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DESTRUCTION – Intervista al frontman Schmier

DESTRUCTION – Intervista al frontman Schmier

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In occasione dell’uscita del nuovo album live “Born to Thrash”, ho avuto il piacere di intervistare Schmier, frontman e fondatore della storica band thrash metal tedesca Destruction.

Ciao Schmier, benvenuto sulle pagine di Tuttorock, prima di tutto, come va in generale?

Ciao Marco, è un piacere per me. Abbiamo realizzato questo album dal vivo per superare la prima ondata del disastro del Coronavirus, perché è un momento difficile per tutti visto che non possiamo suonare e il nostro lavoro si fermerà per tanto tempo ancora. Ora le cose stanno tornando alla normalità qui, con i primi ristoranti e i negozi che pian piano riaprono. Quindi la situazione sta migliorando, però sono state delle settimane molto buie. Ovviamente, in Italia, era anche peggio immagino.

Come hai trascorso il periodo di quarantena e come stai affrontando questo riavvio?

Fondamentalmente sono stato concentrato sul mio nuovo album in quarantena perché non potevamo fare molto altro. Così abbiamo deciso di mixare lo spettacolo del Party.San Metal Open Air Festival in Germania. Abbiamo anche registrato dei videoclip. Il video uscirà presto. Ho provato a rimanere occupato anche con i fan sui nostri social media. Possiamo ricominciare a guardare ai concerti perché tutti gli spettacoli sono stati cancellati, certo, non ci vedremo fino a novembre, dicembre. Sembra proprio che, a settembre, potremo tornare ai concerti in piccoli club, quindi dobbiamo aspettare e vedere cosa succederà. È un po ‘difficile, ovviamente, per i festival. In Russia e in Ungheria sono stati cancellati dopo la stessa decisione  della Germania. Nessuno organizzerà festival quest’estate, immagino, quindi speriamo per l’anno prossimo.

Parliamo del vostro album dal vivo pubblicato un paio di settimane fa, “Born to Thrash”, è stata un’uscita a sorpresa non programmata, vero?

Sì, lo è stata a causa del Coronavirus. È nato perchè fondamentalmente non abbiamo potuto suonare.

Il live è il Party.San Metal Open Air in Germania dell’anno scorso, perché avete registrato quel concerto?

No, non avevamo davvero intenzione di registrare il concerto. È stato un caso. Un nostro amico, tecnico del suono, ha come uno studio di registrazione per festival e spettacoli dal vivo. Era al festival per registrare alcune altre band e ha visto i piani dei Destruction. Quindi ha voluto registrare il nostro spettacolo per farci una sorpresa e ci ha detto dopo il concerto: “ho registrato il vostro spettacolo”. Oh wow. Sorpresa sorpresa.

Sei consapevole del fatto che tutti voi artisti e band siete molto importanti in questo periodo perché molte persone sono frustrate e depresse?

Sì, certo, si spera sia una grande cosa. Voglio dire, la musica è un grande dono della vita e sono contento che io possa donare qualcosa ai miei fan. E, sai, per me è lo stesso quando mi sento male quando sono seduto a casa. So che la musica è sempre un grande sollievo. È bello far partire la musica ovunque e, sai, quando hai avuto una brutta giornata, è una cosa importantissima. La musica è un grande sollievo nei momenti difficili e sono felice se noi possiamo contribuire alla felicità dei nostri fan.

È stato il tour che ha promosso il vostor album Born to Perish, come sono state accolte le vostre nuove canzoni dai fan?

Bene, in realtà. Nella setlist attuale abbiamo quattro o talvolta cinque canzoni perché l’album è stato ben accolto dai fan. E abbiamo chiesto ai fan, ovviamente, quali fossero le loro canzoni preferite. E dato che abbiamo suonato solo un paio di nuove canzoni, abbiamo avuto grandi reazioni e il live è venuto fuori. C’erano molti fan che hanno detto, ehi, perché non avete regostrato più canzoni nuove sull’album live? A questo punto sarebbe stato possibile suonare altre nuove canzoni ma non possiamo fare un tour.

La formazione con te e Mike, i fondatori storici della band, e i nuovi membri Randy Black alla batteria e Damir Eskić alla seconda chitarra, sembra funzionare alla grande, giusto?

