RUNAWAY TOTEM – Intervista al chitarrista Cahål de Bêtêl aka Roberto Gottardi
I Runaway Totem sono una band che ha più di 30 anni di storia alle spalle. Una discografia interessante e un genere musicale che parte dal rock progressivo per passare per psicadelia, world, folk, sperimentale e una fantasia e una convinzione anche al di fuori dal comune. In occasione di “Multiversal Matter”, loro ultimo album, abbiamo parlato con il chitarrista Roberto Gottardi (Cahål de Bêtêl) e leggete bene le sue parole, molto particolari, un vero invito ad entrare nel loro magico mondo ed universo musicale.
Ciao e benvenuti tra le pagine di Tuttorock.com. Runaway Totem, una storia che dura da più di 30 anni. Presentatevi ai nostri lettori, come e perché nasce la band?
Runaway Totem esiste da sempre. La storia e l’origine dei Runaway Totem sono la storia e l’origine del Cosmo. Runaway Totem ha deciso di rendersi manifesto a questa realtà attraverso un linguaggio universale che, come la matematica, possa essere da tutti compreso: la Musica. Per questo motivo ha iniziato la sua Opera nel 1988 a Riva del Garda (Italia), a seguito di un preciso progetto di Cahål de Bêtêl (Gottardi Roberto) e Mimïr De Bennu (Renè Modena). Gli Elementi dei Runaway Totem ci sono da sempre e ci saranno per sempre: sia quelli già manifesti, sia quelli che ancora attendono il momento di fare la loro comparsa. Il mondo dei Runaway Totem è collegato, non ha un solo Universo, ma ha universi infiniti dove ogni universo esiste nel presente, nel passato, nel futuro. Tutto ciò è senza tempo, senza spazio, senza velocità. Gli Elementi che compongono i Runaway Totem hanno preso possesso nel corso del tempo di differenti persone e musicisti. E’ importante capire che il loro avvicendarsi non è dato da vicissitudini umane, ma è frutto della volontà dei Runaway Totem. Ogni Elemento, ogni accadimento, è funzionale all’obiettivo che Runaway Totem si è dato. Ecco quindi che quando un Elemento se ne va è perchè ha esaurito la sua funzione in quel luogo ed in quel tempo. L’Elemento torna quindi al suo luogo d’origine, mentre la persona che lo ha ospitato non può far altro che seguire questi eventi, allontanandosi così dai Runaway Totem. Questo messaggio l’ho compreso nel tempo vedendo elementi sostituirsi e il progetto Runaway Totem incentrarsi sempre più in Cahål de Bêthêl. Questo elemento, Cahål de Bêthêl adesso è il cardine, il cuore pulsante, senza di esso non esisterebbero più i Runaway Totem.
Perché il nome Runaway Totem?
Runaway Totem = Fuga dal Totem ovvero programmatico rifiuto di qualsiasi idolo e steccato.
Oggi siete solo in due, Roberto Gottardi e Raffaello Regoli, ma avete dei soprannomi, Cahal De Betel e Re-Tuz, quale è il loro significato e perché li avete scelti?
Non sono soprannomi ma i nomi degli Elementi. Io, Roberto Gottardi sono indissolubilmente legato a Cahål de Bêthêl e Cahål de Bêthêl è indissolubilmente legato a Roberto Gottardi. L’origine e la provenienza di Cahål de Bêthêl è la costellazione di……………direi che abbiamo già detto abbastanza.
Come scegliete gli ospiti musicisti nei vostri dischi?
Vorrei fare un’esempio così è più esplicativo. L’album “Le Roi Du Monde” edito nel 2011 era così importante che una nuova Entità era discesa in questo Mondo, in modo da poter supportare Runaway Totem nel suo lavoro. Stiamo parlando della Modern Totem Eensemble. Un ensemble di musicisti che hanno aiutato i Runaway Totem nell’eseguire le partiture scritte; che variavano dal violino, alla tromba, al vibrafono ecc… In questo modo si può capire che Runaway Totem è la stella, e Modern Totem Ensemble è il Pianeta che orbita attorno ad esso. Come altri Pianeti, che durante il Tempo si mostreranno e discenderanno in questo Mondo.
