ORANSSI PAZUZU – Intervista al bassista Ontto
Prima che il mondo si fermasse per l’emergenza dovuta al Coronavirus, in vista dell’uscita dell’album “Mestarin Kynsi”, in programma il 17 aprile, ho intervistato Ontto, bassista della band finlandese Oranssi Pazuzu, che mescola suoni black metal al rock psichedelico.
Ciao Ontto, benvenuto sulle pagine di Tuttorock, prima di tutto, come va in generale?
Ciao Marco, piacere di conoscerti. Va piuttosto bene, ci stiamo preparando per alcuni festival e per l’uscita del nostro album del prossimo 17 aprile.
Congratulazioni per il vostro nuovo album “Mestarin kynsi”, l’ho ascoltato e lo trovo fantastico, perché questo titolo?
Grazie! Il titolo significa artiglio del maestro, abbiamo la visione di questo maestro oscuro che sta nascendo per schiavizzare le masse.
Avete firmato un contratto con la prestigiosa etichetta tedesca Nuclear Blast, credo che voi ne siate soddisfatti, come ci siete arrivati?
Abbiamo lavorato per molti anni con Svart Records, una piccola e buona etichetta. Ma ora, quando abbiamo iniziato a registrare questo nuovo album, abbiamo pensato a un’etichetta più grande e abbiamo avuto l’opportunità di lavorare con Nuclear Blast, quindi ci aspettiamo che più persone ascoltino il nuovo album.
L’album contiene sei brani tra i 7 e i 10 minuti, dalla struttura complessa, come nasce una canzone degli Oranssi Pazuzu?
Di solito facciamo molta improvvisazione insieme. Tutti portano delle cose, le canzoni di solito iniziano con un riff o una battuta in sala prove. Lavoriamo su queste parti, quindi realizziamo e sviluppiamo la struttura del brano.
Sento così tante influenze nelle vostre canzoni che potrei definire la vostra musica un gigantesco caleidoscopio psichedelico, sei d’accordo con la mia definizione?
Sì, suona bene. La psichedelia ed il metal sono una grande parte di noi. Ci piacciono diversi tipi di musica, non siamo solo metallari o semplicemente psichedelici. Ci piace sperimentare cose diverse.
In questo album avete aggiunto molta elettronica, sembra quasi che i Chemical Brothers siano stati aggiunti alla vostra playlist, vero?
Sì, ci piacciono molto i Chemical Brothers, penso che siano tra i migliori artisti della musica elettronica. Abbiamo usato diversi strumenti, molti campionamenti e molti ritmi elettronici.
Sembrate costantemente alla ricerca di nuovi suoni, ora vi stabilizzerete o dobbiamo aspettarci qualcosa di nuovo in futuro?
È un processo di apprendimento costante per noi. Questa volta volevamo focalizzarci con più attenzione sui suoni, su cose più aggressive, non lo so, non ho idea del prossimo album, ogni volta è una sorpresa per voi e per noi.
James Hetfield vi ha inseriti nella sua playlist, ne sei felice?
Sì, certo. I Metallica furono la mia introduzione al heavy metal quando ero un adolescente. L’album Master of Puppets mi ha fatto conoscere il metal.
Per coloro che non vi conoscono, puoi dirmi qualcosa della vostra formazione musicale?
Siamo praticamente musicisti autodidatti, alcuni di noi hanno anche studiato teoria a scuola sulla musica classica. Ma la maggior parte di noi viene solamente dall’ascolto di musica e da molto jamming. Band scandinave come i Darkthrone ci hanno influenzato molto, ma anche le band psichedeliche tedesche degli anni ’70 sono molto importanti per noi.
Cosa significa la musica per te?
La musica in generale può essere molte cose diverse, penso che ogni genere abbia una funzione, dalla musica da discoteca per le feste alla musica ambient per il relax. Penso che la nostra musica sia qualcosa che ti porta in una realtà diversa, come la maggior parte della musica psichedelica.
Una curiosità, quanto tempo passi sul tuo basso ogni giorno?
Non faccio molta pratica con il basso, non mi considero un musicista professionista ma un esecutore. Le mie capacità di suonare il basso sono piuttosto limitate. Considero gli strumenti come oggetti che servono per riprodurre le mie idee. Se vuoi suonare cose diverse devi usare strumenti diversi.
La vostra musica è molto complessa, quanto è difficile preparare gli spettacoli dal vivo?