Sì, è fantastico. Randy è uno dei miei batteristi preferiti e lo ammiro sempre, amico. È come una macchina ed è una spina dorsale, un batterista così intenso che è bello avere nella band. E il secondo chitarrista, Damir, è un grande musicista molto abile, molto energico. È anche un buon amico e abbiamo un’ottima atmosfera, la band è di nuovo viva. L’amicizia nella band è importante, sai, la buona musica viene fuori solo quando ci sono buone vibrazioni nella band.

C’è un momento in cui dici “black metaller, death metaller, thrash metaller, metallari, siamo tutti una grande famiglia”, un po’ come dire “basta con i sottogeneri, la musica metal è una cosa sola”, vero?

Sai, un giorno di molti anni fa, la gente ha iniziato a categorizzare l’heavy metal e nel corso degli anni sono nate così tante diverse categorie che la gente ha iniziato a combattere tra sottogeneri. Frasi come “solo il death metal è buono, solo il thrash metal è buono”. Penso che l’heavy metal sia ancora una famiglia. E a volte, sai, devi dire alla gente di ricordare questo, di smettere di combattere. Siamo una grande scena. E inoltre, penso ai festival, vedi che molto spesso le persone continuano a festeggiare insieme, lo vedo molto spesso su Internet. Ti dico un altra cosa, è molto difficile suonare prima di leggende come Iron Maiden e AC/DC. Non è facile per nessuna band perché molte persone vengono solo per gli headliner. Sono grandi leggende che hanno tantissime grandi canzoni. Ed è difficile. L’ho vissuto anch’io quando molti anni fa abbiamo suonato ad un festival con Motorhead, Destruction e Blaze Bayley con la sua vecchia band, i Wolfsbane. E c’erano i fan dei Motorhead che hanno trattato molto male Wolfsbane e Blaze Bayley. Bene, non c’è stato nessun applauso, anzi, stavano solo urlando frasi offensive. Non si può, non è rispettoso. A noi e al nostro spettacolo è andato tutto bene, sembra che i Destruction siano piaciuti quella notte, ma non dimenticherò mai che Blaze Bayley, prima di diventare il cantante degli Iron Maiden, quella notte ha avuto una serata molto dura. A volte il pubblico può essere molto crudele.

Hai iniziato a suonare nel 1982, da quell’anno ad oggi, il mondo della musica, secondo te, è migliorato o peggiorato?

È sicuramente migliorato, sai, perché al giorno d’oggi su Internet abbiamo molti ottimi collegamenti con i fan. È molto facile connettersi con i fan nel corso della giornata e scriversi. Un tempo era difficile procurarsi una rivista. Ora hai molte informazioni, puoi vedere dove sono tutti i concerti, le band in città. Non a tutti piace lo streaming, ma penso che lo streaming sia una buona cosa perché i fan possono ascoltare immediatamente l’album in tutto il mondo. Qualsiasi fan in Italia, Indonesia, Brasile, ovunque, può ascoltare l’album. Oggi è un mondo veloce e puoi vederlo anche nella musica. Ma sono contento, abbiamo molti festival fantastici e la buona musica è stata collegata molto bene al giorno d’oggi. Quindi penso che sia un grande vantaggio.

Sei venuto nel mio paese molte volte, qual è il tuo miglior ricordo e qual è il peggiore in Italia?

Ho tanti bei ricordi dei concerti in italia. E penso che i migliori ricordi sono dovuti al fatto che le persone sono molto appassionate in Italia, sai, possono diventare davvero pazze. La folla può diventare pazza quando suoni in Italia. Quindi ricordo un pubblico davvero folle. E, naturalmente, anche un sacco di buon cibo, a noi piace il buon cibo, la buona pasta. L’Italia è il miglior paese dove andare. Qual è la peggiore esperienza? Certo, quando abbiamo dovuto cancellare uno show, nel sud dell’Italia. È stato difficile far capire alla gente che non potevamo suonare per motivi tecnici. Viaggi un giorno intero per arrivare in un posto, vuoi suonare e poi non funziona nulla. Provi comunque a rimediare ma, sai, alcune persone non sono dei promoter veri e propri. E questo succede a volte, fa parte del gioco. La mia band vuole sempre suonare, non viaggiamo ore ed ore per poi non poterlo fare.

Suoni dal vivo dai primi anni ’80, quanto ti manca suonare su un palco?

