Santandrea, “Stanze d’albergo”, il nuovo singolo è fuori
Fuori su Spotify il nuovo singolo di Santandrea, “Stanze d’albergo”, per Romolo Dischi. Storie temporanee, di una notte o di un giorno, persone di passaggio, notti che non passano, aurore che diventano subito tramonti. E il protagonista rimane lì, nella sua stanza d’albergo, con la testa fra le mani, ha ripensare del tempo passato, o solo alla notte passata. “Stanze d’albergo” si ricollega in qualche modo al precedente singolo “Sono solo”, e al suo video, dove in un gioco di sguardi e seduzioni c’era il primo contatto. Nel nuovo singolo lei è lì, nella stanza vicina, “sdraiata sulla moquette di una stanza d’albergo, sorseggi il tuo vin brulé, ridendo dei sogni che hai”. Ma non resterà. Santandrea ha già pubblicato i singoli “Il Vento”, “Sono Solo” e l’EP “Day Use”.
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L’album, di prossima uscita, è suddiviso in 7 tracce registrate a Roma da Federico Nardelli (Gazzelle, Galeffi, Mox, Lorenzo Fragola) poi missate e masterizzate a Bologna presso l’Alpha Dept. Studio di Giacomo Fiorenza e Andrea Suriani. È un’opera sussurrata, elegante, scritta di notte in hotel. Il video del primo singolo, “Il Vento”, è stato realizzato da Silvia Clo Di Gregorio. Il video del singolo “Sono Solo” è stato realizzato da Beatrice Chima. Santandrea ha suonato a Roma (Largo Venue, Monk, Le Mura, Spaghetti Unplugged ecc.) e fuori.
CREDITS
Stanze d’albergo – Registrato a Roma
Testo e musica: Santandrea
Produzione artistica: Federico Nardelli + Santandrea
Mix di Giacomo Fiorenza e Master di Andrea Suriani presso “Alpha Depth. recording studio” di Bologna
“Sono nato e cresciuto nella periferia nord di Roma, nel quartiere Sant’Andrea dal quale prendo il nome e di cui conosco ogni angolo e persona. Imparo quel po’ d’inglese a 7 anni traducendo i testi contenuti nelle musicassette degli U2, Alanis Morissette e Oasis di mio fratello con il quale metto su una band indie rock, gli Absent Feet. Qualche anno dopo ci sciogliamo e nel giro di poche ore decido di intraprendere un percorso solista. Ogni notte prendo un bus per la Fontana di Trevi dove lavoro come portiere notturno di un piccolo hotel di lusso. È proprio mentre la città eterna dorme, tra escort e businessman, gente che va e gente che viene, gente che scappa e gente che scopa, su un divano in una sala colazioni a luci spente, scrivo le mie canzoni”.