Soprattutto quando hai nuove cose da proporre devi lavorare molto, ma suoniamo insieme da molti anni e ci aiuta molto.
Avete già programmato un tour? Verrete in Italia?
Sì, è previsto un tour per fine settembre e inizio ottobre, spero che ci potrà essere anche l’Italia. Ricordo la bella atmosfera del Freakout Club di Bologna.
Grazie mille per questa intervista, vuoi dire qualcosa ai vostri fan italiani?
Spero che possiate trovare interessante il nuovo album e non vedo l’ora di vedervi!
MARCO PRITONI
Band:
Batteria: Korjak
Chitarra: Ikon
Tastiere, percussioni: Evil
Basso, chitarra: Ontto
Voce, chitarra: Jun-His
https://oranssipazuzu.site/
https://www.facebook.com/oranssipazuzuband/
https://www.instagram.com/oranssipazuzu/
** ENGLISH VERSION **
Before the world stopped for the Coronavirus emergency, in view of the release of the album “Mestarin Kynsi”, scheduled for April 17, I interviewed Ontto, bassist of the Finnish band Oranssi Pazuzu, who mixes black metal sounds with psychedelic rock.
Hi Ontto, welcome on the pages of Tuttorock, first of all, how is it in general going?
Hi Marco, nice to meet you. It’s going well, we are just preparing for some festivals and preparing for the record release of next 17 of April.
Congratulations on your new album “Mestarin kynsi”, I listened to it and I find it amazing, why this title?
Thank you! The title means master’s claw, we have the vision of this dark master that is rising and enslaving the masses.
You signed a contract with the prestigious German label Nuclear Blast, I guess you are satisfied with it, how did you get to them?
Well, we have been working with Svart Records, a small and a good label for quite many years. But now when we started to recording this new album we thought about a bigger label and we had the opportunity to work with Nuclear Blast, so we expecting more people ear the new album.
The album contains six songs between 7 and 10 minutes, with a complex structure, how does an Oranssi Pazuzu song come about?
Usually we make a lot of jamming together. Everybody bring some stuff, the songs usually start by a riff or a line in rehearsal. We work on this parts then we make the structure.
I feel so many influences in your songs that I could call your music a gigantic psychedelic kaleidoscope, do you agree with my definition?
Yes, it sounds right. Psychedelia and metal are a big part of us. We like different parts of music, we are not just metalheads or just into psychedelic. We like to experiment with different things.
In this album you added a lot of electronics, it almost seems that the Chemical Brothers have been added to your playlist, is it so?
Yes, we like Chemical Brothers a lot, I think that’s one of the best electronic artists. We used different instruments and electronic parts were added. We played a lot of samples, we used many electronic beats, and you can ear more electronic parts.
You seem to be constantly looking for new sounds, will you now stabilize yourself or do we have to expect something new in the future?
It is a constant learning process for us. This time we wanted get more focus into the sound, more aggressive stuff, I don’t know, I have no idea about the next album, every time is a surprise for you and for me.
James Hetfield put you on his playlist, are you happy about that?
Yes, sure. Metallica was my introduction to heavy metal when I was a teenager. Master of Puppets album introduced me into the metal.
For those who don’t know you, can you tell me something about your musical education?
We are pretty much self told people, some of us also studied theoretical at music school about classical music. But the most of us come just from listening to music and jamming a lot. Scandinavian bands like Darkthrone influenced us a lot but also ‘70s psychedelic German bands are very important for us.
What does music mean for you?
Music in general it can be many different things, I think every genre has a function, from disco music for parties to ambient music for relaxing. Our music I think is something like that bring you in a different reality, like most of psychedelic music.
A curiosity, how much time do you spend on your bass every day?
I don’t really practice bass play, I don’t considered myself as a professional player but a performer. My bass playing skills are pretty limited. I consider instruments as tools for play my ideas. If you want to play different things you must use different tools.
Your music is very complex, how difficult do you find preparing live performances?
Especially when you have new stuff you have to work a lot but we’ve been playing together for many years and it helps a lot.
Have you already planned a tour? Will you come to Italy?
Yes, there is a tour planned for late September and early October, I hope there will be Italy too. I remember the good atmosphere at Freakout Club in Bologna.
Thank you very much for this interview, do you want to say something to your Italian fans?
I hope you find the new album interesting and I’m looking forward for see you there!
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.