Tantissimo. E non potremo farlo per altri mesi. È come una  grande macchina. Metti la macchina in moto, la mantieni in forma suonando concerti. È come fare sport, un calciatore per essere bravo deve continuamente allenarsi. Penso che sia lo stesso per una band. Quindi, quando non suoni, potresti arrugginirti e diventa tutto più difficile. Al momento non mi piace la situazione perché non suoniamo dall’inizio di marzo. Due mesi senza spettacoli e ci saranno molti altri mesi a venire fino a settembre, immagino, sarà molto frustrante. Abbiamo però potuto iniziare a scrivere nuove canzoni in studio per rimanere impegnati.

Grazie mille per questa intervista, vuoi dire qualcosa ai vostri fan italiani?

Prego Marco. Voglio ringraziare molto i nostri fan italiani per il supporto. Vi auguro la migliore salute e state al sicuro in questi momenti difficili. Speriamo che presto la situazione possa migliorare così ci rivedremo presto, spero. Dobbiamo rimanere positivi, sono tempi difficili per tutti al momento ma c’è speranza nel futuro. Quindi lasciamo passare l’estate e poi torneremo tutti in pista.

MARCO PRITONI

Band:
Voce, basso: Schmier
Chitarra: Mike
Chitarra: Damir Eskic
Batteria: Randy Black

https://www.destruction.de/
https://www.facebook.com/destruction/
https://www.instagram.com/destruction_official/

destruction born to thrash

** ENGLISH VERSION **

On the occasion of the release of the new live album “Born to Thrash”, I had the pleasure of interviewing Schmier, frontman and founder of the historic German thrash metal band Destruction.

Hi Schmier, welcome to the pages of Tuttorock, first of all, how is it going in general?

Hi Marco, nice to meet you, it’s a pleasure for me. We did this live album now to get through the first wave of Coronavirus disaster because it’s difficult for everybody at the moment because we can’t play and our work will stopping for so long. Now things are getting back to normal here like first restaurants and stores opening up. So it’s getting better. But, yeah, it was kind of some very dark weeks. And then, of course, in Italy was even worse I guess.

How did you spend the quarantine period and how are you going through this restart?

Basically concentrated into my new album in quarantine because you could say, well, we could not do much. So we decided to mix the show from the Party.San Metal Open Air Festival in Germany. We took video clips, also. The video that’s now coming out was coming out soon. So, I mean, you know, I would try to stay busy also with the fans keeping our social media sites busy. So we can restart looking concerts again because all the shows got canceled. Of course, going to see you until November, December. And it looks like right now that today, in September, we can go back to concerts in small clubs. So we have to wait and see what. It’s kind of difficult, of course, for the festivals. Nowhere, basically in Russia and Hungary, festivals had been cancelled because of Germany decision. So nobody’s doing festivals this summer, I guess. So hopefully next year again.

Let’s talk about your live album released a couple of weeks ago, “Born to Thrash”, it was an unscheduled surprise release, wasn’t it?

Yeah, it was because of the Coronavirus. And it was born cause we couldn’t play basically.

The live is the Party.San Metal Open Air in Germany of last year, why did you record that concert?

No, we didn’t really plan to record the concert. It was a real case. A friend of ours was a sound engineer and he has like a recording studio for festivals and for live shows. He was at the festival recording some other bands and he saw the Destruction plans. So he had to record our show for a surprise for us. And he told us after the concert “I recorded your show tonight”. Oh, wow. Surprise, surprise.

Do you know that all of you artists and bands are very important in this period because many people are frustrated and depressed?

Yeah, of course, is hopefully a great thing. I mean, music is a big gift of life, and I’m glad you can be something back to our fans. And, you know, for me, it’s the same when I when I feel bad when I’m sitting home. I know music is always a great relief. It’s great to listen to music everywhere when you had a bad day, so it’s serving me. Music is it is a big relief in difficult times and I’m glad if we can contribute to the happiness of our fans.

It was the tour that promoted your Born to Perish album, how were your new songs welcomed by your fans?

Good actually. In the actual setlist we have four or sometimes five songs because the album was well received from the fans. And we have asked the fans, of course, what are your favorite songs also? And since I only play a couple of new songs, we have great reactions and live came out. There was many fans who said, hey, why did not record more new songs on the live album? Yeah, at this point it was just possible to play you more new songs but we can’t tour.