Quale è stata l’evoluzione della band da “Trimegisto” a “Multiversal Matter”?
Wow, partiamo da lontano. Dopo un periodo di composizione 1988/89, i Runaway Totem iniziano un iter di esibizioni live, coadiuvato da equipes teatrali e di movimento. Questa prima fase prende il nome di ANALISI. La seconda fase del progetto passa sotto il nome di SINTESI, ed inizia nell’anno ’91. A questa fase fanno seguito un video registrato dal vivo nell’estate del ’91 (La Tana Degli Specchi), un demo tape dallo stesso titolo e altre registrazioni, fra cui due video. Nell’inverno ’92/’93 viene registrato il primo album, dal titolo”Trimegisto”, distribuito dall’etichetta Black Widow (Genova – Italia). Il ’94 è l’anno dell’inizio di CRONOS, la nuova fase del progetto. Nell’inverno ’95/’96 viene registrato il secondo album, dal titolo “Zed”, Sempre distribuito dall’etichetta Black Widow. La pubblicazione dell’album segna la fine della precedente fase e l’inizio della nuova, denominata KALPA. In questa viene deciso di sospendere le esibizioni live e di “entrare nell’Ombra”. Nel 1999 vede la luce il terzo album, ”Andromeda”, distribuito stavolta dalla francese Musea Records. Per poter continuare il progetto della trilogia CICLI COSMICI, iniziata con “Andromeda”, il gruppo si dota di uno studio di registrazione, l’Albula Studios.Le nuove composizioni per la seconda parte della trilogia vedono la luce nel 2002, con l’album “Tep Zepi (L’Era Degli Dei), distribuito anche stavolta dalla Musea. Il 2005 apre le porte alla nuova fase, denominata NOUS, dove viene ribadita la decisione di non esibirsi live e di “rimanere nell’Ombra”. In questa fase prende corpo il nuovo progetto 4 ELEMENTI 5. Il primo movimento del nuovo progetto, “Esameron”, viene registrato nell’inverno 2006-2007, nel 2007 iniziano inoltre due nuovi lavori paralleli: il primo riguarda il secondo movimento di 4 ELEMENTI 5, denominato “Manu Menes”. Il secondo fa invece parte del ciclo REMINISCENZE e si tratta della futura pubblicazione di registrazioni live tenute prima di “entrare nell’Ombra”. L’anno 2009 si è aperto con la pubblicazione del nuovo lavoro, secondo movimento di 4 ELEMENTI 5, “Manu Menes”. il terzo ed ultimo movimento di 4 ELEMENTI 5, “Le Roi Du Monde” verrà pubblicato in Primavera 2011. Questo Album segna la fine della prima Sinfonia del NOUS. Nel 2012 si apre la nuova fase denominata SPIRAGLI DALL’INFINITO rappresentata dal “Primo Frammento” AFFRESCHI E MEDITAZIONE. Al soffiare di questo vento nuovo, Runaway Totem esce dall’ombra e ritorna a fare esibizioni live. Il nuovo percorso è denominato IL MONDO DELLA LUCE. Alla metà del 2014 giunge il nuovo lavoro “Viaggio Magico”, “Secondo Frammento” di SPIRAGLI DALL’INFINITO, un viaggio nello spirito, tra terre esotiche e culture millenarie. Questo lavoro è stato registrato live ed è il risultato di un concerto svoltosi al Teatro di Mori (Trento) nel 2013. Nel 2017 vede la luce “La Traccia” album di poesia sonora registrata a Torino durante una performance live al Furiluogo in data 28 maggio 2016. D’ora in poi le nuove fasi sono entrate nell’universo di “ART PHONIE”. Nel 2019 viene pubblicato “Multiversal Matter”.
Focalizziamo ora l’attenzione sull’ultimo album, come nasce “Multiversal Matter” e il suo significato sia musicalmente che nei testi.
