alter ego. Come dicevo prima ognuno si nasconde dietro una maschera anche senza indossarla. Noi abbiamo deciso di farlo e di mostrarlo a tutti. Naaaa scherzo ci piaceva l’idea e basta. Oppure no.

Ognuno di voi ha una maschera diversa, che significato ha ogni maschera?
L’idea era quella di incutere un po’ di angoscia. Lasciamo alla gente in quale proprio demone vuole farci diventare!

Cosa pensate della situazione che stiamo vivendo?
È una situazione abbastanza complicata. Per tutto. Credo che il mondo ne pagherà le conseguenze per un bel po’. Sicuramente a molte persone ha insegnato qualcosa. Perdere la libertà non è proprio una bella cosa.

In quest’emergenza pensate che la musica possa fare qualcosa?
Credo che ognuno possa fare qualcosa. Il problema è cosa. Un super evento per beneficenza per aiutare l’economia sarebbe una bella cosa ma non si può. La situazione purtroppo non lo permette.

Come vedete l’attuale scena metal?
La scena metal adesso come adesso è veramente vastissima. Il brutto è che ci sono tantissimi artisti di valore che rimangono nell’underground quando meriterebbero un bello slancio più in su. Come tutta la musica adesso. C’è tanto disinteresse nell’investire (o rischiare) nel dare un po’ di fiducia ad un gruppo.

Quando tutto finirà, tornerete a suonare dal vivo
Non vediamo l’ora di tornare a suonare dal vivo. Non c’è emozione più grande!

Chiudete l’intervista a vostro piacimento, un messaggio a chi vi ascolterà.
Divertitevi con la nostra musica e speriamo di vederci presto in live per bere una birra.

FABIO LOFFREDO