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JESSE THE FACCIO – Verde

JESSE THE FACCIO – Verde

jesse the faccio verde

E’ proprio il caso di ammetterlo questa volta. Verde, la speranza mai si perde. Certo, così è un po’ troppo esagerato ma il nuovo punk-boy Jesse the Faccio, ci ha regalato un bel pezzo di creta su cui battere con il capo. Unire l’apatia del quotidiano ad un approccio energico e grintoso è di sicuro l’equivalente del giocare una carta vincente, tuttavia non è stato possibile evitare qualche piccolo impantanamento dovuto ad una mancata e corroborante rigenerazione nelle forme. A modo suo, “Verde”, riesce senza dubbio ad essere un disco valido e divertente, che scorre con ardore anche se senza picchi emotivi facilmente identificabili. Una compagine strumentale travolgente dunque, chitarre digrignanti ma mai eccessivamente distorte (inteso per gli standard che il disco si autoimpone ovviamente), batterie più dritte delle querce secolari dell’Africa del sud, bassi tonici ed impratichiti e riverberazioni sincretiche.  Anche la vocalità di Jesse prende parte al corredo nelle giuste modalità, non ci sono particolari scalinate ed elevazioni melodiche ma ciò può anche essere ammesso come sintomatico dell’idea estetica a cui “Verde” vuol prendere parte.

Verde” è una title-track/starter esplosiva, che non guarda in faccia e nessuno e va dritto per la sua strada. In ”Dita Gialle” soffia un vento di bonaccia, non curante delle pesanti oscillazioni che provoca, con una cantabilità di fondo che permea bene tutto il resto. “666” è spedita ed iridescente, ci scaglia in un rombo di corriera amalgamate alle frizzanti chitarre. “YAZ” assume fattezze nostalgiche e pop in cui le frequenze si sgretolano placidamente. “Untitled” rilancia le dinamiche e i diversi timbri che compongono l’immaginario Verdeo, il bpm però non sale di troppo. “Verde pt.2” vive di echi new-wave e saturazioni permissive, quasi a sembrare un featuring con i Cure. “2011” potrebbe essere quel brano lento che scivola un po’addosso, tra timbriche rilassate e braccia che hanno smesso di essere conserte. SI riparte a briglia sciolta con “Amen” che ha quest’anima surf e melodie cantilenanti, di certo non guasta. “Caviglie” è un poco un dosso che si da all’ammutinamento. La batteria lo-fi genera una bella atmosfera che non riesce però ad astrarsi. “Nissan” è l’anti-verde in cui le speranze si arenano per via di una saturazione vocale eccessiva ed un imprinting troppo basso. “TTMB” Questo brano risuona di una continua riverberazione ed echi in lontananza. E’più che evidente la volontà di affidarle il ruolo di “dissolvenza in uscita”.

GIOELE AMMIRABILE

Tracklist:

  1. VERDE
  2. DITA GIALLE
  3. 666
  4. YAZ
  5. UNTITLED
  6. VERDE PT. 2
  7. 2011
  8. AMEN
  9. CAVIGLIE
  10. NISSAN
  11. TTMB

Credits:
Etichetta: Dischi Sotterranei, Mattonella Records, Pioggia Rossa Dischi, Vaccino Dischi
Pubblicazione: 12 marzo 2020

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VOTO
jesse the faccio

Band:
Jesse The Faccio

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