Direi innanzitutto, di non fermarsi ad un ascolto superficiale e riascoltarlo più e più volte. Mi rendo conto che non è un album semplice. E’ diverso dai precedenti nelle sonorità (non nella composizione, non nei testi) e potrebbe trarre in inganno. Diciamo che “Multiversal Matter” è un altro tassello del mondo Runaway Totem. Questo mondo (Runaway Totem) adesso è collegato non a un solo Universo, ma a universi infiniti dove ogni universo esiste nel presente, nel passato, nel futuro. Tutto ciò è senza tempo, senza spazio, senza velocità. Gli universi sono una proiezione tridimensionale dell’universo reale sottostante bidimensionale, come la meccanica quantistica ci insegna. Questo “entanglement” e cioè questo intreccio di proiezioni di universi diversi, sono la base per il viaggio in questi. Per poter entrare nei diversi universi abbiamo bisogno di una guida, il “Guardiano della soglia”. Questo è quanto sta alla base di questo lavoro. Ogni ascoltatore è il protagonista del viaggio, un novello odisseo come lo era Ulisse, il guardiano della soglia è il mentore, come per Dante lo era Virgilio. La ricerca musicale ha portato Runaway Totem a una fase di “Musica elettronica” con lo studio e la ricerca di nuovi linguaggi musicali. Questo lavoro è un’idea nuova, un’idea vecchia, una non idea? Tutto è possibile! Sicuramente nel passato, nel presente e nel futuro è stata già percorsa. Come si diceva: “Siamo la proiezione tridimensionale della realtà bidimensionale che ci pervade”. Tutte le composizioni sono state eseguite con gli strumenti accordati con un’intonazione del LA a 432Hz. Questa accordatura è in piena armonia con la vibrazione della terra che è circa di 8 Hz (la risonanza di Schumann, che è un’onda stazionaria nella cavità Terra-ionosfera). Difatti i multipli di 8 sono 16/32/64/128/256 Hz dove queste frequenze sono tutte dei DO (in ottave diverse) appunto con intonazione del La a 432Hz (come auspicava Giuseppe Verdi). I testi come i titoli sono la spiegazione scritta e orale del contenuto musicale dei brani e dell’opera. Essi sono a volte ermetici, a volte palesi. Sempre con un significato primo che affonda nella quotidianità, anche se sembra si parli d’altro. Il quotidiano con i suoi recinti e i suoi ostacoli ci annebbia la mente. Apriamo la mente! Poi per i significati più reconditi a ogn’uno la libertà, nelle lucida follia di scovarli, riscriverli e farli propri. La distribuzione di “Multiversal Matter” è fatta dalla Black Widow Records. L’incontro con Massimo Gasperini è avvenuto casualmente, in quel di Riva del Garda (Trento) e come si dice:”da cosa, nasce cosa”. E’ stato il ritorno al futuro? La casualità esiste? Era scritto? Passato, presente e futuro coincidono? Fatto sta che dopo 23 anni dall’uscita di “Zed”, Runaway Totem e Black Widow rifanno l’esperienza con “Multiversal Matter”.
Quale è l’album che più vi rappresenta e quale consigliereste a chi non vi conosce prima di ascoltare l’ultimo?
Consigliare un’album dei Runaway Totem piuttosto che un’altro è difficile e fuorviante. Per esempio “Zed” fa parte di una determinata fase (Cronos) e come tale è un capitolo di essa. Da valutare è l’interezza dell’opera dove “Zed” ne è una parte. Questo per dire che sono le fasi che determinano l’opera non un capitolo. Per i Runaway Totem ogni opera, capitolo, brano, nota sono importanti e sono funzionali al progetto. L’altezza della composizione per un artista è insita in ogni nota, poi sono gli ascoltatori che danno giudizi di merito sulle opere. Chiaramente le sensazioni di ogni ascoltatore sono diverse anche perchè ognuno vibra alle proprie frequenze di risonanza. Quindi un capitolo, un’opera, un brano, ogni ascoltatore lo giudicherà in base alla propria consonanza, assonanza o dissonanza.