The lineup with you and Mike, the band’s historical founders, and new members Randy Black on drums and Damir Eskić on second guitar, seems to be working great, right?

Yeah, it is fantastic. Randy is one of my favorite drummers and I always admire him, man. He’s like a machine and he’s just such a backbone, such intensive drummer it’s great to have in the band. And the second guitarist Damir is a great player that is very skilled, very energetic. He’s also a good friend and we have great atmosphere. The band is alive again. So it looks great, the friendship in the band is very important, you know, good music only comes out when there are the good vibes in the band.

There is a moment when you say “black metaller, death metaller, thrash metaller, heavy metal heads, we are all a big family”, a bit like saying “stop with the subgenres, metal music is one”, is it so?

Yeah. I mean, you know. And one day back many years ago, people started to categorize heavy metal, you know, and over the years have been so many different categories that people start to fight against the category. So only death metal is good, only thrash metal is good. You know, for me, I think heavy metal is still one family. And sometimes, you know, you have to tell the people to remember this, you know, stop fighting. You know, we are one big scene. And also, I think festivals, you see that very often that people are still celebrating and partying together for. I see it very often in the Internet. I tell you a thing, it’s very difficult to play in front of legends like Iron Maiden and AC/DC. It’s not easy for any band because many people only comes for the headliner. They’re big legends to have brought so many great songs. And it’s difficult. Many years ago we played with Motorhead and Blaze Bayley with his old band, Wolfsbane. And there was the Motorhead fans were treating Wolfsbane and Blaze Bayley very bad. They were just screaming offensive sentences. You can’t, it is not respectful. For us and for our show everything was fine. It seemed like Destruction was liked that night. But I would never forget Blaze Bayley, before he became the singer of Iron Maiden, you know, he had a very tough night that night. So sometimes the crowd can be very cruel.

You started to play in 1982, from that year to today, the world of music, in your opinion, has improved or worsened?

Oh, yes, for sure it is improved, you know, because we have a lot of great connections with the fans nowadays or the Internet. It’s very easy to connect with the fans back in the day and to write letters. And in those years it was very complicated to get magazines back in the day. Now, you have enough information, you can see where all the concerts on this, bands in town and all the different portals where you can connect. Not everybody likes the streaming, but I think streaming is a good thing from me because the fans can worldwide listen to the album right away. A fans in Italy, Indonesia and Brazil, wherever can listen to the album. And, you know, it’s more of a fast world nowadays and you can see this also in the music business. But I’m glad, you know, we have a lot of great festivals and good music was connected really good nowadays. So I think that’s a big plus.

You have come to my country many times, what is your best memory and what is the worst one in Italy?

I have many good memories of concerts in Italy. And I think the best memories are due to the fact that people are very passionate in Italy, you know, they can get really crazy. Crowds can go crazy when you play in Italy. So I remember a really crazy audience. And of course a lot of good food, we like good food, good pasta. Italy is the best country to go to. What is the worst experience? Of course, when we had to cancel a show in the south of Italy. It was difficult to make people understand that we couldn’t play for technical reasons. You travel a whole day to get to a place, you want to play and then nothing works. You try to fix it anyway but, you know, some people are not real promoter. And this happens sometimes, it’s part of the game. My band always wants to play, we don’t travel for hours and then we can’t do it.

You have been playing live since the early 80’s, how much do you miss playing on stage?

A lot. And we won’t be able to do this for other months. It’s like a big car. Put the car in motion, keep it in shape by playing concerts. It’s like doing sports, to be good a player must continuously train. I think it’s the same for a band. So when you don’t play, you may get rusty and it gets more difficult. At the moment I don’t like the situation because we haven’t played since the beginning of March. Two months without shows and there will be many more months to come until September, I imagine, it will be very frustrating. However, we could start writing new songs in the studio to stay busy.

Thank you very much for this interview, do you want to say something to your Italian fans?

You’re welcome Marco. I want to thank our Italian fans very much for their support. I wish you the best health and stay safe in these difficult times. We hope that the situation will improve soon so we will see each other again soon, I hope. We must remain positive, times are difficult for everyone at the moment but there is hope in the future. So let’s let the summer pass and then we’ll all be back on the way.

MARCO PRITONI