Le vostre influenze musicali?
Certamente ogni musicista ha riferimenti derivanti dal proprio passato, dall’esperienza vissuta, dalle scelte effettuate. Direi che Magma, Kraut-Rock, Frank Zappa e Area sono quelli che più hanno influenzato il nostro percorso musicale. Non tralasciando John Coltrane, Miles Davis e molti, molti altri.
Cosa ne pensate del rock progressivo di oggi?
Oggi come ieri esiste il buono, il meno buono, il buonissimo, il cattivo, l’eccellente, il pessimo rock progressivo e musica in generale. Una cosa da non sottovalutare è la poca voglia che si ha nel porsi di fronte alla musica con spirito di ricerca. Bisogna sempre cercare, aprire la mente e si troveranno gemme che mai si sarebbe sospettato esistessero. Non voglio fare nomi di gruppi, album o etichette perchè non è corretto, dal mio punto di vista di musicista. Ma credetemi ci sono gemme nel panorama attuale di prima grandezza ed etichette lungimiranti che vanno premiate. Quindi dico che bisogna aiutare etichette e musicisti a continuare a fare quello che fanno, acquistando i loro prodotti (CD, LP, Video ecc….).
Siete considerati una band di progressive, ma il vostro sound è molto di più secondo me, abbraccia vari orizzonti musicali e varie culture. Come definite il vostro sound?
La musica dei Runaway Totem si dipana tra rock e prog, tra sperimentazione e psicadelia, tra elettronica e avant-garde, tra voci diplophoniche, cori surreali e strumenti acustici creando una tavolozza di colori sonori che descrivono la società attuale. Come già detto precedentemente Runaway Totem = Fuga dal Totem ovvero programmatico rifiuto di qualsiasi idolo e steccato, senza che questo comporti un’abiura della sacralità intesa come anelito, ricerca spirituale di una connessione con universi da esplorare e poi rappresentare. Di pari passo Runaway Totem ha il preciso proposito di stimolare riflessioni e osservazioni approfondite di carattere musicale ed intellettuale.
Cosa ne pensate dei talent show, dei social e del Festival di Sanremo? Mondi lontanissimi da voi.
Bravo “mondi lontanissimi” per Runaway Totem, seppur esistono. Non intersecano l’orbita Runaway Totem, ma Runaway Totem la monitora.
Progetti futuri?
I Runaway Totem sono già all’opera con nuovi progetti e Cahål de Bêthêl/Roberto Gottardi ne è l’anima e il cuore pulsante. Potrei sciorinare un’elenco più o meno lungo di progetti, ma è giusto e corretto che a tempo debito ne facciate la conoscenza, come ora avete fatto la conoscenza di “Multiversal Matter”.
Porterete “Multiversal Matter” in tour?
Certamente l’interagire con il pubblico è nel codice genetico dei Runaway Totem.
Chiudete l’intervista a vostro piacimento, un messaggio per entrare nel vostro mondo musicale.
Più di cinquanta anni fa John William Coltrane, sassofonista e compositore statunitense, considerato uno dei più grandi sassofonisti della storia del jazz, ha sistemato le note musicali in un cerchio e le ha collegate con linee rette, formando una stella a cinque punte. Ispirato da Einstein, Coltrane aveva messo la fisica e la geometria al centro della sua Musica. Mi permetto di dire sommessamente “siamo addomesticati come i nostri cani, anzi peggio e siamo gettati nei recinti all’ammasso”. Apriamo la mente! Ripeto APRIAMO LA MENTE! Abbattiamo steccati e barriere! A tutti buona ricerca.
FABIO LOFFREDO
Band:
Re-Tuz aka Raffaello Regoli – voce, duduk, tastikere
Chahal De Betel aka Roberto Gottardi – chitarra, synths, programmazione elettronica
http://www.runawaytotem.com
https://www.facebook.com/runawaytotem/
https://blackwidow.it
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!